Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


    Fulvio Setti

    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:03 pm

    Fulvio Setti Sm823_pic
    Il cerchio si stringe.
    Il 22 Giugno ricevo l'ordine di portare materiale all'aeroporto di Sigonella a Catania, materiale importante per la difesa.
    Parto subito nel primo pomeriggio per poi rientrare in serata a causa degli abbondanti bombardamenti aerei sempre in atto da quelle parti.
    Dopo aver finito di assaporare, con il sole dalla parte giusta, la bellezza incantevole del Golfo di Napoli e della costiera amalfitana, accorgendomi di essere troppo alto, decido di ridurre la quota.
    Proprio in quell'attimo, da sotto parte una grossa raffica che termina appena davanti al muso del mio apparecchio e subito dopo vedo sfrecciare un bimotore da caccia inglese con un forte armamento ad una velocità superiore ai 600 km/h: è un Mosquito.
    Mi ha sbagliato di poco, la mia bassa velocità di crociera, 250 km/h, l'ha tratto in inganno ed ha sparato troppo avanti.
    Ora è più alto di me, gira largo e ritorna frontalmente all' attacco; come unica soluzione per difendere la cabina sono costretto a girargli il muso contro, in quanto il motore centrale, uno stellare centoventotto Alfa Romeo, mi può aiutare ad incassare gli eventuali colpi.
    Il Mosquito che non si aspetta questa mossa è obbligato improvvisamente a cambiare rotta per evitare uno scontro frontale, che avrebbe trasformato i due aerei in un unico falò.
    Brandi, il mio bravo armiere, anche al secondo attacco non riesce a sparare, mentre Binotto, il mio secondo, mi segnala che il Mosquito sta di nuovo arrivando sul traverso da destra:
    a questo punto non so più cosa inventare e rimango fermo ad aspettare.
    Forse mi crede disarmato e vuole venire a constatare da vicino.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:04 pm

    Brandi, il marpione, lo lascia avvicinare fintanto che non raggiunge la giusta distanza per scaricargli addosso la 12,7 senza fare economia di colpi;
    anche il Mosquito ha sparato tentando di difendersi, mi passa sopra per poi perdere di quota e volare verso terra.
    Quando sono sicuro che desiste dal combattimento, punto all' aeroporto di Monte Cervino, devo assolutamente verificare quali danni ho subito da questo attacco.
    A bordo, nel primo sedile a ridosso della cabina, c'e il Col. Fernando Mariani, comandante del 142° Regg. Costiero in Sicilia, era nella guerra 1915-1918 con l'attuale nostro comandante Generale Matricardi, ha seguito con interesse e fermezza le varie fasi del combattimento.
    A Monte Cervino constato che i danni subiti non sono gravi:
    ho incassato quei colpi che entrano ed escono dalla fusoliera.
    Il motorista mi informa che il colpo più serio ha attraversato la cabina incendiando un pacco di sigarette "Africa" situato sul cruscotto e per timore di guai più gravi le abbiamo gettate in mare.
    Brandi mi riferisce di aver colpito il Mosquito con la sua lunga raffica e, senza più avere la speranza di poter rien¬trare in Tunisia, l'aereo nemico ha dovuto scegliere la costa italiana.
    Ci siamo esaltati tutti cinque per un Mosquito che con ogni probabilità è stato abbattuto e se saremo in grado di dimostrarlo ci sarà un riconoscimento per l' equipaggio di cinquemila lire, somma enorme per quei tempi.
    Faccio preparare il battellino di bordo da lanciare al naufrago, imbarco anche un Tenente pilota della caccia Egeo Malagoli, che deve presentarsi a Gela, munito di macchina fotografica per documentare l' eventuale ritrovamento del pilota dell'aereo abbattuto in prospettiva del conseguimento del premio.
    A causa del trambusto e dell'agitazione per il combattimento, commetto uno stupido errore;
    vado infatti a cercare il naufrago nel luogo dove ci siamo battuti anzichè cercarlo sotto costa, dove probabilmente è precipitato l'aereo nemico, zona che si consiglia di non frequentare perchè infestata dai Mosquito.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:04 pm

