Patrouille de France

La denomimazione di Patrouille de France nacque nel 1953 dall'entusiastica affermazione di Jacques Noetinger, un giornalista aeronautico francese che curava il commento di un'esibizione acrobatica di una formazione di Republic F-84G della 3e Escadre de chasse de l'Armee de l'Air.
Il nome venne poi ufficializzato nel febbraio 1964 dal Ministro della difesa dell'epoca, Pierre Messmer.

La tradizione dell'acrobazia aerea in Francia risale a11931, quando gli istruttori della scuola di perfezionamento del pilotaggio di Etampes diedero la prima dimostrazione pubblica di acrobazia aerea collettiva con una formazione di tre Morane-Saulnier 230.
Dal 1933 al 1939 la Patrouille d'Etampes, che aveva preso il nome dalla sua base, l'aeroporto di Etampes-Mondèsir, ha rappresentato la Francia nelle manifestazioni nazionali e internazionali, agli ordini del capitano Fleurquin.

Dal 1934 a essa si affiancò un'altra formazione, di base all'aeroporto di Digione.
Il capitano Weiser, del Groupe de chasse 1/7, aveva cominciato a portare in volo una pattuglia composta da 18 aerei che eseguivano manovre in formazione legati fra loro con un sottile filo.
Nel 1937 la scuola di Etampes venne trasformata in Ecole de l'Air e trasferita a Salonen-Provence, una località che entrerà nella storia della Patrouille de France.
Fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Patrouille d'Etampes e la Patrouille Weiser rappresentarono l'aviazione francese.

Con il ritorno della pace il capitano Perrier, che aveva fatto parte della pattuglia di Etampes e prestava servizio a Tours presso la scuola istruttori di volo, istituì una formazione acrobatica che prese il nome di pattuglia di Tours.
L'anno successivo la scuola fu trasferita di nuovo a Etampes e ottenne l'incarico ufficiale di rappresentare l'Armee de l'Air con la denominazione di Escadrille de presentation de l'Armee de l'Air.
Composta da 12 biplani Stampe SV 4 con motore a pistoni, ha continuato a rappresentare la Francia nei cieli fino al 1953.

I reparti da caccia dell'Armee de l'Air cominciarono a ricevere i primi caccia a reazione nel 1950 e, nella base di Digione in cui era stanziata la 2e Escadre de chasse, il capitano Gauthier formava una pattuglia con quattro de Havilland Vampire, seguita l'anno successivo da un'altra formazione su Vampire, la pattuglia del capitano Marias della 4e Escadre de chasse dislocata a Friedrichshafen, nella Germania occupata.

Nel 1952, presso la 3e Escadre de chasse, a Reims, il capitano Delachenal addestrava una formazione acrobatica su Republic F-84G Thunderjetche l'anno successivo veniva entusiasticamente definita Patrouille de France, anche se l'appellativo le rimase solo per poco tempo.


Nel 1954 cominciarono a entrare in servizio presso i reparti da caccia francesi i primi aviogetti di produzione nazionale, i Dassault Ouragan.
La 2e Escadre de chasse di Digione, che aveva sostituito i vecchi Vampire con i nuovi Ouragan, ebbe l'incarico di dimostrare la validità acrobatica del nuovo aereo, dando inizio a una consuetudine che vede le pattuglie acrobatiche di maggior rilievo mondiale equipaggiate con velivoli di produzione nazionale.

A partire da quell'anno la Patrouille de France viene costituita a rotazione dai reparti operativi, che utilizzano gli aerei che hanno in dotazione.
Nel 1955 fu la volta della 2e Escadre di Cambrai su DassaultOuragan e successivamente su Mystere, seguita nel 1956 dalla 4e Escadre a Bremgarten, sempre con gli Ouragan sui quali comparve per la prima volta una livrea colorata che differenziava gli aerei della pattuglia dagli altri del reparto.
Dal 1957 al 1961 la Patrouille de France ritornò a Digione, presso la 2e Escadre, con i Dassault Mystere IV e nel 1962 e 1963 a Nancy presso la 7e Escadre.
Si concluse cosi la prima fase della vita della Patrouille: nel gennaio del 1964, per riduzioni agli stanziamenti del bilancio della Difesa veniva annullata ogni esibizione di formazioni acrobatiche con velivoli da combattimento.

Nel frattempo, presso l'Ecole de l'air di Salonen-Provence seguendo la tradizione della pattuglia di Etampes, era stata ricostituita nel 1957 una formazione acrobatica, formata da istruttori della scuola e dotata di velivoli a reazione da addestramento Fouga Magister, che si era esibita contemporaneamente alle pattuglie dei reparti.
Per mantenere viva la tradizione aeronautica francese, dal febbraio 1964 la pattuglia dell'Ecole de l'Air assunse ufficialmente il nome di Patrouille de France e si esibì sui Magister fino al 1980, passando da sei a nove componenti, numero mantenuto fino al cambio del velivolo (pur se per un breve periodo sono state eseguite anche esibizioni a undici elementi).
Il Fouga Magister concludeva la sua attività con la Patrouille de France il 16 settembre del 1980 nel corso di una manifestazione presso la base di Salonen-Provence.
Dopo quella data la Patrouille de France fu dotata di un nuovo velivolo, l'Alphajet.

