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    RE 2003

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    Messaggio  daniele Sab Gen 08, 2011 5:06 pm

    RE 2003 Reggiane_RE2003-vi


    Il classico velivolo biposto della nostra Osservazione Aerea è l'anziano IMAM Ro.17 il cui primo volo risale al novembre 1931.
    Da tale remota origine esso deriva la formula costruttiva biplana e la bassa potenza installata,
    variante tra i 560 ed i 700 cv. a seconda del tipo di propulsore adottato.
    Dopo le guerre in Etiopia ed in Spagna, alla vigilia del conflitto mondiale il suo impiego è chiaramente anacronistico quando le linee di volo delle principali aviazioni europee vantano monoplani da caccia di avanzate caratteristiche.
    I primi mesi di guerra in Africa settentrionale confermano immediatamente l'impossibilità di
    continuare ad operare questi lenti biplani.
    La Direzione Generale Costruzioni presso il Ministero Regia Aeronautica si interesso allora ad un velivolo, il Re.2000, perché sulla base della sua ottima piattaforma alare e del buon comportamento in volo ne venga ricavata una versione biposto da ricognizione.
    La Ditta realizza il prototipo MM.478 modificando un normale Re.2000 di serie:
    esso viene collaudato da Francesco Agello il 29 luglio 1941.
    Il velivolo presenta un secondo abitacolo di maggiore sezione trasversale tanto da poter fornire anche una certa,visuale anteriore per il particolare andamento dato ai pannelli di raccordo con l'abitacolo del pilota:
    specchiature trasparenti laterali ed inferiori consentono anche la visione verso il basso.
    L'osservatore ha a disposizione un ripiano per il carteggio, interfonico con il pilota, impianto radio ricetrasmittente, un secondo cruscotto per il rilevamento diretto dei parametri di volo, due installazioni per le riprese foto-planimetriche e foto-panoramiche:
    viene conservato l'armamento del Re 2000 aumentando a 400 i colpi di ciascuna mitragliatrice e si prevedono un attacco ventrale e due sub-alari per varie combinazioni di carico di caduta.
    Il Ministero si trova di fronte ad una moderna macchina monoplano di costruzione metallica
    che aggiorna in pieno la vecchia formula del Ro.37 bis.
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    Messaggio  daniele Sab Gen 08, 2011 5:06 pm

    RE 2003 RE2003_478_1-vi
    Il 16 dicembre 1941 è passato un ordine per il velivolo capo-serie MM.12415 a cui debbono far seguito 200 esemplari (MM.12416-12615).
    Il Re.2003 MM 12415 vola per la prima volta il 13 ottobre 1942 con il pilota Alfonso Caracciolo, essendo il com.te Tullio De Prato impegnato a Guidonia per le prove del Re.2005.
    L'aereo è dotato degli attacchi per il carico di caduta e presenta cappottatura motore ed ogiva simili a quelle montate sui Re.2002.
    Il ciclo di collaudi di questa interessante macchina è rilevato da Tullio De Prato che riceve il velivolo a Guidonia il 20 novembre 1942 ed in data 3 dicembre sottoscrive con la ditta l'impegno di seguire il Re.2003 “capo-serie” per quanto concerne messa a punto, presentazione ufficiale, determinazione delle caratteristiche, prove di affondata ed accelerazione.
    Le prestazioni rilevate nel marzo 1943 sono comunque inferiori a quanto sperato dalla Ditta ma rimane invariato l'ottimo comportamento in volo già tipico del Re.2000.
    Con due ore di autonomia ed una velocità di crociera di 407 km/h, il Re.2003 aggiorna notevolmente la sua formula d'impiego.
    Purtroppo alla fine del 1942 è tale la nostra situazione bellica che avere un adeguato biposto da ricognizione va considerato un lusso da posporre a ben più impellenti esigenze di rinnovamento nelle linee di volo.
    In dicembre la commessa dei 200 Re.2003 viene limitata a due soli esemplari e sostituita con una per 198 monoposto Re.2002:
    a fine luglio 1943 i due Re 2003 non sono ancora completati.
    Un Re.2003 prelevato dai tedeschi viene invece utilizzato presso la Caproni Taliedo per una sommaria istruzione di quei piloti della Luftwaffe destinati ad impiegare i Re.2002 della locale produzione di serie {marzo-settembre 1944).

