Lugari s'è buttato dietro a un B. 17 e non lo molla, raffiche su raffiche.
E una« fortezza volante» della 15a Air Force, di base nei campi attorno a Foggia. ..
Ormai le riconosciamo dal loro colore (verde oliva superiormente e verde azzurro inferiormente), inoltre sul timone hanno una grande Y nera su un quadro bianco; a quanto sappiamo, appartengono al 97° ed al 301° Bomber Group americano.
Poi, di colpo abbiamo addosso la caccia ed il combattimento si fraziona in mille duelli.
Abbiamo lasciato Trieste alle spalle da un pò, tre Thunderbolt P. 47 mi sono piombati addosso dall'alto; scarto di fianco e tiro a cabrare di lato, vedo la squadriglia di Tomaselli che impegna un gruppo di Lightning P. 38.
Sento urla nella radio: tutto il 1° Gruppo é impegnato contro la caccia di scotta americana.
Dio, quanti sono!
Thunderbolt, Lightning, Lightning, Thunderbolt.
Ne hai sempre addosso qualcuno;
un P. 47 mi sfila velocissimo sulla sinistra.
In picchiata, cloche in avanti, istintivamente sto per buttarmi all'inseguito, quando un'ombra enorme sfiora il mio tettuccio, e un 205 che si è incollato alla coda del Thunderbolt.
Poco avanti i caccia virano, riconosco dal numero in fusoliera dipinto sul Macchi l'aereo di Cartosio.
Appena il P. 47 accenna ad accentuare la virata, Cartosio stringe; richiama un attimo l'aereo, fa mezza rovesciata e fa partire le raffiche.
Vedo le traccianti segare il tettuccio del Thunderbolt, graffiarlo lungo tutta la fusoliera: una fiammata violenta e pezzi di lamiera che volano dappertutto;
l'aereo americano rotola verso il basso.
Urlo di gioia, come se fossi stato io l'abbattitore;
sopra di il grosso ventre di due P. 47 che volano in sezione.
Tiro lentamente la leva a cabrare, ho lo stomaco contratto, le mascelle indurite, senso di nausea.
Il mio 205 drizza di nuovo e punta sui due americani, ho l'occhio fisso sul collimatore, il dito pronto sullo sparo;
si sono accorti di me, s'inclinano di lato e buttano giù il muso in candela; per reazione nervosa faccio partire una raffica che si perde ormai inutilmente nel cielo.
E una« fortezza volante» della 15a Air Force, di base nei campi attorno a Foggia. ..
Ormai le riconosciamo dal loro colore (verde oliva superiormente e verde azzurro inferiormente), inoltre sul timone hanno una grande Y nera su un quadro bianco; a quanto sappiamo, appartengono al 97° ed al 301° Bomber Group americano.
Poi, di colpo abbiamo addosso la caccia ed il combattimento si fraziona in mille duelli.
Abbiamo lasciato Trieste alle spalle da un pò, tre Thunderbolt P. 47 mi sono piombati addosso dall'alto; scarto di fianco e tiro a cabrare di lato, vedo la squadriglia di Tomaselli che impegna un gruppo di Lightning P. 38.
Sento urla nella radio: tutto il 1° Gruppo é impegnato contro la caccia di scotta americana.
Dio, quanti sono!
Thunderbolt, Lightning, Lightning, Thunderbolt.
Ne hai sempre addosso qualcuno;
un P. 47 mi sfila velocissimo sulla sinistra.
In picchiata, cloche in avanti, istintivamente sto per buttarmi all'inseguito, quando un'ombra enorme sfiora il mio tettuccio, e un 205 che si è incollato alla coda del Thunderbolt.
Poco avanti i caccia virano, riconosco dal numero in fusoliera dipinto sul Macchi l'aereo di Cartosio.
Appena il P. 47 accenna ad accentuare la virata, Cartosio stringe; richiama un attimo l'aereo, fa mezza rovesciata e fa partire le raffiche.
Vedo le traccianti segare il tettuccio del Thunderbolt, graffiarlo lungo tutta la fusoliera: una fiammata violenta e pezzi di lamiera che volano dappertutto;
l'aereo americano rotola verso il basso.
Urlo di gioia, come se fossi stato io l'abbattitore;
sopra di il grosso ventre di due P. 47 che volano in sezione.
Tiro lentamente la leva a cabrare, ho lo stomaco contratto, le mascelle indurite, senso di nausea.
Il mio 205 drizza di nuovo e punta sui due americani, ho l'occhio fisso sul collimatore, il dito pronto sullo sparo;
si sono accorti di me, s'inclinano di lato e buttano giù il muso in candela; per reazione nervosa faccio partire una raffica che si perde ormai inutilmente nel cielo.