Staff Dom Feb 22, 2009 12:54 am
Il B.727, iniziando la virata in discesa, a 915 metri di quota tocca, infatti, il piccolo Cessna posteriormente scaraventandolo contro la propria ala destra che s'incendia.
Entrambi gli aerei precipitano quindi insieme su un tranquillo sobborgo di San Diego.
Perché è successo?
E' la domanda spontanea dopo ogni incidente più o meno grave.
Le ipotesi, come sempre, sono innumerevoli, i dati sicuri molto pochi.
Appare, però, abbastanza probabile che, nonostante le esatte informazioni ricevute da terra e la corretta esecuzione del volo da parte sia del Cessna che del B.727, i piloti non si siano reciprocamente visti, pur avendo il comandante McFeron chiaramente riportato traffico in vista, in quanto abbagliati dal sole.
D'altra parte altre tre macchine, un Beechcraft,un Grumman ed un Cessna 401, erano simultaneamente
in volo nella stessa area ma ben più distanti dal B.727 dello N7711G pilotato da Boswell.
Quasi certamente è,dunque, uno di questi tre velivoli quello identificato dall'equipaggio della P.S.A.
Inoltre, esaminando attentamente la posizione dei due aeromobili ed il loro assetto, è facilmente evidente una seconda, più attendibile ragione della vicendevole mancata intercettazione.
Il Cessna 172 è entrato nel campo di visione del trigetto, campo limitato verso il basso dal muso lievemente alzato, non visto cosi come I'ala alta del quadriposto ha fatalmente oscurato ai due piloti la visione superiore e posteriore dove appunto si trovava, in quel momento, il volo 182.
Di qui, inevitabile, la collisione.
M.Dominelli
JP4,dicembre 1978