Ali d’Italia

Breda 88
Il bimotore della Breda è indiscutibilmente uno dei velivoli più deludenti prodotti dall’industria italiana e , ancor peggio, un’inutile macchina da guerra.
Monografia di Enrico Leproni

Fiat G50
Tra i non molti velivoli della Regia Aeronautica prodotti in grande serie,( quasi ottocento esemplari costruiti giustificano, almeno in Italia, questa definizione) Il G50 è certamente uno dei più controversi.
Alla sua uscita si aggiudica il primato di essere il primo caccia interamente metallico con carrello retrattile;
ma infilandosi nella spiraledi requisiti più volte mutanti senza volersi adattatre compiutamente si trova di essere nella condizione di essere malvisto da chi lo deve impiegare, con l’aggravante di possedere alcuni difetti che costringono il pilota a dover porre particolare attenzione nell’ambito dell’inviluppo di volo alle alte velocità.
Monografia di Piero Vergnano

RE 2005 – Sagittario
Nell’inverno 1942-43 la caccia Italiana era al capolinea.
Mentre montava la pressione dei bombardamenti anglo-americani contro le città e le industrie nazionali, nessuno dei caccia con motore Daimler Benz DB 605° in corso di sviluppo sin dal giugno 1941 era ancora operativo.
Monografia di Gregory Alegi

Fiat CR 32
Grande protagonista in Spagna e nelle manifestazioni acrobatiche in Italia e all’estero dal 1936, all’agile biplano della Fiat spetta un posto di primo piano tra i velivoli italiani poiché è stato il velivolo da caccia più noto nel periodo pre-bellico.
Non ha avuto una vita molto lunga ma ha rappresentato indubbiamente il progetto più qualificante dell’ingegner Celestino Rosatelli e il massimo della formula biplana.

RE 2001 – Falco II
Ancor prima di Macchi e Fiat sono le officine Reggiane, che dal 1936 erano entrate a far parte del gruppo Caproni , ad avviare il processo di passaggio sui caccia italiani dai motori radiali a quelli in linea.
Nel giugno del 1939, mentre il primo caccia Reggiane RE 2000 sta effettuando il ciclo di messa a punto in attesa di essere trasferito a Guidonia per le prove ufficiali, si prospetta l’opportunità di far montare sulla cellula del RE 2000 un motore raffreddato ad acqua di fabbricazione tedesca, in sostituzione del motore radiale Piaggio PXI.

Bf 109
I piloti Italiani fecero conoscenza del caccia Messerschmitt alle gare di aviazione di Zurigo del luglio 1937, ove i primi BF109D sbaragliarono i biplani CR 32 della squadra Italiana e tutti gli altri concorrenti.
I due tipi di caccia si incontrarono successivamente nella guerra civile di Spagna, dove i tedeschi scopritono i principi della dottrina tattica moderna.
Alla vigilia della guerra, quattro Bf109E erano in prova al centro sperimentale di Guidonia.
Il loro rapido rientro non impedì al personale Italiano di apprezzare la modernità della loro impostazione e la bontà del motore DB 601 da 1.100 Hp.
Monografia di Gregory Alegi

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale la Regia Aeronautica utilizzò vari tipi di velivoli di costruzione tedesca.
Nel primo e nel secondo volume di questa collana è stato descritto l'impiego del Bf 109 e dello Ju87, che parteciparono attivamente alle operazioni belliche durante il conflitto e che furono forniti in congruo numero dalla Luftwaffe.
In questo volume verrà trattato l'impiego degli ulteriori velivoli di produzione tedesca presi in carico dalla Regia Aeronautica nel corso del conflitto.
Per alcuni di questi l'utilizzo non andò oltre la fase di addestramento, senza mai partecipare ad azioni belliche, mentre per altri si registrò una effettiva, sia pur limitata, partecipazione alle operazioni di guerra.
Poiché l'industria nazionale non era in grado di fornire valide alternative, sia in termini di tempi di consegna, che di qualità del materiale, la necessità di ammodernamento delle linee di volo della Regia Aeronautica, in settori vitali quali il bombardamento tattico e la caccia notturna, obbligò in pratica lo Stato Maggiore a rivolgersi all'alleato tedesco, ripetendo quanto già accaduto per il riequipaggiamento delle specialità caccia e bombardamento a tuffo.
Anche per particolari impieghi operativi come l'assalto con alianti ed il collegamento, oggi diremmo STOL, si dovette ricorrere all'alleato germanico.
Oltre al Bf 109 ed allo ]u 87 la Regia Aeronautica utilizzò i seguenti velivoli di costruzione tedesca:
Junkers Ju 88 A-4 / A-7;
]unkers Ju52/3m;
Fieseler Fi 156 C-1 / C-2/ C-3;
DFS 230 B-2;
Gotha Go 242 A-1;
Dornier Do 217 J-1 /J-2;
Bf 110 C-3.