“Fu il più grande pilota da caccia e comandante della RAF"ha scritto di lui J. E. Johnson;
e poiché l'elogio proviene da un altro pilota da caccia, che per giunta lo precedette nella graduatoria degli assi della RAF in Europa,nell'ultimo conflitto mondiale,lo si può ritenere decisamente sincero.
Si chiamava Adolph Gysbert Malan ed era arrivato alla RAF per una via un po' traversa.
Nato a Wellington, nel Sudafrica, nel 1910, subito dopo la scuola era entrato nella marina mercantile e, percorrendo tutti i gradini, da mozzo era arrivato al rango di ufficiale.
A 25 anni, però, si stancò di quella carriera e, cambiando radicalmente rotta, si trasferì in Inghilterra arruolandosi nella RAF.
Ottenuto il brevetto di pilota, l'anno dopo Malan (che per le sue origini marinare si era visto affibbiare il soprannome di Sailor, marinaio, con il quale sarebbe diventato famoso) venne assegnato al 74° Squadron di base a Hornchurch e montato sui biplani Gloster Gauntlet.
Nel 1938 un primo riconoscimento delle sue qualità di organizzatore e comandante gli arrivò sotto forma di una promozione a Flight Commander (comandante di sezione).
Gli venne anche affidato il primo Spitfire assegnato allo Squadron che l'anno dopo, allo scoppio della guerra, era ormai stato interamente riequipaggiato con il nuovo monoplano.
Il reparto di Malan affrontò il primo impiego operativo massiccio in occasione del reimbarco del Corpo di spedizione inglese circondato dai tedeschi nella sacca di Dunkerque;
il sudafricano cominciò lì a riempire il suo carnet.
Primi nell'elenco furono, il 21 maggio 1940, uno Ju 88 distrutto e un He 111 probabilmente abbattuto.
Seguirono poi altri bombardieri fino al 27 maggio, giorno in cui Malan abbatté il suo primo caccia tedesco, un Bf 109E.
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