Presentazione
La prima operazione di sbarco su larga scala compiuta dagli alleati sul continente europeo fu denominata dagli stati maggiori americano e inglese “ Avalanche “, ossia valanga, e passò alla storia come “ una valanga di errori “, perché le truppe scaraventate nella zona di Salerno, dopo aver subito perdite immense, rischiarono di essere ricacciate in mare dai poderosi soldati del Feldmarschall Kesserling.
Di certi eventi nella battaglia scrissero, ma brevemente, il generale Mark Clark, americano, e il maresciallo Alexander;
ma la storia completa e brutale di quei nove giorni è rimasta sconosciuta sino all'apparire di questo libro scritto di Hugh Pond, che prese parte alla spedizione in qualità di maggiore dell'esercito inglese.
L'autore non risparmia nulla e nessuno;
svela che il generale Clark avrebbe evacuato le truppe già sbarcate se i suoi piani non fossero stati fatti a pezzi da Alexander;
narra come, se a un certo punto non ci fosse stato l’ intervento diplomatico di Eisenhower, inglesi e americani si sarebbero trasformati in cani e gatti;
illustra per la prima volta l'ammutinamento delle truppe del generale Sir Richard McCreery e spiega come soltanto per l'ottusità di Rommel e di Hitler Salerno non si trasformò in una seconda Dunkerque.
Il libro, tradotto dalla moglie dello scrittore, Ludmilla Pond, che è un'italiana, parla anche degli italiani, specie delle popolazioni meridionali che accolsero e favorirono gli invasori.
Hugh Pond, che ha lasciato l'esercito nel 1953 e ha lavorato per sette anni al Daily Express come critico militare, ha scritto anche Sicilia, pubblicato in Italia dalla Longanesi & C.