    Tratto da :
    Dimensione Cielo
    Aerei Italiani nella 2° guerra Mondiale
    06 – Bombardieri
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    Messaggio  daniele Sab Gen 08, 2011 5:10 pm

    RE 2003 RE2003_478_2-vi

    Descrizione Tecnica
    Velivolo da ricognizione, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, biposto, a struttura interamente metallica.
    Ala a pianta ellittica a cassone in duralluminio con rivestimento lavorante, profilo alare
    variabile;
    alettoni dello stesso materiale, rivestiti in tela;
    ipersostentatori ventrali in duralluminio muniti parzialmente di cristalli infrangibili che permettono all'osservatore la visuale inferiore.
    Piani di coda a sbalzo in duralluminio, tranne le superfici mobili rivestite in tela.
    Carrello retrattile all'indietro e contemporanea rotazione della gamba di forza sul suo
    asse longitudinale (la gamba di forza scompare in un'apposita carenatura mentre le
    ruote rientrano nello spessore alare) ;
    comando di retrazione elettrico, di emergenza a manovella.
    Ruotino di coda orientabile, non retrattile
    Fusoliera a sezione circolare con struttura a guscio in superchitonal e rivestimento lavorante.

    Motore con elica tripala metallica Piaggio a passo variabile in volo, a comando elettrico;
    due serbatoi alari integrali semapizzati per un totale di 474 litri.
    Posti del pilota e dell'osservatore in tandem con cappottine vetrate ribaltabili lateralmente; l'osservatore dispone di un piano di navigazione ribaltabile, dell'equipaggiamento radio-telegrafico e di un secondo cruscotto;
    impianto interfonico; apparato radio ricetrasmittente in fonia;
    una macchina foto planimetrica ed una panoramica.
    Strumentazione standard.
    Due mitragliatrici Breda Safat da 12,7 mm. con 400 colpi per arma, montate sopra la
    cappottatura motore, sincronizzate, sparanti attraverso il disco dell'elica;
    (due mitragliatrici alari Breda Safat da 12,7 mm. con 600 colpi per arma e tiro al di fuori del disco dell'elica nel solo 2° prototipo).
    Attacco ventrale per bomba o serbatoio supplementare;
    due attacchi sub-alari per bombe.

    PRODUZIONE:
    MM478 - Primo Prototipo
    MM12415 - secondo Prototipo

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    Messaggio  daniele Sab Gen 08, 2011 5:10 pm

    RE 2003 RE2003_DATI-vi
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:38 pm

    RE 2003 RE2003_F1-vi

    Nel 1941 il D.G.C.A iniziò a considerare l’idea di sostituire, nel ruolo di ricognitori, gli ormai datati Ro.37 con un biposto di caratteristiche più avanzate.
    Il Ro.37 era un biplano a carrello fisso che aveva volato per la prima volta il 6 novembre 1933.
    Era dotato di un motore P.IX R.C.40 da 560 CV o di un Fiat A.30 da 600 CV.
    La scelta cadde sul RE 2000 trasformato in biposto, perché le sue ottime caratteristiche e l’eccellente piattaforma alare lasciavano prevedere un ottimo risultato.
    Allo scopo di guadagnare tempo la ditta non costruì " ex novo " il prototipo ma, prelevato un velivolo Re.2000-lll da una commessa estera (che assunse il contrassegno militare MM. 478), ne modificò la fusoliera, adattandola ad ospitare un osservatore fornito di tutte le installazioni richieste.
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:40 pm

    RE 2003 RE2003_F2-vi

    L’ala rimase quella stagna a cinque longheroni ma con l'intenzione, nel successivo esemplare, di passare all'ala con serbatoi indipendenti; tutto questo per guadagnare tempo.
    Nacque così il RE 2003 – MM 478, che volò per la prima volta il 29 luglio 1941.
    Il velivolo si presentava come un RE 2000 con l’aggiunta del posto per l’osservatore alle spalle del pilota.
    Il nuovo abitacolo, rispetto a quello del pilota, aveva una più ampia sezione trasversale per permettere all'osservatore una buona visibilità anche anteriormente.
    Per la visibilità verso il basso erano state praticate, su ogni lato della fusoliera, due sfinestrature sovrapposte.
    I primi voli vennero effettuati con il solo pilota a bordo onde controllare il comportamento del
    velivolo con la nuora disposizione e soprattutto con il nuovo baricentro che, rispetto al RE 2000,risultava più arretrato.
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:41 pm

