michele Gio Gen 01, 2009 1:14 pm
La mia prima vite
La mia prima esperienza con la vite la potrei definire traumatizzante.
Avevo circa 4 ore di volo sulle spalle, con l’istruttore di basico eravamo decollati per il quinto volo.
Durante il briefing mi aveva informato che la lezione avrebbe trattato lo stallo e la tecnica di recupero.
Raggiunta la quota di 4500 ft, completate le verifiche pre-acrobatiche, abbiamo iniziato ad eseguire una serie di stalli e relative rimesse.,
Prima incipienti, poi completi.
In un primo momento avevo trovato la manovra fastidiosa;
L’ aereo buttava giù il muso in modo deciso, ed il mio stomaco sembrava gradire poco la cosa.
Dai e ridai, cominciai a trovare la manovra piacevole; e l’unica cosa fastidiosa era il dover risalire ogni volta a 4500 ft.
Assodato che avevo capito come funzionava e probabilmente stanco del fatto che continuavo a ripetere la manovra come se si trattasse di un gioco divertente, l’istruttore ad un certo punto mi disse :
- le piacerebbe provare la vite -
Ed io , pensando ad un altro gioco divertente, risposi immediatamente di SI.
Mi chiese di salire a 6000 ft e nel frattempo mi spiegò la differente tecnica di ingresso e rimessa.
Mi disse anche che il P66C, come aereo scuola, è in grado di uscire dalla vite da solo, basta lasciare i comandi.
Raggiunta la quota di 6000 ft, tolsi motore e attesi che la velocità scendesse a 55 kts ( prima dello stallo) ; tutto piede sx e volantino alla panza.
Accadde tutto quello che mai mi sarei aspettato.
L’aereo con un sussulto deciso si capovolse a sinistra, abbassò il muso e tutto iniziò a girare velocemente.
Istintivamente avrei lasciato i comandi immediatamente se non fosse che l’istruttore continuava ad urlare di tenere il volantino alla panza e il piede sx a fondo corsa.
Non ho contato i giri,( 3 o 4) so solo che ad un certo punto l’istruttore mi ha urlato di centralizzare il volantino e spingere il pedale dx a fondo corsa.
L’aereo si fermò a muso giù, assetto che non avevo mai provato prima, e con il suo aiuto , ho eseguito la richiamata a livello, eravamo a 3200 ft.
Livellato l’ aereo, mi resi conto che non avevo capito un cacchio di quello che era successo, e l’istruttore con estrema calma mi disse
- “Ne facciamo un’altra ?”
Immediata e secca la mia risposta – NO –
Diversi anni dopo , conseguita l’abilitazione acrobatica su un CAP10B, ebbi modo di ritornare in volo con l’istruttore di basico su un P66C.
L’intenzione era quella di provare alcune procedure di avvicinamento IFR (strumentali),ma ben presto le trovai estremamente noiose.
Allora chiesi all’istruttore se potevo provare qualche vite. (il P66C è certificato come macchina semiacrobatica +4 – 2)
Domanda inutile, conoscendolo non mi avrebbe mai risposto di no!
Detto fatto.
Sono salito a 4000 ft, ed ho eseguito la procedura di ingresso .
Beh, mi è scappato da ridere nel notare che il P66C ruotava ad una velocità decisamente inferiore al CAP10B; sembrava una manovra al rallentatore.
L’ho provata tre volte, e poi abbiamo deciso di ritornare sul campo .