Alan Deere

A fine maggio 1940 la British Expeditionary Force, cioè il corpo di spedizione che la Gran Bretagna aveva mandato in Francia, era ormai concentrato nella zona di Dunkerque da dove si sarebbe provveduto ad evacuarlo.
Non lontano da quella zona, verso Calais era ormai circondata dal nemico.
In quella atmosfera di disastro le unità della caccia erano intervenute in appoggio a quelle distaccate in Francia, che stavano battendosi con disperato coraggio contro la strapotente Luftwaffe.
Facevano parte delle unità aeree chiamate ad operare anche i reparti dotati di Supermarine Spitfire del Fighter Command, che fino allora si erano impegnati contro i bombardieri tedeschi nei cieli inglesi.
Ma per molti giorni le pur numerose azioni di pattugliamento portarono quegli Spitfire a battersi solo contro aerei da bombardamento, mentre gli Hurricane dei reparti distaccati in Francia erano impegnati a combattere contro i caccia nemici.

Salvataggio a Calais
La mattina del 23 maggio, mentre guidava una pattuglia del 74° Squadron su Calais, il maggiore F.L. White dovette atterrare sul campo Marck, a Calais, dopo aver abbattuto uno Henschel Hs 126 ed avere avuto il proprio apparecchio a sua volta colpito.
Appena la notizia giunse a Hornchurch, base dello Squadron, si decise di andare a salvare il comandante destinato altrimenti a certa cattura;
partirono subito un Miles Master disarmato e due Spitfire pilotati rispettivamente dal sottotenente Al Deere e dal pari grado L.L. Allen.
A Calais atterrò il Miles, pilotato dal tenente J.A.Leathart e il comandante White prese posto sul sedile libero mentre gli Spitfire volavano in cerchio, Allen a quota più alta rispetto a Deere. D'un tratto apparvero nove Messerschmitt Bf 109E, che cogliendo Allen di sorpresa picchiarono sul Miles che stava decollando.
Deere, avvertito via radio, impegnò il primo apparecchio nemico nel momento in cui stava ponendosi in coda all'aereo di Leathart e lo abbatté con una corta raffica.
Intanto Allen aveva impegnato tre nemici e Leathart tornava ad atterrare uscendo dall'aereo con White per mettersi al riparo.

Benché ripetutamente colpiti, i due Spitfire continuarono a combattere andando all'attacco senza lasciare al pur numericamente superiore avversario la possibilità di condurre il gioco e costringendolo a ritirarsi dopo aver perduto tre apparecchi (altri tre furono dati come probabilmente abbattuti).
È lecito supporre che i piloti tedeschi si siano allontanati soprattutto perché a corto di carburante, ma sta di fatto che comunque i due Spitfire e, più tardi nella giornata, il Miles Master poterono tornare indenni in Inghilterra.
Fu quella la prima volta in cui gli Spitfire affrontarono i Messerschmitt, cioè gli aerei nemici che sarebbero diventati i loro più temibili avversari nel corso della guerra.
Pochi minuti dopo quel primo scontro altri Spitfire del 92° Squadron impegnarono sei Bf 109, abbattendoli tutti e perdendo un solo apparecchio.
Vincitore del primo duello tra Spit e Messerschmitt era stato Al Deere, un neozelandese di 22 anni che aveva lavorato in un allevamento di ovini prima, in uno studio legale poi, ma che nel 1937 aveva raggiunto la Gran Bretagna e s'era arruolato nella RAF.
Diventato pilota da caccia, era entrato nei ranghi del 74° Squadron da dove però era stato subito trasferito al 54° Squadron, dotato di biplani Gloster Gladiator e quindi, allo scoppio della guerra, di Spitfire.
Dopo la vittoria nel cielo di Calais, il 24 maggio Deere abbatté un Bf 109 al termine di un combattimento che vide impegnato gran parte del suo Squadron cui fu accreditata la distruzione di 9 Messerschmitt comprendendo quello eliminato da Deere e il probabile abbattimento di altri 4.

