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    Oberst Werner Moelders

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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:44 pm

    Oberst Werner Moelders I49585_WMoeldersF0
    Più che per le 115 vittorie riportate in Spagna, in Francia, nella Battaglia d'Inghilterra e in Russia, il tedesco Werner Moelders è passato alla storia della caccia per avere reintrodotto nella Luftwaffe le stesse regole-base di tattica del combattimento che Oswald Boelcke aveva già codificato a uso dell'Aviazione del Kaiser e che poi erano state dimenticate (anche se i piloti da caccia tedeschi, addestrati clandestinamente in Italia a partire dal 1933, criticarono vivamente la preparazione della Regia Aeronautica).
    Un punto sul quale tutti i suoi biografi concordano è l'intensità della sua fede cattolica: cosa almeno in apparenza contrastante con la sua appartenenza ad una ideologia - quella nazista -
    che con il cattolicesimo proprio non aveva nulla da spartire-
    Qualcuno spiega l'implicita adesione di Moelders al nazismo con il suo abito mentale di soldato di professione, che in quanto tale si riteneva al servizio della Patria al di là e al di sopra di ogni ideologia, cominciando proprio dal nazismo-
    Questo naturalmente vale per quello che è, ossia un tentativo di spiegazione, e non certo una giustificazione.
    E, d'altro canto, una morte prematura (a soli ventotto anni) impedì a Moelders di approfondire i termini del suo contrasto interiore, se mai vi fu.
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:45 pm

    Oberst Werner Moelders I49586_WMoeldersF1
    Schwarm e Rotte
    Uscito dalle scuole di volo della Luftrvaffe (frequentate a partire dal 1934, cioè ancora nel periodo clandestino dell'arma aerea di Hitler) nel 1936 con il grado di sottotenente pilota, Moelders volò sui primi caccia disponibili (Arado Ar 68 e Heinkel He 51) per poi passare sui più moderni caccia monoplani Messerschmitt Bf 109.
    Distintosi ripetutamente come pilota dalle doti eccezionali, di quel tempo sono la sua amicizia, molto profonda malgrado la grande differenza d'età, con Ernst Udet, nel 1936 nominato ispettore generale della caccia e del bombardamento a tuffo, e con Adolf Galland, come Moelders destinato a diventare uno dei grandi assi della Luftwaffe.
    Nel 1938, dopo la promozione a tenente, Moelders parte volontario per la Spagna nei ranghi della Legione Condor organizzata dai nazisti per appoggiare la rivolta di Franco.
    Il venticinquenne pilota è uno dei tanti giovani 'turisti' che, ovviamente in abiti borghesi, partono da Amburgo a bordo di un piroscafo ufficialmente diretto a Genova ma che in realtà li sbarca in Spagna.
    Là i giovani turisti tedeschi cambiano gli abiti borghesi con le uniformi spagnole e diventano membri del Corpo Volontari della Luftwaffe, meglio noto come Legione Condor.
    Con Wolfram von Richthofen (cugino del Barone rosso) come comandante della legione, Moelders, quando Galland viene richiamato in Germania, gli succede nel comando di una squadriglia da caccia nell'estate del 1938.
    Moelders ha la gradita sorpresa di assumere il comando del reparto proprio quando stanno arrivando dalla Germania, a sostituire gli ormai antiquati biplani Heinkel He 51, i Bf 109B. Volando con questi, riporta in auge i dimenticati principi di Boelcke (dei quali ha parlato con Udet, che è d'accordo con lui) e trasforma così il modo di combattere della caccia della Luftwaffe.
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:47 pm

    Ai tempi di Boelcke (e la lezione era stata appresa anche dai suoi avversari) i cacciatori tedeschi avevano imparato che la migliore formazione era quella in linea di fianco, con gli aerei distanziati di una cinquantina di metri l'uno dall'altro:
    in pratica, cioè, con una separazione laterale corrispondente al raggio di virata degli Albatros sui quali volavano Boelcke e i suoi piloti.
    In tal modo ad ogni pilota veniva assicurata un'ampia libertà di manovrare e ogni caccia poteva efficacemente coprire l'altro.
    Poi, dopo il conflitto, l'aurea regola codificata dall'asso tedesco venne dimenticata e in Spagna i caccia tedeschi arrivarono presentandosi in combattimento in formazioni strettissime, ala contro ala.
    Questo diverso comportamento, lo ricorda anche John E. Johnson nella sua storia delle tattiche del duello aereo, era un retaggio dell'addestramento ricevuto in Italia (ai tempi della Luftwaffe clandestina) da molti piloti tedeschi:
    " Gli italiani, che erano splendidi piloti acrobatici, volavano invariabilmente in stretta formazione a cuneo di tre, durante gli allenamenti alle parate aeree e alle manifestazioni dell'aria.
    In Spagna, però, i tedeschi si resero conto che la loro formazione stretta era troppo vulnerabile".

