michele Dom Nov 15, 2009 9:17 pm
Non che io mi sentissi addosso qualche malattia, anzi stavo benissimo, ed avevo goduto sempre ottima salute:
ma come non preoccuparsi al pensiero che potevo essere affetto, senza saperlo, da qualcuna di quelle numerosissime imperfezioni e infermità dai nomi astrusi e per me osticissimi ?
Come rimarreste voi, se vi si dicesse a bruciapelo, essendo nello stato d'animo di chi desidera ardentemente una certa cosa, che questa cosa vi sarà vietata nel caso che risulterete affetto da actinomicosi, o da pseudoleucemia, o da linfangnoite?
E poi, per fare l'aviatore si sa, occorre buona vista.
E credete che i vostri occhi siano perfetti?
O non avete mai sentito parlare di madarosi, lagoftalmo, coloboma, etc etc .
E come pretendete di volare se ti si riscontrerà nistagmo spontaneo di alto grado, oppure insufficienza tubarica?
Tali oscure parole e tante altre simili nel colore e nel minaccioso suono, vidi io scritte in quel terribile elenco.
Sì che mi rabbuiai in viso, al pensiero del difficilissimo ostacolo da superare:
La visita medica.
impossibile scamparla , pensai
Ma tenterò, e Dio voglia che la passi .
Sostenuti gli esami del biennio all'Università, tornato in paese, e vinte le resistenze familiari, inviai alla fine la mia brava domanda.
Pensavo intanto alla possibilità di essere ammesso
Chissà quanti concorrenti , mi dicevo,
forse cento, più di cento. E solo venti posti
Ci sarà una graduatoria, e qui avrei potuto vedermela bene:
avevo titoli o “ad abundantiam “.
Ma prima bisognava essere dichiarati idonei alla visita.
La visita: questo era l'incubo!