La longevità non è mai stata una caratteristica degli aerei da caccia.
Fino all'ultimo decennio la durata media del servizio di prima linea non superava i cinque anni.
Il ritmo di sviluppo dei caccia è sempre stato più veloce di quello degli aerei delle altre specialità, accelerando ulteriormente durante i periodi bellici.
Tre le poche notevoli “eccezioni” che confermano la regola troviamo il Bf.109 del prof. Willy Messerschmitt che attraverso svariate forme, sopravvisse a una lunga guerra civile e alla più terribile guerra mondiale.
Pochi, o forse nessuno, tra gli aerei da caccia ne hanno superato la durata in servizio.
Negli anni precedenti la guerra una specie di alone mistico circondava il Bf.109.
Il ministero tedesco della propaganda aveva creato la convinzione dell’invincibilità del caccia; una leggenda di cui la stessa Luftwaffe cadde vittima come risultato della facilità con cui il Bf 109 superava la maggior parte dei suoi avversari nelle fasi antecedenti la Battaglia d'Inghilterra della seconda guerra mondiale.
In realtà il Bf.109 non aveva nulla di misterioso.
Si trattava semplicemente di un aereo ben concepito e collaudato che continuò durante la maturità i successi della sua infanzia;
la sua concezione basilare facilitava l’introduzione progressiva di armamenti e motori più
potenti che gli permisero di fronteggiare i suoi avversari per tre quarti di decennio.