    Rispolverate le idee di Boelcke, rinacque la sua formazione a ventaglio, ora formata da quattro caccia:
    lo Schwarm, a sua volta costituito da due Rotte.
    In ogni Rotte il numero due si preoccupava di assicurare la copertura del suo caposezione, e viceversa;
    e tutti e quattro gli aerei dello Schwarm, volando distanziati di 200 m l'uno dall'altro (cioè di una distanza corrispondente al raggio di virata del Bf 109) e scalati in quota, erano in grado di coprirsi nel modo migliore possibile.
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:48 pm

    In aggiunta, i Messerschmitt con i quali Moelders riportò in auge la tattica del ventaglio di quattro aerei avevano anche la radio;
    e quindi erano in grado -cosa impossibile ai tempi di Boelcke - di comunicare fra di loro in modo più efficace e immediato di quanto non fosse consentito un tempo dal convenzionale linguaggio delle ali o dei razzi.
    La sua abilità di cacciatore (lo ricordano di eccezionale precisione nel tiro con le armi di bordo) e il ricorso alla nuova tattica consentirono a Moelders di aggiudicarsi, nei cieli spagnoli, quattordici vittorie.
    "Abbatté la maggior parte delle sue vittime, scrisse Johnson, quando guidava i suoi in missioni di caccia sui campi nemici:
    scopo della loro manovra era di attirare in volo i caccia repubblicani, in modo da dare ai Messerschmitt già in quota ogni vantaggio tattico...
    Qualche volta, quando i repubblicani si facevano prendere all'amo, scoppiavano grosse battaglie aeree e Moelders scoprì che, quando venivano sorpresi controsole, i caccia repubblicani si mettevano in linea di fila e formavano un cerchio difensivo che, se li
    teneva riuniti, impediva però la difesa reciproca.
    Moelders reagiva contro questa manovra difensiva lanciandosi all'assalto con uno Schrvarm, mentre un altro prendeva quota e poi si precipitava sui primi piloti avversari che si fossero staccati dal cerchio difensivo ".
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:49 pm

    Oberst Werner Moelders I49587_WMoeldersF2
    La sorpresa del Defiant
    Concluso il conflitto spagnolo, Moelders torna in patria.
    In Spagna si è acquistato, oltre a quella di tecnico della caccia, anche la reputazione di ottimo comandante.
    A differenza di altri assi che lo hanno preceduto e lo seguiranno non ha la smania della vittoria personale a ogni costo:
    spesso abbandonava le vittime più facili (che erano anche molte, data la scarsa preparazione dei piloti repubblicani e russi) ai suoi gregari più novellini, perché imparassero a combattere.
    Quando, nel 1939, scoppia il nuovo grande conflitto, Moelders è sul fronte occidentale dove, con il grado di capitano, comanda la 3a Staffel dello Jagdgeschwader 53 Asso di picche (che è l'emblema del reparto).
    Poi, nell'ottobre del 1939, gli viene affidato il compito di costituire la III Gruppe dello JG 53, equipaggiato con i nuovi Bf 109E-1.
    Mentre il fronte dorme, in una calma che è soltanto preparatoria della tempesta, l'aviatore tedesco aggiunge altre nove vittorie a quelle che si è già assicurato in Spagna.
    Stavolta,la maggior parte delle sue vittime sono francesi, anche se parecchi scontri li ha con gli inglesi.
    Combattendo contro questi ultimi Moelders ha alcune brutte sorprese.
    La prima è rappresentata dal Boulton Paul Defiant, lo scadente caccia biposto messo in linea nel 1940 e munito, anziché del tradizionale armamento alare, di quattro mitragliatrici brandeggiabili alloggiate in una torretta posteriore.
    Dopo il risveglio del fronte determinato dall'offensiva tedesca contro la Francia attraverso i territori neutrali del Belgio e dell'Olanda, il Defiant viene impiegato tra l'altro per proteggere le operazioni d'imbarco delle truppe inglesi a Dunkerque.
    E lì che Moelders ha a che fare per la prima volta con il Defiant, che visto di fianco e dal retro a una certa distanza può anche essere scambiato per un Hurricane:
    un errore fatale, perché è proprio volandogli di fianco che il Defiant può utilizzare al meglio il suo non ortodosso armamento.
    Poi, quando l'errore viene superato, è il Defiant ad avere rapidamente la peggio negli scontri con Moelders e con gli altri cacciatori tedeschi, date le sue non brillanti doti di maneggevolezza e velocità.
    Una seconda sgradevole sorpresa per Moelders sono i primi incontri con gli Spitfire.
    La qualità delle macchine e la decisione dei piloti inglesi mettono parecchie volte in difficoltà Moelders, che si salva sfruttando le superiori doti di salita del suo 109.
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:49 pm

