nel pensiero dell' Ing. Celestino Rosatelli
Torino, Maggio 1942
Abbiamo incontrato l'ing. Celestino Rosatelli, da molti anni progettista di numerosi e brillanti aeroplani Fiat, nella vasta sala disegnatori, ove vengono studiati i nuovi apparecchi, dal loro disegno generale a quello dei più minuti particolari.
E' questa l'attività che immediatamente precede il lavoro delle officine e in essa vedi e respiri quella particolate atmosfera di fervida creatività e studio meticoloso, che caratterizzano
il momento delle trasformazione dell'idea in opera.
L'ing. Rosatelli andava velocemente da un tavolo all'altro, sorvegliando, consigliando, indirizzando il lavoro dei disegnatori e calcolatori.
Progetti, innovazioni, studi di nuovi dispositivi o installazioni scaturivano dalla sua mente come dalla fantasia creativa di un artista geniale e si concretizzavano sotto la suo mano in schizzi eloquenti e in rapide impostazioni di calcoli.
La nostra visita non interruppe il suo lavoro giacché le nostre domande, in luogo di astrarlo da esso, gli consentivano di riassumerlo schematicamente ai suoi stessi occhi, mentre dava a noi la possibilità di conoscere il suo pensiero e il risultato di attente speculazioni su quelle che sono le questioni vitali della progettazione dei nuovi aeroplani da guerra.
Torino, Maggio 1942
Abbiamo incontrato l'ing. Celestino Rosatelli, da molti anni progettista di numerosi e brillanti aeroplani Fiat, nella vasta sala disegnatori, ove vengono studiati i nuovi apparecchi, dal loro disegno generale a quello dei più minuti particolari.
E' questa l'attività che immediatamente precede il lavoro delle officine e in essa vedi e respiri quella particolate atmosfera di fervida creatività e studio meticoloso, che caratterizzano
il momento delle trasformazione dell'idea in opera.
L'ing. Rosatelli andava velocemente da un tavolo all'altro, sorvegliando, consigliando, indirizzando il lavoro dei disegnatori e calcolatori.
Progetti, innovazioni, studi di nuovi dispositivi o installazioni scaturivano dalla sua mente come dalla fantasia creativa di un artista geniale e si concretizzavano sotto la suo mano in schizzi eloquenti e in rapide impostazioni di calcoli.
La nostra visita non interruppe il suo lavoro giacché le nostre domande, in luogo di astrarlo da esso, gli consentivano di riassumerlo schematicamente ai suoi stessi occhi, mentre dava a noi la possibilità di conoscere il suo pensiero e il risultato di attente speculazioni su quelle che sono le questioni vitali della progettazione dei nuovi aeroplani da guerra.