    Non trovo nulla e proseguo il volo allargo in pieno mare, destinazione Sigonella dove arrivo verso le sei del pomeriggio impiegando quasi quattro ore per questa attraversata.
    Il primo impatto avviene con un Capitano, che mi riempie di improperi perchè il mezzo che porta il personale in città è in attesa del mio arrivo.
    Se fosse un pilota capirebbe che da Ciampino a Sigonella non ci vogliono quattro ore e che su questo percorso sono poche le osterie.
    Chissà chi è; indossa una divisa simile alla mia.
    Nessun bollettino ha annunciato questo combattimento, quindi non faccio la relazione anche perchè sarei obbligato a consegnarla al Capitano "cafone" e non ho voglia di dare spiegazioni. Consegno solamente il materiale ed il verbale per le sigarette gettate a mare.
    Il giorno dopo rattoppo con mezzi di fortuna i fori procurati dal Mosquito e sono pronto a rientrare alla base.
    Nel frattempo arriva l'aereo comandato da Nino Ferrante e mi dice che sotto Salerno, sul bagnasciuga, ha visto emergere dal mare la coda inconfondibile di uno Spitfire; anche il Mosquito però ha la stessa coda, probabilmente lo abbiamo abbattuto veramente.
    Circa un mese dopo, il Generale Matricardi, furioso, convoca il Colonnello Morino; ha ricevuto una lettera di un suo amico bersagliere della guerra 15-18, il Col. Mariani, che si rallegra per il comportamento coraggioso di un pilota del S.A.S. che durante un combattimento contro un bimotore inglese con decisione ha costretto l'avversario a desistere.
    Il Col. Morino al rientro allo stormo mi mette agli arresti dopo avermi strapazzato per bene poichè ne lui ne il Gen. Matricardi erano stati informati dell'accaduto;
    subito dopo però ripensando a quanto successo ,Matricardi mi toglie la punizione.
    Il Col. Mariani è convinto di avermi fatto un bel servizio scrivendo ai miei superiori la sua apprezzabile lettera.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:05 pm

    Intensifico i voli con la Sardegna con tutti i rischi e pericoli procurati dal volare sotto costa:
    le probabilità di imbattersi in qualche aereo nemico sono elevate.
    Anche Antonio Mario Gosi, che grazie alle premurose cure dei medici di Lecce, i quali hanno inventato per lui la chirurgia estetica, è di nuovo con noi, ha dovuto sostenere dei combattimenti, sia all' andata che al ritorno dalla Sardegna.
    Cerco di volare il più possibile sul mare aperto e per raggiungere la Sardegna, da Guidonia passo da Capo Corso all' estremo nord della Corsica e navigo allargo fino al traverso di Oristano dove atterro senza problemi anche se devo sostenere un'ora in più di volo.
    C' è lo sbarco in Sicilia, la baia è piena di navi fino all'orizzonte, gli Stuka, con i colori italiani e con i nostri piloti, devono operare sulla zona di Gela; hanno molto lavoro e bisogna trasferire in Sicilia anche quelli che sono in Sardegna, a Decimomannu.
    A Chilivani, aeroporto di fortuna situato a meta strada fra Olbia ed Alghero, carico tutto quanto può occorrere per l' efficienza di una squadriglia di Stuka.
    Ho appuntamento nel cielo di Decimo mezz'ora dopo l'alba, per essere scortato fino all'aeroporto Bocca di Falco di Palermo.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:06 pm

    Sono puntuale, ma non c'e nessuno in volo;
    compio qualche giro in attesa per poi decidere di puntare da solo su Palermo.
    In questi momenti anche se il mare "scotta", devo andare come al solito a bassa quota.
    Bocca di Falco è un aeroporto difficile: se il vento è da terra verso mare si trova il sedime erboso in discesa con vento in coda, occorre quindi entrare sfiorando i tetti, a bassa velocità e con buoni freni; se invece si entra dal mare bisogna prestare attenzione al vento di caduta dal Monte Pellegrino che ti sbatte a terra.
    Con circospezione entro dal mare, dalla parte di Mondello, mi va bene e vado subito in hangar per lo scarico della merce; per ora degli Stuka nessuna traccia.
    Poco dopo il mio atterraggio una pattuglietta di quattro aerei gira sul campo, entrano uno alla volta con il vento in coda ed in discesa: il primo arriva lungo, frena a più non posso ed a fine campo mette l' elica in terra e l' aereo in verticale, in gergo si dice che "si è messo sull'attenti", il secondo, il terzo ed il quarto fanno tutti la stessa fine.
    Con l'equipaggio ho passato la notte in bianco: un trasferimento rischioso con questa bel risultato!
    Al mattino presto motori in moto e riparto, non aspetto gli altri è troppo doloroso.
    Il 12 luglio gli alleati dilagano in Sicilia.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:06 pm

