Il NATTER Ba.349 venne progettato dall'Ing. Erich Bachem e realizzato a Waldsee presso il lago di Costanza.
BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
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- Messaggio n°1
BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
Il NATTER Ba.349 venne progettato dall'Ing. Erich Bachem e realizzato a Waldsee presso il lago di Costanza.
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- Messaggio n°2
Re: BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
Si trattava di un velivolo completamente ligneo con ala e timoni a pianta perfettamente rettangolare caratterizzato dalla mancanza di alettoni propriamente detti;
infatti le ali non avevano superfici mobili le cui funzioni erano svolte dall'uso differenziato dei timoni di profondità.
Le ali avevano profilo simmetrico e struttura mono-longherone.
La fusoliera era divisa in tre sezioni che si distaccavano al termine della missione;
una anteriore che comprendeva l'armamento di razzi (24 Fohn da 73 mm o 33 R4M da 55 mm) e la cabina di pilotaggio, una centrale con due serbatoi di carburante sovrapposti
(quello superiore di T-Stoff formato da perossido di idrogeno ed uno stabilizzante;
quello inferiore di C-Stoff di una miscela di idrato di idrazina con metanolo e acqua
ed il nucleo principale del motore razzo Walter HWK 509-1 da 2.000 Kg. di spinta),
infine la sezione di coda con gli impennaggi e la camera di combustione del razzo.
La cabina era fortemente protetta e praticamente racchiusa in una pesante serie di corazzature.
Eccezionale era la semplicità ed economicità della costruzione che poteva essere eseguita anche da personale non specializzato.
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- Messaggio n°3
Re: BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
La tecnica di impiego prevedeva un decollo verticale dalla rampa di 24,50 m. scorrendo sulle estremità delle ali e della pinna ventrale e con l'assistenza di quattro razzi ausiliari sganciabili da 500 Kg. di spinta ciascuno.
Nelle prime fasi del volo l'aereo era sotto il controllo di un primitivo pilota automatico Patin PDS su tre assi che veniva disinserito solo in prossimità dell'obiettivo quando il pilota sganciava la cupoletta dell'estremita del muso e sparava i razzi in una sola letale raffica.
Quindi il Natter doveva cercarsi un "angolino tranquillo" per dare il via alla complessa operazione di rientro; il muso, fino al sedile escluso si distaccava ed il pilota era così libero di lanciarsi col paracadute.
Anche i pezzi del caccia discendevano a terra affidati a grossi paracadute ed una volta recuperati potevano essere nuovamente impiegati.
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- Messaggio n°4
Re: BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
L'idea dell'lng. Bachem non era cattiva ed in effetti il NA TTER si dimostrò il migliore dei cosiddetti caccia della disperazione rivelandosi tecnicamente privo di gravi difetti.
I grossi ostacoli sorsero invece a causa del motore di modesta potenza e breve autonomia e del pilota automatico praticamente inefficente.
Il momento più critico del volo risultava il decollo quando il NATTER lasciava la sua rampa affidato ai quattro razzi ausiliari tutt'altro che sicuri e che davano solo 10 secondi di spinta lasciando l'aerorazzo ad una velocità estremamente critica; in quella fase infatti le superfici aerodinamiche non avevano ancora piena efficacia ed anche il loro successivo ingrandimento migliorò solo di poco la situazione.
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- Messaggio n°5
Re: BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
Unica soluzione rimaneva quella di un sistema di orientamento del getto difficilmente attuabile per le elevate temperature allo scarico.
Dopo numerosi lanci senza pilota a bordo la Luftwaffe volle, contro il parere dello stesso Ing. Bachem, che fosse tentato un primo volo con equipaggio.
L 'esperimento avvenne il 28/2/1945 ed il NATTER dopo un ottimo decollo perse il tettuccio della cabina e al termine di un mezzo looping si fracassò uccidendo il coraggioso volontario Lothar Siebert.
L'incidente non fermò il programma e nei successivi collaudi furono eseguiti altri sei voli pilotati tutti coronati da successo.
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- Messaggio n°6
Re: BA 349A Natter - Ing. Erich Bachem
La Luftwaffe decise quindi che il velivolo era pronto per l'impiego operativo e ordinò la realizzazione di una prima batteria di Ba.349A a Kirchleim vicino a Stuttgart; questi esemplari non vennero mai impiegati in combattimento e caddero nelle mani delle forze terrestri alleate.
Una versione migliorata col motore munito di camere di combustione per il volo in crociera, ricevette la designazione Ba.349B ma ne furono realizzati solo tre esemplari utilizzando altrettanti Ba.349A.
Complessivamente furono costruiti solo 36 NATTER,
ed ecco le dimensioni e caratteristiche principali:
apertura alare m. 4;
lunghezza m. 6,02;
altezza m. 2,25;
superficie alare m. 4,70;
peso a vuoto Kg. 880;
peso totale al decollo Kg. 2.232;
velocita mas a 5.000 m. Km/ h 998;
rateo iniziale di salita 190 m/sec.;
autonomia 4'36".
Tratto da JP4, marzo 1976