La pattuglia acrobatica civile delle Alpi Eagles ripropone in chiave sportiva la disciplina della formazione acrobatica militare.
E’ questa il segreto della sua originalità, che non la fa assomigliare a nessun'altra, pur richiamando la sua origine.
I comandanti Angelo Boscolo, Vincenzo Soddu, Giuseppe Liva e Sergio Valori, tutti ex-piloti della Pattuglia acrobatica nazionale, non compongono un gruppo più o meno omogeneo di solisti, ma una vera puttuglia acrobatica, che riproduce continuamente e sempre rinnova un programma di esibizione che si basa sull' esaltazione delle qualità di volo dell'aeroplano, con l'interpretazione corale e distinta di piloti che in quest'arte hanno acquisito il più alto livello di professionalità.
Alla base di tutto c'è il "binario", quella combinazione di allineamenti, assetti, velocità, riduzioni e spunti di motore, tempi di inizio della virata e della richiamata, che forma l'ordito e la trama della manovra,
Per trovare il proprio binario, le Alpi Eagles hanno sudato parecchio.
Trasferire concetti e pratiche acrobatiche di gruppo da un velivolo a getto, a uno a elica con motore alternativo ha comportato un paziente studio a tavolino e una lunga serie di prove in volo per trovare i parametri giusti.
Un'esempio per tutti è il tonneau, che le Alpi Eagles eseguono in formazione stretta a rombo (o a diamante), provenendo da destra rispetto al pubblico e ruotando a sinistra.
Questa figura era stata provata e riprovata per più di un mese a Vergiate, durante i preparativi per la trasvolata atlantica e le manifestazioni del cinquantenario Balbiano negli Stati Uniti, nella primavera del 1983.
Sembrava impossibile; così la pensavano anche i colleghi di pattuglie acrobatiche francesi e belghe che utilizzavano il SIAI 260.
Fu proprio con il totale sbalordimento dei belgi, in attesa di decollare dal campo di V ergiate, che la formazione italiana eseguì per la prima volta la figura "impossibile" , e quella combinazione di assetto, velocità, riduzione di motore all'ingresso e all'uscita del tonneau e ancora oggi uno dei segreti meglio custoditi del binario celeste delle Alpi Eagles.
Andrea Artoni
Volare,Settembre 1986