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    Gerard Barkhorn

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    Messaggio  michele Dom Giu 21, 2009 12:54 pm

    Gerard Barkhorn I49283_BarkhornF0
    Gerard Barkhorn, nato a Kònigsberg nella Prussia orientale il 20 marzo 1919, cominciò l'addestramento nella Luftwaffe nel 1938.
    Un anno dopo pilotava il Messerschmitt Bf 109 iniziando una carriera nei reparti da caccia che doveva farne il secondo pilota, come numero di aerei abbattuti, non soltanto dell'Aviazione militare tedesca, ma del mondo.
    Tuttavia, in confronto a quella dei cacciatori alleati, la carriera di Barkhorn ebbe un avvio lento. Volò con lo Jagdgeschwader 2 (JG 2) Richthofen durante la battaglia d'Inghilterra, prima di essere trasferito al II/JG 52 nell'agosto 1940, e fu soltanto nel 1941 che colse il suo primo successo in combattimento, allorché lo JG 52 fu inviato, nel giugno di quell'anno, sul fronte russo per l'Operazione Barbarossa.
    Quel primo abbattimento avvenne il 2 luglio.
    Da allora, nel giro dei successivi due anni e mezzo, il numero delle sue vittorie confermate cominciò lentamente ad aumentare, anche se non col ritmo di abbattimenti multipli conseguiti da taluni piloti da caccia sul fronte russo;
    in effetti, il suo più alto numero di vittorie in uno stesso giorno fu di sette.
    Con il fronte solitamente così battuto da aerei russi, impegnati spesso più volte al giorno dai piloti della Luftwaffe, non era eccezionale abbattere tre o quattro aerei in ogni missione.
    Il primato ufficiale degli abbattimenti in una singola missione fu stabilito da Erich Rudorffer, dello JG 54, che abbatté 13 aerei russi il 6 novembre 1943, mentre Emil Lang, dello stesso
    reparto, ne annunciò 18 (però non tutti accertati) in un solo giorno.
    In un periodo particolarmente caldo, Lang assommò 72 vittorie in tre settimane.
    Barkhorn fu insignito della Croce di cavaliere il 23 agosto 1942, dopo avere conseguito la 59° vittoria, e il 19 dicembre abbatté il suo centesimo aereo russo.
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    Messaggio  michele Dom Giu 21, 2009 12:54 pm

    Gerard Barkhorn I49284_BarckhornF1
    Comandante di Stormo
    Nel giugno 1943 venne promosso e posto al comando dello Jagdgeschwader 52. Metodicamente aggiunse altre vittorie alle precedenti, finché raggiunse il totale di 200 il 30 novembre.
    Divenne così il quinto pilota tedesco con quel numero di vittorie;
    Barkhorn riuscì a conquistare la sua 250° vittoria non prima del 13 febbraio 1944, divenendo il terzo pilota con egual numero di avversari abbattuti e ottenendo una nuova onorificenza:
    le spade sulla Croce di cavaliere.
    Accadde circa un anno prima che raggiungesse il numero tondo di 300 vittorie.
    L'intervallo fu dovuto a molte cause, non ultimo un suo ricovero in ospedale.
    Maggio 1944:
    Barkhorn pilotava il suo Bf 109, di scorta agli Stuka comandati da Hans-Ulrich Rudel, famoso asso negli attacchi ai carri armati.
    Era la sesta missione di scorta di quel giorno per Barkhorn e tutti erano sulla via del ritorno quando il controllore del volo avvertì i piloti dei Messerschmitt dell'avvicinarsi di caccia russi.
    A quell'epoca Barkhorn aveva già raccolto 273 vittorie, si sentiva stanco e forse anche un po' troppo fiducioso in se stesso.
    Un caccia russo scese in picchiata sulla formazione tedesca ed aprì il fuoco sul capo pattuglia, abbattendo il Bf 109 di Barkhorn.
    Il pilota sopravvisse, ma passò i successivi quattro mesi all'ospedale.
    Non fosse stato per questo incidente, Barkhorn sarebbe potuto divenire benissimo il migliore pilota da caccia della guerra, dato che l'unico aviatore che conseguì un maggior numero di vittorie fu il suo amico e rivale Erich Hartmann.
    Quando Barkhorn fu ferito, il totale delle vittorie personali di Hartmann era soltanto di poco superiore alle 200.
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    Messaggio  michele Dom Giu 21, 2009 12:55 pm

