Jon Lake è impiegato come redattore in una casa editrice britannica di pubblicazioni aeronautiche e ha collaborato con articoli e fotografie a molte riviste del settore.
Aerei e fotografia sono sempre stati la sua passione, con un interesse particolare per gli aerei sovietici. Dopo aver conseguito il brevetto di pilota privato presso una scuola di volo della RAF, ha potuto volare su molti velivoli a getto per scattare fotografie 'aria-aria' e spera un giorno di poter volare anche sui MiG-29.
"Non so se sarei più interessato a far fotografie o se mi farei tentare la mano per fargli fare qualche manovra, come quella fantastica scampanata", confida.
Difficile capire se scherza o fa sui serio.
Questo libro non avrebbe potuto essere pubblicato senza il generoso contributo, consiglio e incoraggiamento di moltissimi amici.
In special modo, si ringraziano Jilly Foreman, Bill Gunston, il comandante Tony Paxton, Hasse Vallas, Bob Dorf, Denis J. Calvert. Pushpindar Singh, Emil Pozar, Bill Green, Gordon Swanborough, Mike Badrocke, Paul Blanchard, Allan Burney, Big Bill Beadsmoore, Patrick Bunce, Grant Race, Ian RentouL Robert Ruffle, Tom Wakeford, Dick Ward e Chris Allan.
E inoltre grazie al commodoro dell' Aria Dan Honley e al signor Duncan Simpson della SBAC.
L'autore ringrazia anche i colleghi Dave, Rod, Johnny, Lee e Paul per aver sopportato ore di conversazione sul Fulcrum.
Spera di non aver scroccato troppe pinte.
Ma soprattutto grazie a Rotislav Belyakov, Mikhail Waldenburg, Roman Taskaev, Anatoly Kvotchur e Alexander Velovic del Mikoyan OKB.
La loro disponibilità e gentilezza sono state un beneficio inatteso a Farnborough 1988.
Per gli appassionati di fotografia, l'autore confida di aver utilizzato una Canon T-90 e pellicole Kodachrome 64 e Kodachrome 200.
Non sono noti i mezzi utilizzati dagli altri fotografi.