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    L'Ultimo

    michele
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    Messaggio  michele Mar Giu 30, 2009 9:52 pm

    Palata (Campobasso), aprile '45, ultime azioni della caccia:
    20° Gruppo del 51° Stormo, 10° e 12° Gruppo del 4° Stormo, il primo montato su Spitfire, gli altri due su Airacobra.
    La guerra, ormai è chiaro a tutti, sta per terminare con la vittoria delle Nazioni unite, ma per ora si combatte ancora ed ancora si muore.
    I nostri reparti da caccia in linea si sono ridotti a soli tre gruppi.
    Gli aerei scarseggiano e gli angloamericani non pensano eccessivamente alla Regia Aeronautica, sebbene da molti mesi essa combatta al loro fianco.
    “Arrangiarsi”, la fatidica parola di sempre, la volontà che deve sopperire alle mille deficienze di materiale,di organizzazione.
    Come nel 1940, così dopo cinque anni, per gli aviatori italiani, essa rimane purtroppo di imperante attualità.
    Il 2 aprile, una formazione di P-39 del 4° Stormo è in volo verso il territorio jugoslavo, con il solito compito di interdizione a qualsiasi movimento di colonne tedesche lungo le rotabili della
    zona di Sarajevo.
    Gli Airacobra volano in pattuglia serrata, sono ormai logori, gli anni di lotta pesano anche sulle macchine, non solo sugli uomini, e ricambi - solita storia! - ne esistono molto pochi.
    Gli apparecchi, pertanto, vengono mandati in volo, dopo le miracolose, ma non certo complete riparazioni dei nostri specialisti.
    E le azioni si susseguono incessanti.
    Gli Alleati ordinano, mentre i velivoli sono sempre meno.
    Così, l'indomani, quel tal Airacobra è di nuovo efficiente: in che modo, nessuno potrà mai
    saperlo.
    Se riuscirà a compiere la missione e a rientrare sarà un autentico miracolo della nostra Madonna di Loreto.
    Ma, oggi, il miracolo non si è ripetuto.
    Alla richiamata, dopo il tuffo sulle colonne tedesche, nelle vicinanze di Sarajevo, il motore di uno dei P 39, cede di schianto, s'incendia, trascinando verso terra anche il pilota che si era ancora una volta fidato di lui e non aveva voluto tener conto di tutti i segni premonitori, delle ormai troppe ore di funzionamento, del ripetersi di tanti incidenti.

    Quel pilota, se non sbaglio, era il sergente maggiore Micheloni, l'ultimo caduto del 4° Stormo, e, credo, forse,l'ultimo caduto della Regia Aeronautica.

    Giulio Lazzati
    I soliti quattro gatti

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