    Oberst Werner Moelders I49588_WMoeldersF3
    Dalla Manica all'est
    Ma è, inaspettatamente, da un pilota francese che gli viene la sorpresa peggiore.
    Il 5 giugno 1940, quando è già arrivato al traguardo dei venti avversari abbattuti sul fronte occidentale (e per questo ha ricevuto, primo fra tutti i piloti tedeschi, la Croce di ferro), con altri 15 Messerschmitt dello JG 53 decolla per una missione nella zona di Compiègne.
    Nel cielo di quella località, a 7500 metri di quota, si scontra con sei Morane-Saulnier MS 406.
    Si tratta di macchine qualitativamente inferiori ai Bf 109, ma in mano a piloti molto abili possono anche dare risultati insperati;
    ed è quanto accade quel giorno a spese di Moelders, che viene abbattuto dal Morane del sottotenente Pomier-Layragues.
    Il pilota tedesco si salva lanciandosi con il paracadute e, giunto a terra, viene fatto prigioniero. Non avrà mai la possibilità di conoscere il suo avversario (come, secondo un vecchio codice cavalleresco non scritto, vorrebbe fare):
    il cacciatore francese è stato abbattuto da un gregario di Moelders ed è morto tra i rottami del Morane.
    Per inciso, tre giorni più tardi, un altro Morane, pilotato dal capitano Wuillame, coglierà una straordinaria vittoria abbattendo ben tre Bf 109 in soli quindici secondi, stabilendo così un primato probabilmente imbattuto in tutto il conflitto.
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:51 pm

    Oberst Werner Moelders I49590_WMoeldersF5
    Dopo l'armistizio con la Francia, Moelders viene liberato e, promosso maggiore, si vede affidare il comando dello JG 51.
    Con questa unità, inquadrata nella Luftflotte 2 comandata dal futuro maresciallo Albert Kesselring, Moelders partecipa a una lunga serie di combattimenti nel corso della Battaglia d'Inghilterra e anche oltre.
    Il 28 luglio, il giorno dopo aver assunto il comando dello Jagdgeschrvader 51, nel cielo di Dover si scontra con un avversario del tutto degno di lui:
    il sudafricano Adolph Malan, meglio noto con il soprannome di Sailor.
    Nello scontro è Moelders ad avere la peggio.
    Leggermente ferito e con l'aereo danneggiato riesce comunque a ritornare sul territorio occupato dai tedeschi, compiendo un atterraggio di fortuna a Wissant, in Francia.
    Rientrato quasi immediatamente in servizio, si rifà in breve tempo dalla sconfitta arrivando , il 21 settembre, alla quarantesima vittoria.
    Nel frattempo ha anche avuto modo di discutere con il suo amico Galland (commentandola naturalmente come merita) un'insensata disposizione di Goering.
    Questi, dando prova di avere idee alquanto confuse, ha ordinato che, per ridurre le perdite dei bombardieri tedeschi lanciati contro l'Inghilterra, i caccia di scorta volino al loro fianco alla stessa velocità, invece di fare la spola avanti e indietro da una formazione all'altra, come viene imposto loro dalla superiore velocità e dalla necessità di assicurare una scorta efficace.
    Il 22 ottobre Moelders (il cui fratello minore, Viktor, anch'egli pilota da caccia, è stato abbattuto e fatto prigioniero dagli inglesi quindici giorni prima) raggiunge le 50 vittorie e il 26 febbraio 1941 le sessanta.
    Nell'imminenza della guerra contro l'Unione Sovietica, lo JG 51 viene spostato a est.
    E lì, il 30 giugno successivo, l'unità di Moelders diviene la prima della Luftwaffe a poter vantare l'abbattimento di ben mille aerei avversari dall'inizio del secondo conflitto mondiale (soltanto fra il 29 e il 30 giugno, cioè fra il settimo e l'ottavo giorno dall'inizio delle ostilità sul nuovo fronte, ha abbattuto ben 114 bombardieri sovietici).
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    Messaggio  michele Mer Lug 08, 2009 10:51 pm

    Una quindicina di giorni più tardi, Moelders arriva , primo aviatore nella storia della caccia , al traguardo delle cento vittorie.
    Richiamato a Berlino e nominato ispettore generale della caccia, nelle sue visite al fronte non trascura la possibilità di tornare in combattimento, accumulando così altre vittorie fino al traguardo delle 115.
    Il 22 novembre 1941, mentre sta rientrando in patria dalla Crimea, l'Heinkel He 111 sul quale si trova ha un incidente in atterraggio a Breslavia e Moelders rimane ucciso.
    Il 28 novembre, in quello stesso Cimitero degli Invalidi a Berlino dove, otto giorni prima, si sono svolti i solenni funerali di stato di un grande amico di Moelders, il generale Ernst Uclet (che si è ucciso, al culmine di una depressione nervosa, dopo un violento litigio con Goering che lo aveva accusato di incompetenza), con un' altra cerimonia ufficiale viene sepolto Moelders.
    In testa al corteo è Goering.
    Appare angosciato, ma dentro di se avverte che è scomparso un altro giudice delle sue follie.
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