    RE 2003 RE2003_F3-vi

    Successivamente si proseguì nei test di volo aggiungendo gradatamente della zavorra fino a raggiungere l’equivalente in peso di una persona con il relativo equipaggiamento.
    I voli furono condotti dal Capitano Francesco Agello.
    In esecuzione ad ulteriori istruzioni emanate dal Ministero, la cabina dell'osservatore venne successivamente modificata per migliorarne la visibilità e vi venne predisposta l'installazione di una macchina fotoqrafica panoramica e di una macchina foto planimetrica.
    Il prototipo, che incorporava le modifiche richieste, venne completato nel marzo del 1942.
    Il 25 dello stesso mese, ai comandi del Cap. Agello, venne trasferito a Guidonia per le prove.
    Il velivolo destò subito un’ottima impressione; d’altronde il passo in avanti rispetto al Ro.37 era abissale.
    Il Ministero, che aveva già previsto questo risultato, non attese l’esito delle prove e, almeno questa volta, cercò di guadagnare tempo:
    Il 16 dicembre del 1941 aveva già ordinato un altro velivolo (MM 12415) in versione definitiva che doveva costituire il capo-serie di una commessa di 200 velivoli RE 2003 (MM12416-MM12615)


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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:42 pm

    RE 2003 RE2003_F4-vi

    Alle Reggiane, questa volta, venne preso come base un RE 2002, meglio armato e soprattutto dotato di serbatoi indipendenti.
    Per quanto riguarda il motore, venne mantenuto il piaggio P.IX bis, prelevato dalla catena dei RE 2000 svedesi.
    Rispetto al prototipo MM 478, il nuovo RE 2003 oltre a discendere dal RE 2002 presentava anche altre differenze.
    La predisposizione per l’installazione di una macchina fotografica e di una macchina foto planimetrica.
    Aveva due pannelli trasparenti sugli ipersostentatori, in corrispondenza dei quali, sul fondo dell’abitacolo dell’osservatore, era praticata un’apertura rettangolare dotata di derivometro e traguardo di puntamento.
    Nuove erano pure le apparecchiature intere nel secondo abitacolo (inalatore ossigeno , interfonico,pannello per il funzionamento degli apparati fotografici).
    Esternamente il velivolo si differenziava per un diverso gruppo di capottine, realizzate su indicazioni del Ministero allo scopo di migliorare la visibilità dell’osservatore.
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:42 pm

    RE 2003 RE2003_F5-vi

    Il parabrezza era dotato di un blindo vetro da 50 mm, montato internamente.
    Sotto il piano alare era montato un gancio per una bomba da 500 kg o serbatoio supplementare,e altri due ganci nelle semiali per bombe da 50,100,160 kg.
    L’armamento era quello del RE 2002:
    due S.A.F.A.T da 12.7 in fusoliera con 400 colpi per arma e due S.A.F.A.T. da 7.7 alari con 600 colpi ciascuna, come nel RE 2002.
    Il RE 2003 – MM 12415 effettuò il primo volo il 13 ottobre 1942 pilotato dal Cap. Alfonso Caracciolo.
    Il 20 ottobre del 1942, sempre pilotato da Caracciolo, venne trasferito a Guidonia per le prove.
    In quel centro il velivolo venne sottoposto al normale ciclo di collaudi, al rilevamento caratteristiche, effettuato dal Cap. De Prato che si trovava già a Guidonia per le prove del RE 2005
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:44 pm

    RE 2003 RE2003_F6-vi

    Intanto la situazione bellica italiana, a quella data, era già tanto compromessa che si ritenne più utile dedicare le rimanenti energia all’aviazione da caccia e attacco.
    (le Reggiane producevano il RE 2002 e il RE 2005).
    Venne presa anche in considerazione l’idea di affidare la produzione dei RE 2003 alla Piaggio, su licenza.
    Alla fine il bel biposto venne considerato un lusso che, almeno in quel momento, non ci si poteva permettere.
    La commessa per i 200 velivoli venne trasformata in richiesta di 198 RE 2002, lasciando al RE 2003 la ben magra consolazione di essere costruito il altri due soli esemplari.
    Nel 1943, con il precipitare degli eventi, anche la costruzione dei due biposto venne interrotta e mai più ripresa.
    Alla data dell’8 settembre il RE 2003 – MM478 risultava in carico alla 1° Squadriglia FF-NN di stanza a Sarzana.
    Ne periodo della Rep.Sociale Italiana il velivolo venne utilizzato , presso il campo della Caproni a Taliedo, per l’addestramentro dei piloti tedeschi destinati all’impiego del RE 2002, che su ordine della Luftwaffe, le Reggiane e la Caproni continuavano a produrre.
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:45 pm