    Ho un'altra missione da compiere, devo trasportare cavi e materiale elettrico all' aeroporto di Fontana Rossa, a Catania.
    E’ come andare in bocca al lupo, sembra infatti che un incrociatore alleato sia già in rada davanti alla citta e Gerbini sia occupata.
    Ritardo la partenza da Roma per poter arrivare alle ultime luci;
    l' aeroporto è deserto, la pista in cemento è intatta, brutto segno perchè farà comodo agli alleati per il prossimo sbarco.
    Scarico alla svelta e telefono dal corpo di guardia al Comando di Catania per informare su che genere di materiale ho scaricato e per ricevere eventuali ordini;
    la risposta è di attendere; deve arrivare un personaggio dalla città.
    Aspetto, ma quella pista intatta mi da fastidio, gli occupanti possono atterrarvi da un momento all' altro e prendermi come un pollo.
    Ritelefono ma la risposta è sempre la stessa.
    Basta, è mezzanotte; unico essere vivente al corpo di guardia ad eccezione di noi dell'equipaggio, è un canarino nella sua gabbietta, viene caricato anch' esso a bordo da Stauder il nostro marconista.
    Motori in moto, decollo; mi tengo tutto a sinistra per evitare il monte Sila in Calabria;
    a Messina c' e un bombardamento aereo, l' antiaerea spara razzi illuminanti e le bombe piovono alla grande, io ci sono in mezzo.
    Fuori dallo stretto la luna tramonta dietro lo Stromboli, fra mezz'ora avrò buio totale e nubi basse.
    Superati questi ostacoli, se mi tengo sul mare fino al Circeo non avrò preoccupazioni, poi si vedrà;
    in ogni caso traccio la rotta in ginocchio nella fusoliera con Brandi che mi regge una torcia per vederci, nel frattempo il marconista chiama la radio di Ostia Lido, una stazione potentissima, per avvertire del nostro atterraggio a Ciampino, evitando di mettere in allarme l'antiaerea e tutta Roma per l'arrivo alle 2,30 di notte di un aereo da loro non previsto.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:07 pm

    Ostia Lido non risponde, Stauder insiste, nessun segnale;
    solamente all'indomani saprò che a mezzanotte Ostia Lido stacca, chiude e va a dormire.
    Non c'e altra radio cui appoggiarmi; e chi è in volo di guerra?
    Si ????????????!
    Per poter intravedere qualche cosa devo tenermi sotto le nubi che però sono molto basse;
    il Circeo ed i Colli Albani sono la che mi aspettano per una collisione ed io non ho ancora intenzione di sbatterci contro; continuo quindi a tenermi sul mare.
    Alla cieca, con l'aereo che viaggia a 250 km all'ora sento il bisogno di scendere per chiedere informazioni ma non si può, il regolamento lo vietata!
    Non mi resta che spaccare la rotta, con le diverse correzioni e calcolare il tempo di volo con precisione cronometrica.
    Con l'assistenza di Ostia Lido sarebbe stato un gioco da ragazzi:
    subito pieno mare per evitare le colline o i montarazzi delle isole sul percorso;
    con il goniometro di bordo, il mio bravo marconista Stauder mi avrebbe rilevato le varie posizioni e vicino a Roma con bussola nord, avrei atteso il traverso dalla stazione radio.
    Dalla velocità con cui Stauder varia il rilevamento sento che siamo vicini, ottanta gradi sulla destra, ottantasei, ottantasette stringo, un bel viratone contro il Lido e becco la stazione in prua perfetta.
    Ho Ostia Lido in mano e come il rilevamento salta di 180 gradi, anche se non vedo nulla, so di essere sulla sua verticale e per Ciampino è un gioco: sono a casa.
    Ma Ostia Lido ha chiuso, riposa, non mi resta che la soluzione del paracadute, siamo paracadutisti improvvisati in piena notte, sparsi nella campagna romana e ormai è questione di un minuto o due al massimo per l'ordine di saltare fuori.
    All'improvviso di prua si accende un sentiero luminoso: è Ciampino.
    Hanno riconosciuto la voce dell' SM 82 ed a causa dell'oscuramento hanno atteso che io fossi molto vicino e pronto per l' atterraggio.
    Navigazione perfetta, precisa al minuto, con tre ore di volo;
    è andata bene anche per i miei uomini non molto entusiasti di dover scendere con il paracadute in piena notte.
    Con un grosso sospiro di sollievo appoggio le ruote a terra, ora non ha importanza neanche il ritardo notevole dell'automezzo che ci deve portare tutti e cinque più il canarino, in città al corpo di guardia.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:08 pm

