Pilota di caccia, di aerei da acrobazia e da corsa, collaudatore di grandi qualità, Mario De Bernardi occupa un posto di rilievo nella storia dell'Aviazione italiana.
Nato a Venosa (Potenza) il 1° luglio 1893.
Il 15 gennaio 1914 si brevettava pilota presso una delle prime e più famose scuole di volo italiane, quella di Aviano.
Durante la prima guerra mondiale il giovane pilota ebbe modo di in luce le proprie qualità di cacciatore nella squadriglia di Francesco Baracca diventando il primo aviatore italiano ad abbattere un aereo avversario.
Nell’autunno del 1917 De Bernardi ebbe modo di mettersi in luce anche come collaudatore, portando in volo il prototipo di un piccolo e veloce monoplano, il Pomilio P.Gamma, costruito da quella che allora era una delle maggiori industrie aeronautiche Italiane.
Terminato il conflitto, pur restando nei ranghi dell'aeronautica militare, De Bernardi cominciò a mettersi in luce come pilota da competizione e da acrobazia.
Il 5 maggio 1926, con un biplano Fiat CR 1 conquistava un primato mondiale di velocità su circuito da 500 chilometri volando alla media di 254 Km/h.
E fu quel primato l'inizio di una serie che De Bernardi sgranò surrogando,spesso, con la tenacia e il coraggio le deficienze tecniche delle macchine, nonché l'improvvisazione di politici e militari a caccia del prestigio ad ogni costo.