    Gerard Barkhorn I49285_BarckhornF2
    Nel corso dei suoi combattimenti, Barkhorn si trovò a dover fronteggiare quasi ogni tipo di aerei da caccia russi, compresi alcuni tipi inglesi e americani impiegati dall'Aviazione sovietica (per esempio lo Spitfire, l'Hurricane e l'americano Airacobra).
    Secondo Barkhorn il russo Yak 9 fu il migliore caccia nemico da lui incontrato.
    La sua preferenza era comunque per il Bf 109F, sia per volare, sia per combattere.
    Barkhorn venne colpito nove volte, si lanciò dall'aereo due volte e rimase ferito in due missioni.
    Hartmann superò il totale delle vittorie di Barkhorn nell'estate del 1944 e Barkhorn fu tra i primi piloti a congratularsi col giovane amico per il suo successo.
    Hartmann assommò in tutto 352 vittorie e lui e Barkhorn furono gli unici due piloti della Seconda guerra mondiale a superare i 300 aerei abbattuti.
    Benché amichevolmente rivali, si ammiravano a vicenda come piloti da caccia.
    Barkhorn si sposò nel 1943 e, nell'agosto successivo, fu uno dei testimoni alle nozze di Hartmann.
    Hartmann non era l'unico ammiratore di Gerd Barkhorn.
    Quasi tutti gli aviatori tedeschi sopravvissuti che lo conobbero o prestarono servizio con lui ammettevano senza incertezze che era uno dei più rispettati piloti da caccia della Seconda guerra mondiale.


    Ultima modifica di michele il Dom Giu 21, 2009 12:56 pm - modificato 1 volta.
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    Messaggio  michele Dom Giu 21, 2009 12:56 pm

    Gerard Barkhorn I49286_BarckhornF3
    Missioni con i caccia a getto
    Barkhorn conseguì la sua 300° vittoria il 5 gennaio 1945 e abbatté un altro aereo prima di essere trasferito al comando dello JG 6.
    Dopo poco tempo passò allo JV 44:
    il gruppo di piloti scelti per volare sul Messerschmitt Me 262, bimotore a reazione.
    Effettuò tuttavia due sole missioni con l'Me 262 e fu abbattuto durante la seconda.
    Stava per attaccare una formazione di bombardieri americani quando il reattore di destra piantò.
    Nell'allontanarsi divenne bersaglio di alcuni Mustang che lo inseguirono in picchiata impegnandolo mentre cercava di effettuare un atterraggio di fortuna sul terreno accidentato.
    Barkhorn aprì sul fianco il tettuccio della cabina, pronto ad uscire rapidamente, ma non appena l'aereo toccò terra fu sbalzato verso l'alto e il tettuccio si abbassò avanti colpendolo al collo.
    La ferita lo costrinse di nuovo all'ospedale e la guerra finì prima che potesse tornare a combattere.
    Aveva effettuato 1104 missioni di caccia nel corso della guerra e sostenuto numerosi combattimenti per conseguire le sue 301 vittorie.
    Ricordava che il combattimento più duro avvenne nel 1943, durante uno scontro isolato con un caccia russo LaGG 3, pilotato da un aviatore del Gruppo guardie russe.
    I due piloti si diedero la caccia l'un l'altro per 40 lunghi minuti e Barkhorn seppe di avere contro di sé un buon pilota quando vide il muso e la cappottatura del motore dell'aereo avversario dipinti di rosso, il che denotava un gruppo scelto.
    Era un duello troppo pari: alla fine entrambi i piloti virarono e ognuno fece ritorno alla propria base.
    Quando la guerra finì, Barkhorn insieme con centinaia d'altri compagni fu fatto prigioniero, fortunatamente da parte degli Alleati, e non soffrì quindi gli anni di campo di concentramento che molti dei suoi amici dovettero subire dopo essere stati catturati dai russi.
    Nel 1955 entrò nella nuova Luftwaffe della Germania federale e seguì un corso di aggiornamento presso la Royal Air Force, a RAF Valley, nel Galles.
    Presto ebbe il grado di colonnello e più tardi di generale, con l'incarico di direttore delle operazioni alla 4° ATAF (Allied Tactical Air Force, NATO), a Ramstein.

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