    L' armistizio dell' 8 Settembre è una giornata di guerra come le altre.
    Il proclama di Badoglio è letto alla radio alle ore venti.
    In quel giorno ricevo l' ordine di trasportare dalla Marcigliana a Iesi un S/82 che è stato molto maltrattato durante un volo notturno:
    a bordo solamente pilota e motorista, paracadute sulle spalle e pronti a saltar fuori.
    Sono a Roma in piazza Esedra di buon mattino per prendere l' autobus che mi deve trasportare in aeroporto.
    Con mia sorpresa noto che gli autobus sono parecchi e già carichi di ufficiali e sottufficiali piloti.
    Il 44° Stormo al quale io appartengo deve partire al completo per la Calabria, per Castrovillari, credo per trasferire un po' più al sicuro il 4° Stormo Caccia;
    a Reggio Calabria però ci sono già gli Spitfire che si guardano in faccia.
    Un intero stormo di S/82 che vola verso la Calabria certamente viene notato e localizzato dai radar inglesi che subito manderanno gli spitfire ad incontrarlo e sicuramente non sarà un bello spettacolo.
    Scherzo con gli amici, la mia missione, a parte l' aereo che sballa in volo, è piuttosto facile, mentre loro devono volare in ampia formazione correndo il rischio di buscarle di santa ragione.
    Verso le undici sono a lesi, il volo è stato piacevole e senza complicazioni.
    A mezzogiomo ho già fatto le consegne e con Sbrissa, il motorista, siamo in stazione, io vado al nord per Modena e Sbrissa a sud per Roma.
    A Bologna la coincidenza per Modena mi lascia il tempo per cenare.
    Alla radio viene annunciato l'armistizio di Badoglio.
    Nella trattoria dove sto mangiando c'e un'esplosione di gioia; io ammattisco e prendo la sedia in mano come usava una volta nelle vecchie osterie, ripensando a tutti quei giovani morti o mutilati per nulla.
    Gli altri ospiti non reagiscono, accettano la mia mattana;
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:09 pm

    avrebbero potuto restituirmi con abbondanza le botte date alla sedia, ma alla fine butto un po' di soldi sul tavolo e rientro in stazione.
    Tre ufficiali tedeschi se ne stanno in disparte, smarriti, ci salutiamo come gente civile.
    A Modena, mentre i miei sono ancora a Sestola, mi faccio insegnare dal segretario politico del rione come ascoltare Radio Londra; non dice niente di speciale.
    Al mattino presto del nove, in divisa entro in stazione per prendere il primo treno che va a Roma ma il capo stazione, che mi conosce, mi fa entrare a forza nel suo ufficio e mi informa che non ci sono treni in partenza segnalandomi dove i tedeschi hanno piazzato delle mitragliatrici e spiegandomi che stanno catturando gli ufficiali italiani.
    Esco di nascosto dal suo ufficio e rientro a casa mia.
    Le notizie di "radio fante" avvertono che gli aeroporti di Bologna e di Reggio sono sotto il controllo tedesco.
    Sono in foglio di viaggio ed in ritardo già di un giorno, devo assolutamente raggiungere il mio comando a Roma.
    Trovo un rimedio, decido di puntare all'aeroporto di Pavullo dove sicuramente ci sarà un aeroplanetto che mi consentirà di rientrare al Corpo.
    A Pavullo il comandante Col. Balestracci, con saggia precauzione, ha reso inefficienti tutti gli aerei.
    A questo punto mi rivolgo a lui:
    "Sono in missione, mi dia degli ordini scritti sul foglio di viaggio, alla presenza del Cap. Malacame."
    "Abiti qui a trenta chilometri, sei fortunato.
    Vattene a casa immediatamente!"

