Staff Mar Set 23, 2008 11:21 pm
Prefazione
Come ben sappiamo per averlo appreso a duro prezzo in due conflitti mondiali, i tedeschi sono ottimi combattenti sia per temperamento che sotto il profilo tecnico e tattico, per terra, per mare e per cielo.
Fortunatamente per noi, il loro indirizzo strategico durante entrambe le suddette guerre, ma più specialmente nella seconda, ha fatto registrare errori fatali.
Il feldmaresciallo Smuts, in un momento di espansività mi confidò un suo pensiero: «Sapete », disse,
« è il più grande degli errori ritenere che siano le grandi vittorie a far vincere le guerre.
Al contrario sono i grandi errori del nemico.
Ecco perche dovremmo erigere un monumento ad Hitler in Trafalgar Square, per essere stato cosi pazzo da attaccare la Russia! »
Ora chi leggerà questo libro potrà poi riflettere sul fatto che per quanto riguarda la guerra aerea, Hitler, egregiamente coadiuvato da Hermann Goering, è stato senza dubbio l'« arma segreta» degli alleati.
Dopo le tergiversazioni e le cecità che furono quasi fatali negli anni precedenti al 1939, sarebbe finita davvero male per l'Inghilterra se agli sforzi della RAF non fossero giunti in aiuto i colossali errori dell'illustre Maresciallo del Reich e del suo folle padrone!
Gli anziani comandanti della Luftwaffe, molti dei quali oltre che ottimi combattenti erano anche esperti generali, ci appaiono quasi degni di commiserazione se consideriamo come essi siano stati vittime delle follie e delle cantonate di un uomo che, pur essendo stato un bel comandante dei reparti da caccia durante la prima Guerra Mondiale, ebbe peraltro a rivelarsi, nella seconda, un comandante in capo di incredibile incompetenza.
E stato anche un bene per noi, che il criterio base tedesco della condotta della guerra aerea sia stato ispirato ai concetti tradizionali delle armate di terra.
Infatti la battaglia d'Inghilterra avrebbe potuto trovare una ben differente conclusione se i nazisti avessero invece proseguito e sviluppato le stupefacenti tecniche d'avanguardia che la vecchia Forza Aerea Imperiale Germanica aveva iniziato ad usare, come strategia di guerra aerea, in occasione dei suoi attacchi sull'Inghilterra, già un quarto di secolo prima.
Il personale della Luftwaffe era coraggioso e deciso; eccellente la preparazione tecnico-scientifica;
l'organizzazione generale, ispirata in modo speciale al criterio della mobilità e della flessibilità, era sostanziale.
Le tattiche d'impiego, al momento della guerra-lampo in Francia nel 1940 ed in Russia nel 1941, si dimostrarono di una efficacia devastatrice.
Tutte cose però che possono far vincere delle battaglie ma che di per se stesse non fanno vincere una guerra!
La Luftwaffe ebbe troppi nemici da combattere e ciò non solo verso la fine della guerra, allorchè si trovò contro tutto il mondo in armi.
Dalla prima fatale decisione di Goering di far cessare gli attacchi alle nostre stazioni radar durante la battaglia di Inghilterra, alla « divina» ispirazione di Hitler, quattro anni dopo, di trasformare il ME 262, il primo caccia a reazione, in un bombardiere, la Luftwaffe fu costantemente ostacolata e perseguitata dall'inettitudine quasi incredibile degli altissimi gradi politici e militari.
Tutto ciò e molto ben descritto nell'ottimo libro del Killen, che dovrebbe certamente trovare degno posto tra quelli che vengono letti dagli ufficiali superiori delle Forze Aeree della NATO.
J.C.Slessor