Shigetoshi Kudo fu un pioniere dei piloti da caccia notturna dell'aviazione navale giapponese, che contribuì non poco a sviluppare delle efficaci tecniche per contrastare i bombardieri nel Pacifico meridionale.
Nato da una famiglia contadina della Prefettura di Oita nel febbraio 1920, entrò in Marina nel 1937.
Il modo in cui divenne uno dei più importanti piloti da caccia fu forse poco appariscente, dal momento che il suo primo incarico nell'aviazione di marina fu come meccanico.
Divenuto un aviatore, venne addestrato come pilota ricognitore e nell' ottobre 1941 fu assegnato al Gruppo aereo di Tainan, col quale prese parte ai combattimenti nelle Filippine e nelle Indie Orientali.
Alle prime luci dell' alba del 29 agosto 1942, dei B-17 partiti da Port Moresby compirono un'incursione su Rabaul, e in qualche modo Kudo riuscì a portarsi sulla formazione col suo velivolo da ricognizione C5M Tipo 98 "Babs" e a rivendicare l'abbattimento di un bombardiere, più un secondo velivolo "probabile", grazie all'uso di una bomba a scoppio aereo.
Queste incursioni notturne avevano lo scopo di togliere ai difensori giapponesi quel sonno di cui avevano cosi tanta necessità, più che di distruggere obiettivi importanti (la precisione dei bombardamenti era decisamente scarsa).
Gli equipaggi dei bombardieri alleati consideravano queste uscite come
missioni "di tutto riposo", dal momento che il fuoco antiaereo era poco preciso e in quella zona non c'erano caccia notturni.
Il primo efficace caccia notturno di stanza a Rabaul fu il ricognitore veloce a lungo raggio J1N1 Gekko ("Irving").