Sengi Kenkyuhan - Blue Impulse

In campo aeronautico il Giappone vanta la pattuglia acrobatica dei Sengi Kenkyuhan
(più nota con il nome inglese di "Blue Impulse", la più longeva del continente asiatico e l'unica dotata di jet di progetto e costruzione nazionali, attualmente i Kawasaki T-4.
Le origini della pattuglia risalgono al 1958, appena quattro anni dopo che gli Stati Uniti avevano permesso al Giappone di dotarsi nuovamente di forze aeree.
L'idea fu del maggiore Nagasawa, che durante un corso d'addestramento negli USA aveva visto esibirsi i Thunderbirds.

Rientrato al 1° Kokudan di Hamamatsu, Nagasawa iniziò l'addestramento in coppia con il collega Inada.
A loro si unì presto il capitano Matsuo e il trio si esibì il 19 ottobre 1958:
il nominativo radio era "Checker Blue" (Scacchi Blu).
Con l'arrivo del capitano Nishimitsu, la formazione, ancora ufficiosa, si esibì due volte nel 1959.
La visita in Giappone dei Thunderbirds, nel dicembre 1959, convinse lo Stato Maggiore giapponese a creare una pattuglia permanente.

Definita ufficialmente "Gruppo di valutazione delle tattiche aeree", debuttò nel 1960 con il nome di Tenryu ma adotto presto quello definitivo di Sengi Kenkyuhan.
Come prima i Checker Blue, anche i Blue Impulse furono equipaggiati con i North American F-86F Sabre, modificati con un impianto fumogeno prima bianco e poi multicolore.
Nella prima stagione, il team effettuo 13 esibizioni;
nel 1962 fu adottata una speciale livrea bianco-celeste.
I Blue Impulse volarono con il Sabre per oltre vent'anni e la squadra fu tra gli ultimi reparti giapponesi a utilizzare questi velivoli, che furono ritirati definitivamente dal servizio nel 1982.

La 545a, e ultima, manifestazione con il Sabre si ebbe l'8 febbraio 1981 a Iruma.
Ormai schierato sulla base di Hamamatsu nell'ambito del 4° Kokudan (stormo) dell'Hiko Kyoiku Shudan (Comando Scuole di Volo), il reparto fu successivamente equipaggiato con il Mitsubishi T-2, un bireattore biposto da addestramento avanzato entrato in servizio nel 1976.
Dei 90 costruiti, i Blue Impulse ne ricevettero otto, compresi due di preserie, ai quali fu applicata una nuova livrea in bianco, celeste e blu scuro.
Per i fumogeni furono scelte tinte pastello di tradizione orientale.
La formazione, di sei aerei, svolgeva un programma di scuola americana, con coreografia accuratissima anche al suolo.

Purtroppo il 4 luglio 1991 due T-2 precipitarono in mare, con la perdita di entrambi i piloti.
Nel 1990 fu deciso di sostituire il T-2con il più piccolo Kawasaki T-4, del quale furono allestiti nove esemplari con parabrezza rinforzato, generatori di fumo e una colorazione semplificata in bianco e azzurro.
I Blue Impulse ricevettero il loro primo T-4 nell'agosto 1994.
Nel 1997 la pattuglia si recò per la prima volta all'estero, esibendosi sulla base di Nellis nella grande manifestazione organizzata per il 50° anniversario dell'USAF.
In attesa dell'installazione di un nuovo impianto fumogeno, nella stagione 1999 i Blue Impulse si esibirono con i soli fumi bianchi.

Il 4 luglio 2000, un altro grave incidente funestò la loro attività:
due T-4 si schiantarono nei pressi di Matsushima causando la morte dei piloti a bordo.
La stagione fu immediatamente sospesa.
Il team riprese ad addestrarsi nel febbraio successivo, tornando a esibirsi in pubblico il 26 agosto 2001.
La formazione vola attualmente su quattro aerei, ma è previsto che torni a esibirsi con sei dal marzo 2003, quando verranno consegnati i nuovi velivoli.