Christopher Draper

il maggiore pazzo
Nato il 15 aprile 1892, Christopher Draper iniziò ad appassionarsi al il volo quando Blériot sorvolò la Manica nel 1909, ma sapeva che le difficoltà economiche non gli avrebbero mai permesso di pagarsi il corso di pilotaggio.
Però, deciso a volare, si rivolse al deputato sir Joseph Hoult, che gli prestò le 210 sterline necessarie.
Immediatamente Draper si iscrisse alla scuola di pilotaggio Graham-White di Hendon e cominciò a volare sui biplani ottenendo il brevetto (n. 646) il 6 ottobre 1913.
Si arruolò poi nell'aviazione della Marina e dopo il corso per il brevetto di pilota militare fu assegnato alla base di Eastchurch, partecipando con altri otto colleghi a un'esibizione in volo davanti al re il 20 luglio 1914.
Il mese successivo scoppiò la guerra e Draper fu assegnato alla difesa aerea territoriale prima a Eastchurch, quindi a Fort Grange e infine a Newcastle.
Alla difesa aerea interna, che lo teneva lontano dalla guerra, il pilota rimase per un anno e mezzo ed in quel periodo si fece notare perché una volta con il proprio idrovolante passò sotto uno dei ventinove archi del ponte che, presso Dundee, scavalca il Firth of Tay.
A metà del 1916, quando era stato assegnato al 3° Wing navale, Chris prese l'abitudine di volare sotto un ponte pedonale presso il campo di Brooklands;
dove il suo reparto stava ricevendo i Sopwith 11/2 Strutter con i quali sarebbe poi passato in Francia.
Una volta in zona di guerra lo spericolato aviatore seppe dimostrare di essere coraggioso oltre che amante delle acrobazie mozzafiato, tanto che con il suo osservatore ebbe la Croce di guerra francese per aver abbattuto due caccia tedeschi durante una missione di bombardamento.

Come bombardiere egli operò per tutto il 1916 e parte del 1917 fin quando, nel frattempo diventato tenente, fu trasferito sul fronte della Somme come pilota in un reparto di caccia Nieuport.
Il 6 giugno 1917,in un duello aereo Draper abbatté un Albatros, ma poco dopo fu rimandato in patria, ancora alla difesa territoriale, su richiesta del suo comandante con cui aveva avuto un acceso diverbio.
Tornò in Francia in autunno e nell'ottobre assunse il comando dell'8° Squadron navale, poi diventato il 208° Squadron della RAF, meritandosi nel marzo 1918 la Distinguished Service Cross.
Nell'aprile di quell'anno per un'improvvisa avanzata tedesca fu costretto a far distruggere tutti i Camel dello Squadron che per la nebbia non potevano decollare.
Riequipaggiato il reparto, Chris Draper lo portò di nuovo a livelli di altissima efficienza, tanto che al finire della guerra esso era giudicato uno dei migliori sul fronte delle Fiandre anche se, quando ebbe finalmente in dotazione i Sopwith Snipe, il sopraggiungere dell'armistizio gli impedì di ottenere nuove vittorie.
Congedato nel 1919 con il grado di maggiore, Draper si dedicò al commercio di auto usate ma senza successo e quindi assunse l'incarico di capo collaudatore della BAT (British Aerial Transport Company).
Il 23 marzo 1920, avendo voluto volare nonostante fosse appena uscito da un attacco di spagnola, svenne in volo e andò a schiantarsi al suolo con il BAT Bantam che stava provando. Mentre il pilota era in ospedale la BAT chiuse i battenti, e appena guarito Chris ottenne dall'Air Marshal Hugh Trenchard di tornare nella RAF con il grado di maggiore incaricato del reclutamento.

Nonostante il lavoro sedentario Draper trovò modo di volare molto spesso pilotando gli Avro 504, i Bristol Fighter o i Sopwith Snipe di cui la RAF era allora dotata, e per un certo periodo fu anche capo della pattuglia acrobatica.
Tornato alla vita civile fece molti mestieri finché diventò attore di prosa, professione che esercitò per dodici anni senza particolare gloria.
La notorietà presso il grande pubblico gli venne invece nel 1931, quando riuscì a farsi prestare un Puss Moth e con esso volò, per attirare l'attenzione sul problema dei moltissimi disoccupati e raccogliere fondi per loro, sotto i ponti del Tamigi.
La spericolata impresa gli procurò il nomignolo di 'maggiore pazzo' ma anche (poiché, oltre tutto, gli era scaduto il brevetto) un processo, che si concluse con una lieve ammenda.
La notorietà lo portò a condurre una vita molto avventurosa.
Tra l'altro i tedeschi lo invitarono a fare la spia per loro, il controspionaggio militare britannico (l'M15) lo ingaggiò come proprio agente e in occasione di un suo viaggio a Monaco Hitler volle conoscerlo.
Nel secondo conflitto mondiale, di nuovo in servizio nell'aviazione della Marina, operò in patria, nel Ghana e ancora, nella caccia ai sommergibili, in Gran Bretagna con aerei Walrus, Defiant e Fairey Swordfish.
Nel secondo dopoguerra tornò al teatro e si occupò di commercio, ma continuò a volare finché la vecchia mania di passare sotto i ponti non lo riprese.
Così il 5 maggio 1953, ancora per la causa dei disoccupati, salì su un Auster e cominciando con quello di Waterloo passò sotto quindici ponti scavalcandone soltanto altri tre fra quelli che varcano il Tamigi a Londra.
Quando compì la rischiosissima impresa Draper aveva ormai sessantun anni e come gli era accaduto nel 1931 la sua spericolata abilità di pilota gli procurò rinnovata notorietà e un processo (conclusosi con una condanna sospesa a condizione che si comportasse bene per 12 anni);
ma procurò anche contributi alla Associazione pro ultra-quarantacinquenni.
L'anno dopo gli fu di nuovo concesso il brevetto di pilota ed egli continuò a volare.
Nella sua biografia intitolata (ovviamente) “II maggiore pazzo” Draper ricorda che fino al 1962 aveva pilotato 73 diversi tipi di aerei, dai Graham-White Boxkite del 1913 fino agli Albacore e anche i bireattori Gloster Meteor.