Un nuovo processo di chiodatura, denominato “ Sprengnietung “, o con ribattini a cartuccia , è da qualche tempo in uso con successo nelle costruzioni aeronautiche tedesche.
E' stato inventato da due fratelli, Karl e Otto Butter, e perfezionato particolarmente dalle officine Ernst Heinkel di Rostock, le quali lo impiegano ormai largamente nella costruzione dei loro aeroplani.
Il nuovo processo si basa su un principio ingegnoso e pratico, che lascia prevedere molte possibilità di applicazione in tutti i campi in cui i chiodi di unione di piastre o altro si trovino in posizioni tali che non consentano la loro messa in opera con la normale pistola ad aria compressa.
E' noto come impiegando il normale martello automatico sia necessario di potere immobilizzare la testa del chiodo mentre si procede all'appiattimento del piede.
Ora, in tutti i casi in cui i pezzi da unire hanno un profilo chiuso (longheroni, puntoni, nodi, ecc.) il sistema incontra grandi difficoltà ad essere applicato, per la pratica impossibilità di arrivare a tenere ferma la testa del ribattino.
L'adozione di ferri di speciale forma ha consentito in qualche caso di ovviare all'inconveniente, ma in maniera sempre poco pratica.
In caso di riparazioni localizzate su elementi già finiti, il vecchio sistema si presentava poi
del tutto inutilizzabile, risultando il pezzo chiuso da ogni lato.
Il nuovo processo di chiodatura “a cartuccia “ evita tutti questi inconvenienti, e consente
di estendere il sistema di unione con ribattini a tutti i casi che si presentano nella pratica non solo, ma rendendo l'operazione stessa di chiodatura quanto mai semplice e spedita.
L'idea-base del nuovo procedimento è quella di riuscire a provocare l'allargamento del piede
dei ribattini senza alcun intervento meccanico da parte dell'operaio.
I ribattini (una volta messi al loro posto) debbono cioè potersi fissare da soli, e per ottenere ciò una minuscola carica esplosiva viene collocata nell'interno del piede.
Esplodendo, la carica allarga la cavità entro la quale si trovava, bloccando così con forza il ribattino nella sua sede.
Il principio ha potuto essere applicato con successo in tutti i tipi più comuni di ribattini:
acciaio, duralluminio, alluminio, idronalio, e solo vengono variate le dimensioni della cavità contenente l'esplosivo, e la quantità dell'esplosivo stesso.
Sono state così consentite le unioni di elementi di tutti questi metalli, nonché di tutti gli altri di normale impiego aeronautico.