    Mi risponde il comandante.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:09 pm

    La sera del 9 settembre sono in famiglia, in villeggiatura con mia moglie ed i miei figli, è finita.
    Nonostante tutto le notizie non sono buone e peggiorano, ho il foglio di viaggio in tasca, mi brucia.
    Penso e ripenso che mi sento un disertore proprio all'ultimo giorno e non posso accettarlo.
    Il pomeriggio dell'undici, Alberto e Giuliana, i miei due bambini, giocano con la mia bicicletta facendo girare i pedali, involontariamente mi danno un suggerimento:
    Fulvio pedala!
    Saluto mia moglie, lascio i pochi soldi che ho e ... prendo la bicicletta;
    Roma è lontana ma non irragiungibile.
    In quei giorni tutti sono buoni, un pezzo di pane ed il permesso di passare la notte nel fienile nessuno lo nega.
    Raggiungo Firenze, la stazione è circondata dai tedeschi e all'interno tanti nostri militari;
    mi tengo alla larga perchè l' età e il taglio dei miei capelli rivelano chi sono.
    Di tanto in tanto mi avvicino a qualche stazione senza nessun esito;
    solo verso Roma trovo un piccolo convoglio ancora in servizio, che è addirittura provvisto del bagagliaio per la bicicletta.
    La sera del 14 sono a Roma, ma la bicicletta non c'e più, me l'hanno rubata.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:10 pm

    Il mattino presto arrivo all'aeroporto, all'ingresso sono di guardia un tedesco ed un carabiniere per impedirne il saccheggio, come invece ho già visto fare sui treni merci.
    Il carabiniere mi riconosce e mi lascia andare nell'ufficio di squadriglia dove recupero dei documenti tra cui anche molti libretti di volo preziosi per i piloti e nel contempo li consegno ai legittimi proprietari.
    Non ho notizie dello Stormo partito per la Calabria, nessuno è rientrato;
    forse è rimasto con il 4° Caccia.
    Dalla finestra al primo piano della palazzina di comando vedo il muso di un S79, il "Gobbo", che sporge da un paraschegge.
    Subito mi sopraggiunge un' idea, dato che il militare in regime di armistizio deve consegnare le armi e non abbandonarle, posso prendere l' S79 e portarlo su un aeroporto alleato per poi bruciarlo:
    avrò così consegnato le armi!
    Esco dall'aeroporto, sulla Salaria c'e tanta gente, ed incontro Sbrissa il motorista che mi ha accompagnato nel recente volo a lesi,
    lo rendo partecipe delle mie idee e gli propongo il furto dell'S79; non può essere lasciato ai tedeschi:
    ricevo un rifiuto che non ammette dubbi.
    Proseguo nel mio passeggio tra la folla quando incontro un Tenente del 45° Stormo:
    Rodolfo Venturini è di Ciampino, è fuori zona e sicuramente ci sarà un motivo.
    Iniziamo a parlare in modo molto evasivo di tante cose, nessuno di noi due vuole scoprirsi, poi in modo apparentemente casuale l' argomento finisce sull' S79 situato a fondo campo.
    I discorsi si fanno sempre più specifici riguardo il buon funzionamento dell' aereo e sulla scelta del personale di bordo;
    occorre trovare un motorista molto svelto, perchè i tedeschi non fanno complimenti, ammazzano.
    Inoltre su suggerimento tedesco, è stato emanato il Bando del Conte Calvi di Bergolo che ordina di consegnare le armi a chi ne sia in possesso e l'S79 è ben fornito di mitragliatrici e di nastri di munizioni. Questo rappresenta un ulteriore impedimento per il nostro piano.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:10 pm

    Rodolfo poi si accerta se io sono ancora abituato a portare il trimotore, perchè lui è gia da un anno che non vola più;
    al termine della nostra conversazione ci lasciamo con il compito di reperire il motorista dandoci appuntamento per l' indomani mattina.
    Coinvolti dall'impeto organizzativo abbiamo commesso un'imprudenza facendo partecipare ai nostri discorsi altra gente che non conoscevamo, credendoli ognuno compagni dell' altro.
    Non posso rischiare di tornare nel mio alloggio, non si sa mai.
    Decido di andare a casa di Antonio Mario Gosi, dove suono ripetutamente ma senza ottenere risposta. Solo due anni dopo imparerò che era in preda ad un forte attacco di malaria.
    Mariucci e Dellino sono fuori con lo Stormo.
    Provo allora da Gelindo de Bellis che mi accoglie fraternamente nel suo alloggio abbondantemente rifornito di viveri pregiati, che gli manda la fidanzata temendo che con i sacrifici di guerra egli si indebolisca.
    Gil, come lo chiamiamo noi, dopo un' ottima cena ed un' abbondante bevuta, è entusiasta dell'impresa soprattutto immaginando la faccia dei tedeschi nel vedere un grosso aereo che scappa loro da sotto il naso.
    Al mattino presto del giorno seguente mi dirigo al luogo dell'appuntamento, dopo aver tentato più volte ed inutilmente di svegliare il mio compagno di sorte.
    Venturini, che trova sempre tante porte aperte, ha contattato il Maggiore Moci, oggi Generale di squadra, uno dei grandissimi dell' aeronautica, un asso che ha compiuto imprese clamorose sia in pace che in guerra.
    In tutto siamo quattro: un equipaggio completo.
    Sulla Salaria c'e ancora troppo silenzio, attendiamo ancora un po' prima di attraversare il canneto del fiume per avvicinarci pian piano all' S79.
    Faccio un cenno a Rodolfo per avere informazioni sugli altri due uomini dell'equipaggio:
    il motorista M.llo Toscano è bravissimo, riesce a giocare con i motori e a farsi ubbidire completamente.
    Il quarto Ten. Zoppi, è un ottimo marconista.
    Red_Group
    Red_Group
    M 0.4
    M 0.4


