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    I soliti quattro gatti – Giulio Lazzati

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    Messaggio  Green_Group Ven Nov 07, 2008 1:08 am

    I soliti quattro gatti – Giulio Lazzati 4_gatt10

    ...Su un Macchi c' e il sergente Serafini.
    Di colpo le sue armi si bloccano:
    sono finite le munizioni e i P 38 stringono ...
    Dritto davanti a se il pilota americano vede la striscia scura dell'italiano ingrandire rapidamente, mostruosamente.
    Ma quello non gli dà nemmeno il tempo di gridare ...
    Il Macchi si avventa violentemente e con fredda precisione sul muso del nemico.
    Ora, un ammasso di rottami avviluppati in un tragico abbraccio cade assieme,disordinatamente.
    Il sergente Serafini non aveva più munizioni.
    Gli restava l aeroplano e ha usato quello.
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    I soliti quattro gatti – Giulio Lazzati Empty Re: I soliti quattro gatti – Giulio Lazzati

    Messaggio  Green_Group Ven Nov 07, 2008 1:11 am

    Questo libro è nato da una mia ribellione ai continui attacchi, del tutto gratuiti, lanciati contro la nostra aeronautica militare e riguardanti il suo operato, durante il secondo conflitto mondiale.
    La grande maggioranza degl’italiani e la quasi totalità dei giovani ben poco conoscono sull'attività della nostra forza aerea negli anni tragici, che vanno dal 1940 al '45, e quel poco che sanno per sentito dire è che:
    «l'aviazione era l'arma tipicamente fascista ... »,
    che «in aeronautica si faceva la bella vita ... »,
    che essa non era quasi mai presente quando occorreva, o, peggio, che se era presente, attaccava non gli avversari, «ma le nostre navi e le nostre truppe»!
    Se per deprecabile errore ciò successe (e disavventure del genere non successero solo a noi ma a tutte le forze belligeranti), in quanto isolato caso, non doveva, tuttavia, indurre gli scrittori a prendere quel «caso» come consuetudine ed ingigantirlo o portarlo a pietra di paragone.
    Se, a causa di rivalità ingiuste ed ormai senza senso, scrittori stranieri (e per di più piloti) ignorano completamente l'aeronautica italiana, quasi non fosse esistita, quasi non avesse combattuto, non mi è parso assolutamente sopportabile che degl'italiani attaccassero in modo indegno la loro aeronautica.

    Giulio Lazzati

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