Iyozo Fujita fu uno dei due piloti di marina capace di abbattere dieci aerei nemici in un solo giorno.
Figlio di un medico e di una levatrice, vide la luce nella provincia di Shantung, in Cina, nel novembre del 1917.
Durante la scuola superiore maturò l'intenzione di avviarsi alla carriera in marina, e le sue attitudini scolastiche gli consentirono l'ammissione all'Accademia Navale di Etajima, classe 1938.
Il giovane guardiamarina completò l'addestramento aereo nel giugno 1940.
Quando i giapponesi attaccarono Pearl Harbour il 7 dicembre 1941, il sottotenente di vascello Fujita decollò dalla portaerei Soryu come capopattuglia della seconda ondata di caccia di scorta.
Mitragliò al suolo diversi obiettivi e il suo Zero venne colpito dal Fuoco nemico. In seguito, mentre si stava ricongiungendo ai suoi per il rientro, la sua formazione fu sorpresa da una squadriglia di P-36 o di P-40, e ne scaturì un selvaggio duello.
Sganciatosi dall'azione col suo Zero danneggiato, Fujita ricondusse i suoi uomini sulla portaerei, e subito dopo l'appontaggio si staccò un pezzo dal suo motore.
I piloti giapponesi salutarono il 1942 con un morale altissimo e una totale fiducia nei propri Zero.
A quei tempi un pilota di marina doveva avere al suo attivo tra le 50 e le 100 ore di volo, oltre a quattro o cinque appontaggi, per ricevere il brevetto di aviatore navale, e anche il più giovane dei piloti della flotta aveva alle spalle almeno 500 ore di volo.
Uno di quelli prescelti per Midway in virtù dei suoi precedenti successi fu proprio Iyozo Fujita.
"Dopo Midway, molti piloti sopravvissuti furono distolti dal servizio attivo per divenire istruttori" si lamentò Fujita.