Sarebbe stato un errore non pensare, anche nell'attuale situazione, al domani e per ciò l'industria aeronautica italiana, indipendentemente dall'attuale stato di guerra, continua nel suo programma di rinnovamento del materiale aeronautico destinato alle linee civili di grande raggio, in modo da trovarsi adeguatamente preparata nel momento in cui, venuta la pace, riprenderà in pieno l'attività delle più importanti linee aeree internazionali e specialmente delle oceaniche.
Questa attività dell'industria italiana si volge, oltre che al campo degli idrovolanti, nel quale ha realizzato recentemente l'Idro Cant. Z 511 dei “ Cantieri Riuniti dell'Adriatico”, anche nel campo terrestre nel quale ha approntato un nuovo grande apparecchio terrestre da trasporto e precisamente il P. 108 C., costruito dalla ditta Piaggio.
Così, mentre ,continuano ancora le discussioni sulla convenienza di impiegare nelle linee transoceaniche idrovolanti o aeroplani, l'industria italiana può presentare, per ogni eventualità, in tutte e due le categorie degli ottimi apparecchi.
In questa nota ci limiteremo, per ora, ad interessarci dell'apparecchio P. 108 C.