Un altro centinaio di chilometri più ad Est, un pilota australiano del 112 Sqn. RAAF stava per assaporare I'aspro alito della paura a bordo del suo Curtiss Kittyhawk Mk.lII GA-K, FR811.
Lo s/ldr Ken W. Watts narra così quei tremendi istanti:
“... Verso le 16,45 del 6 aprile 1944, mentre stavo cercando altri possibili bersagli da mitragliare, nella zona di Todi (PG), dei colpi di artiglieria antiaerea esplosero tutto intorno al mio Kittyhawk che era al centro della formazione di sei apparecchi.
Era il più preciso 88 mm che avessi mai incontrato, perché non vi furono dei colpi di assestamento della mira, ma sparò esattamente sin dall'inizio.
Un colpo esplose con il rumore assordante, immediatamente avanti a me.
Mi trovai a guardare direttamente in una grande palla di fuoco ed il fumo nero avvolse l'aereo.
Questo fu scosso violentemente ed, io mi attaccai alla radio, al tempo stesso virando a destra e picchiando per condurre in fretta l'intera formazione il più lontano possibile da lì.
Il mio aereo lasciava una scia di glicol dagli scarichi di destra e sia il parabrezza che il tettuccio erano coperti d'olio.
Mi resi conto che il mio fedele compagno stavolta non ce l'avrebbe fatta.
A metà della secca virata, un'altra salva di colpi quasi rovesciò il Kittyhawk, sentii alcuni colpi sordi sulla fusoliera e la cloche cominciò a muoversi tra le mie mani come se qualcuno stesse giocando con i piatti di coda.
Mi aggrappai ad essa, ma premetti il pulsante di sparo.
Sperai con tutte le mie forze di non aver colpito nessuno degli altri,. ma non potevo accertarmene, poiché era impossibile vedere davanti a me.