    Numero di messaggi : 412
    Data d'iscrizione : 18.09.08
    Località : Reggio Emilia

    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Red_Group Dom Nov 16, 2008 2:11 pm

    Verso le otto la Salaria si è animata con il rumore che ci occorre.
    E’ il momento: o la va o la spacca!
    I tre motori, anche se esposti alle intemperie da chissà quanto tempo, rispondono al magico Toscano e si mettono in moto quasi contemporaneamente, non c'e infatti tempo per riscaldarli.
    Il Maggiore Moci alla guida dell'aereo con tutto freno e manetta in pieno, salta fuori dal parcheggio come una furia e punta due camionette armate che per la sorpresa e la paura di questa belva scatenata non sparano un solo colpo.
    Dalla nostra posizione, ancora distesi a terra ci guardiamo in faccia, è andata bene; c' e solo il problema dei distintivi dell'aereo perchè sono già passati otto giorni dall'armistizio ed ora possono attaccarci sia i tedeschi che gli alleati.
    Li abbiamo tutti contro.
    Il Maggiore vola dentro le valli e le gole dell' Appennino, ne trova una chiusa e con l' S79 in piedi, al limite dello stallo supera a pelo il passo, facendo acrobazie tali che se ci fossi stato io ai comandi, sarebbero stati guai seri.
    E la benzina?
    I televel che indicano il livello di carburante sono stati strappati da un imbecille che almeno si spera abbia combattuto per la patria.
    Sorvoliamo il porto di Taranto occupato da una distesa di navi fino all'orizzonte, pronte a far fuoco, sull'S79 che, conosciuto come silurante, verrà sicuramente attaccato.
    Sarebbe un peccato;
    è andata bene fino adesso e non riesco a rassegnarmi all'idea di un'eventuale sconfitta.
    Ma il Maggiore, uomo abile anche nei casi disperati non demorde e dispone l'aereo, come dicono gli americani, "per pali" a otto o dieci metri da terra seguendo, appunto, i pali dell' elettricità fino a Lecce.
    L'aeroporto di Galatina è a pochi chilometri da Lecce ed essendo molto grande è pieno di aeroplani italiani.
    Un paio di giri e riconosco sul piazzale vicino a un hangar un Maresciallo che fa gesti amichevoli,
    segnalo in cabina che possiamo atterrare e l' S79 docilmente appoggia le ruote al suolo e sempre con i motori in moto si ferma in mezzo al campo;
    in velocità arriva una camionetta guidata dal Cap. Gigetto Buzzanca, silurante con Moci.
    Tutto a posto, possiamo scendere.
    Sono le dieci e venti del 16 Settembre del 1943 e così sarà scritto sul mio foglio di viaggio per Iesi.
    Dalle prime notizie gli alleati stanno dilagando per ogni dove;
    forse stanno già sbarcando ad Anzio nel Lazio,ormai è solo questione di giorni e tutto sarà finito.
    La mia non è stata una scelta: per il Nord o per il Sud, a favore del Re o della Repubblica Sociale.
    Finisce tutto e presto e mi vedo finalmente a casa con la mia famiglia, mia madre, il mio lavoro e con l'eterno ricordo degli amici fraterni che sono caduti combattendo per l' onore e la dignità del soldato italiano.
    Illuso è colui che crede che ora tutto finisca.
    Non immagina che cominciano i ventidue mesi più terribili e dolorosi di tutta la guerra.

    Fulvio Setti
    Sulle Ali del Coraggio

    Contenuto sponsorizzato


    Fulvio Setti Empty Re: Fulvio Setti

    Messaggio  Contenuto sponsorizzato


      La data/ora di oggi è Ven Nov 22, 2024 11:20 pm