    RE 2003 RE2003_F7-vi
    Descrizione Tecnica
    Il Caproni-Reggiane Re.2003 è un monoplano da ricognizione e osservazione ad ala bassa, biposto, monomotore, la cui fusoliera e in duralluminio con struttura a guscio.
    La cabina pilota è chiusa superiormente da un portello ribaltabile lateralmente, munito di sportelli scorrevoli.
    Frontalmente al pilota si trova un vetro corazzalo dello spessore di 50 mm.
    Per i voli sul mare, è prevista l'installazione del battellino pneumatico.
    Il posto dell'osservatore è situato posteriormente a quello del pilota ed è fornito di tavolino ribaltabile, munito di tasto telegrafico.
    La cabina dell'osservatore è chiusa superiormente da un portello ribaltabile lateralmente, munito di sportelli scorrevoli.
    Oltre ai normali strumenti di bordo, l'apparecchio è dotato di due cruscotti contenenti gli strumenti per l'osservatore, il quale è collegato al pilota a mezzo di impianto interfonico.
    L'ala è a pianta ellittica con profilo biconvesso asimmetrico e spessore decrescente verso le estremità:
    la sua struttura è completamente in duralluminio ed è costituita da 5 parti.
    Gli alettoni hanno ossatura in duralluminio rivestita in tela.
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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:45 pm

    RE 2003 RE2003_F8-vi

    L'alettone sinistro è munito di un'aletta di regolazione manovrabile a terra.
    Gli ipersostentatori sono del tipo a spacco, si estendono da un alettone all'altro, anche
    sotto la fusoliera e sono divisi in quattro tratti;
    gli ipersostentatori interni fra le centine 1.a e 3.a sono muniti di due cristalli infrangibili che permettono la visibilità inferiore all'osservatore.
    Gli impennaggi sono a tutto sbalzo con piano fisso e deriva costruiti interamente in duralluminio e timone di quota e di direzione in duralluminio rivestito in tela.
    Il carrello d'atterraggio è retrattile, mentre il ruotino di coda è fisso.
    Il motore è un Piaggio P. XI bis R.C.40 a doppia stella, raffreddato ad aria, erogante a terra una potenza di 870 hp che al decollo può essere aumentata a 1000 hp con l'uso della sovralimentazione;
    la sua potenza normale a 4.000 m e di 1.000 hp.
    L'elica è una Piaggio a giri costanti e a passo variabile in volo.
    Il combustibile è contenuto in due serbatoi smontabili, semapizzati, installati negli appositi vani, nel piano centrale.

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    Messaggio  Fox Sab Gen 08, 2011 10:46 pm

    RE 2003 RE2003_F9-vi

    Il serbatoio anteriore ha una capacità di 274 l e quello posteriore di 200 l.
    L'armamento di lancio e costituito da due mitragliatrici da 12,7 mm sincronizzate al tiro attraverso il disco dell'elica e da due mitragliatrici da 7,7 mm poste nelle semiali, per il tiro
    esterno al disco dell'elica.
    Le scatole porta-munizioni consentono una dotazione di 800 colpi complessivi per le armi
    cal. 12,7 mm e di 1.200 colpi complessivi per le altre due.
    L'armamento di caduta previsto comprende due bombe appese sotto ciascuna semiala;
    queste ultime possono essere due da 50 o 100 kg oppure da 160 kg.
    Il velivolo è inoltre dotato di impianto radio rice-trasmittente, di una macchina foto planimetrica e di una foto panoramica e di impianto elettrico con generatore da 600 o 1.200 W

    testo tratto da:
    Dal RE 2002 al RE 2005 di Sergio Govi
    I caccia Caproni Reggiane 1938-1945 di Piero Prato

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