Due giorni dopo, in pattugliamento nel cielo di Dunkerque, l'unità abbatté sicuramente quattro aerei nemici e probabilmente altri due.
Personalmente Deere distrusse due Messerschmitt, mentre nel pomeriggio del giorno successivo abbatté due Junkers Ju 88 da bombardamento, uno dei quali in collaborazione con Leathart e Allen.
Nei due combattimenti lo Spitfire del neozelandese fu ripetutamente colpito, ma senza conseguenze per il pilota, che però fu costretto ad un atterraggio forzato il giorno 28 e poté rientrare in patria solo imbarcandosi su una delle navi che evacuavano il corpo di spedizione.
Dopo un periodo di riposo lo Squadron tornò in azione a metà giugno e pochi giorni dopo, ormai tenente, Deere ricevette da re Giorgio VI la Distinguished Flying Cross.
Il 9 luglio, durante una missione scorta a convogli, l'aereo di Deere entrò in collisione con un Bf 109 che precipitò, mentre il coraggioso ma indubbiamente anche fortunato pilota neozelandese riuscì ad atterrare sul ventre su suolo britannico.
Intanto si era notato che idrovolanti biplani Heinkel He 59 con le insegne della Croce Rossa e scortati da caccia effettuavano frequenti voli presso le coste inglesi, apparentemente per recuperare aviatori tedeschi finiti in mare, ma - si sospettava - anche per effettuare ricognizioni e rilevamenti.
Nel dubbio si decise che bisognava por fine a quelle attività e fu proprio Deere il primo ad attaccare uno di quegli apparecchi, costringendolo ad ammarare così che poté essere catturato.

In un periodo durante il quale il 54° Squadron fu spostato a Manston per difendere soprattutto il campo satellite di Kentish, base avanzata del Fighter Command, il reparto fu intensamente impegnato e Deere accrebbe il numero delle proprie vittorie;
ma si trovò spesso in grave pericolo, riuscendo peraltro sempre a restare incredibilmente indenne, salvo una frattura ad un polso.
Accadde il 15 agosto, quando,dopo aver ricacciato sul territorio francese un Bf 109, fu attaccato da uno stormo di caccia.
Con l'apparecchio ridotto un colabrodo Deere riuscì egualmente a tornare nel cielo inglese, ma dovette lanciarsi con il paracadute e nel tuffo urtò con un polso contro il piano di coda dello Spitfire.
Tornato a Hornchurch, lo Squadron ebbe i complementi di piloti necessari per rimpiazzare le dure perdite subite ed il 28 agosto, subito dopo aver abbattuto un Bf 109, il sesto in un mese, l'asso neozelandese dovette ancora una volta lanciarsi con il paracadute perché il suo aereo aveva incassato in pieno la raffica sparata da un altro Spitfire.
Anche in quest’ occasione egli se la cavò senza danni.
Due giorni dopo, sull'estuario del Tamigi, affrontò ed abbatté un Dornier riportando la sua diciassettesima vittoria, ultima per il 1940.
Il giorno successivo, mentre stava decollando con due compagni, Deere si trovò bersaglio delle bombe di una formazione di bombardieri tedeschi:
i tre Spitfire furono distrutti (quello di Deere atterrò sul dorso!) ma i piloti uscirono illesi dall'incidente, salvo un largo graffio che il neozelandese riportò al cuoio capelluto.
Pochi giorni dopo, durante un volo di addestramento dell'unità, l'aereo di Al Deere entrò in collisione con un altro Spitfire.

Il pilota si lanciò con il paracadute e nell'urto con il terreno riportò lesioni alla spina dorsale, a causa delle quali fu ricoverato in ospedale.
Uscito, l'asso fu assegnato al controllo caccia di Catterick, dove rimase fino al maggio del 1941 quando fu assegnato al 602° Squadron, impegnato in azioni di caccia oltre la Manica.
Per varie settimane Deere non registrò altre vittorie, ma il 1° agosto, promosso comandante dello Squadron, festeggiò la promozione abbattendo un Bf 109.

Contro gli Fw 190
Per alcuni mesi poi il pilota rimase lontano dal combattimento (per assolvere a compiti di ufficiale di collegamento negli Stati Uniti prima e comandante di Squadron non operativo poi), finché nel maggio del 1942 con il 403° Squadron affrontò per la prima volta i pericolosissimi Focke Wulf Fw 190, di gran lunga superiori agli Spitfire V che il reparto aveva ricevuto in dotazione, tanto che l'unità riportò gravi perdite senza riuscire ad abbattere nemmeno un apparecchio nemico.
Deere tornò alle scartoffie, con poco entusiasmo, e solo nel febbraio del 1943 poté riprendere a combattere essendo stato nominato, su richiesta francese, tenente colonnello comandante del Wing del quale facevano parte il 64° Squadron (RAF) e il 341° (Francia Libera).
Portando in missione quei reparti equipaggiati con Spitfire IX, egli poté affrontare alla pari gli Fw 190, aggiudicandosi altre vittorie fino al totale personale di 22, più dieci probabili e diciotto aerei nemici danneggiati.
La fine della guerra non interruppe la carriera di Deere, che prima della pensione fu (nel 1961) anche aiutante di campo della regina e poi comandante del settore orientale del Fighter Command.