E’ caduto di recente, nello scorso mese di ottobre, il cinquantesimo anniversario dell'epica lotta tra l'aviazione inglese e quella tedesca per la conquista della supremazia aerea, condizione indispensabile alla prima per impedire invasioni dell'isola e alla seconda per farla effettuare con successo dalle truppe della Wehrmacht.
Winston Churchill era consapevole che l'operazione "Leone Marino"progettata da Hitler non avrebbe avuto luogo prima di avere sconfitto l'aviazione da caccia inglese, che diversamente, senza il dominio del cielo, sarebbe stata un'impresa quanto mai azzardata.
Convinto, inoltre, che dalla vittoria aerea dipendevano "la vita della Gran Bretagna e la libertà del mondo", egli aveva dato la priorità assoluta all'organizzazione e al potenziamento della difesa aerea.
Nel campo opposto, anche il Fuhrer attribuiva la stessa importanza alla vittoria nell'aria, tanto che, all'Ammiraglio Raeder, il quale aveva chiaramente espresso il proprio scetticismo sul successo della traversata della Manica, disse che se dopo otto giorni di intensa guerra aerea la "Luftwaffe" non avesse conseguito notevoli distruzioni delle forze aree, navali e dei porti nemici, l'operazione di sbarco sarebbe stata rinviata al maggio del 1941.
Per molti anni è stato attribuito il merito della vittoria della "Royal Air Force (R.A.F.)", oltre che al valore indiscusso degli equipaggi di volo, anche se non soprattutto, alla sorpresa tecnica costituita dal radar.
Ora però, dopo l'apertura degli archivi tedeschi e inglesi, possiamo affermare che ben altre furono le sorprese tecniche d'ambo le parti.
Ultima modifica di Red_Group il Sab Ott 11, 2008 11:11 pm - modificato 1 volta.