Aviatore sportivo e promotore di iniziative aeronautiche a livello europeo, Martino Aichner, quando aveva il grado di sottotenente (era ufficiale pilota di complemento) fece parte del 132° Gruppo aerosiluranti, che ebbe un ruolo di tutto rilievo nelle operazioni contro le navi avversarie nel Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale.
In un documento delle autorità militari inglesi, Aichner stesso vi figura come l'affondatore del cacciatorpediniere britannico Bedouin, il cui comandante avrebbe poi scritto in un suo rapporto come "un S 79 apparve attraverso il fumo a dritta e sgancio un siluro alla distanza di 500 yard".
Presa la penna, Aichner non è meno preciso nell'intensa rievocazione delle azioni belliche compiute dal suo reparto e dell'eroismo del suo comandante, la medaglia d'oro Carlo Emanuele Buscaglia, del quale fu anche aiutante maggiore (e al quale, qualche mese fa, è stato intitolato il 3° Stormo).
Ma rivive anche le giornate d'allora, parla dei suoi compagni, fra cui si contano altre otto medaglie d'oro, abbandonandosi con molto attaccamento, ma senza enfasi, ai ricordi.
In una nutrita appendice, anche due articoli di G. Evangelisti e di F. Pagliano, che contribuiscono con ulteriori notizie e analisi alla completezza del libro