Sul nuovo aereo, di coproduzione franco-tedesca, la Patrouille si è esibita inizialmente a sette elementi, passando a otto componenti nel 1982 (sei elementi e due solisti).
La Patrouille de France dalla sua costituzione alla fine del secolo si è esibita di fronte a oltre sessanta milioni di spettatori in 1.850 manifestazioni in Francia e in trenta paesi esteri, per complessive 128.000 ore di volo, assolvendo alla sua missione principale di pubblicizzare nel mondo la qualità delle tecnologie dell'Aeronautica francese e la professionalità e l'addestramento del suo personale.
L’Alphajet è il frutto di una produzione associata fra la francese Dassault-Breguet e la tedesca Dornier, che hanno realizzato un bireattore biposto da addestramento con i posti in tandem, ad ala alta, equipaggiato con due reattori Turbomeca Larzac da 1.300 kg di spinta ciascuno, che può salire a 15.000 metri di quota e sfiora la velocità di 1.000 km orari.

L’ Alphajet è in servizio, nella Armee de l'Air, nella Luftwaffe tedesca e in altre dodici nazioni, sia come addestratore sia come velivolo da appoggio al suolo.
Le sue caratteristiche di maneggevolezza e la sua affidabilità lo hanno reso idoneo all'addestramento dei nuovi piloti e al perfezionamento dei piloti da caccia.
Gli Alphajet della Patrouille de France differiscono dagli esemplari operativi per la mancanza degli apparati di puntamento e delle armi;
sugli attacchi ventrali per il pod contenente il cannoncino viene agganciato il dispositivo per le fumate, mentre all'estremità della prua è sistemato un potente faro che consente la visualizzazione del velivolo e della formazione anche a distanza e in mezzo alla foschia.

L' attività della Patrouille de France è concentrata nel periodo fra aprile e ottobre, perché con la buona stagione che ha luogo la maggior parte delle manifestazioni aeree.
Nei mesi invernali la pattuglia lavora all'addestramento, che prevede due o tre voli al giorno, e alla preparazione per la stagione successiva con l'inserimento di nuove figure nel programma di volo, che viene ogni anno aggiornato.
Perché lo spettacolo possa svolgersi con assoluta sicurezza, ogni nuova trasformazione viene minuziosamente analizzata e studiata a terra, poi provata in volo, quindi di nuovo analizzata con l'ausilio di riprese filmate e di video.
Ogni anno tre nuovi piloti, con un'esperienza di almeno 1.500 ore di volo maturata presso i reparti di appartenenza, vengono assegnati alla Patrouille de France, dove rimangono per un periodo medio di tre anni, prima di ritornare alle loro unità di origine.
Accumulando altre ore di intenso addestramento, i nuovi venuti si integrano con il reparto, consentendo la continuità della tradizione e l'assolvimento della missione primaria della pattuglia.

Il programma di volo, definito "serie", ha una durata di ventuno minuti e tre varianti, che cambiano a seconda delle condizioni meteorologiche:
un programma "beau temps", con un limite di quota di 4.500 piedi (1.500 m),
uno intermedio con quota massima di 3.500 piedi (1.000 m)
e uno "mauvais temps" con 1.000 piedi (300 m) di quota massima.

Il programma si articola su una serie di cambi di formazione concatenati fra loro, in cui gli aerei volano in pattuglia serrata a velocità oscillanti fra i 600 e i 200 km/h, mantenendo fra loro una distanza non inferiore ai tre metri;
a questa prima fase fa seguito quella definita "syncro", in cui i due solisti eseguono una serie di incroci, passaggi a specchio e in volo rovescio.
Per svolgere la sua attività, la Patrouille de France ha un reparto tecnico che assicura
manutenzione e la cura dei materiali e degli aerei;

ha inoltre apparati di collegamento e una squadra di meccanici e di personale di manovra che si sposta nelle trasferte per assicurare l'efficienza dei velivoli ed e anche in grado di effettuare interventi sui campo grazie alle nove tonnellate di materiali, ricambi e attrezzature varie che seguono (con aerei da trasporto sui quali viaggia anche il personale tecnico) gli spostamenti della pattuglia.

Per molti anni, la colorazione degli aerei della Patrouille non è stata molto curata:
nel periodo in cui erano i reparti operativi a costituirla, gli aerei impiegati mantennero la colorazione che avevano nei reparti, all'epoca generalmente in metallo naturale.
Nel 1956 la 4e Escadre dette ai suoi Ouragan una colorazione particolare dipingendo le superfici alari con bande dei calori nazionali, blu, bianco e rosso, e gli impennaggi orizzontali e verticali in blu cosparso di stelle d'oro;

lungo le fiancate del velivolo una lunga freccia tricolore spiccava sul metallo della fusoliera.
I Mystere ebbero dal 1957 al 1963 uno schema similare, con il tricolore riprodotto sulle ali e sulla banda dipinta lungo la fusoliera.
I Magister della Patrouille de France mantennero, dal 1964 al 1970, un disegno analogo: ali, parte centrale della fusoliera e impennaggi erano tricolori, mentre una freccia stilizzata, anch'essa bianca, rossa e blu, correva lungo la fusoliera, dalla prua al bordo d'entrata dell'ala e dal bordo d'uscita allo scarico del motore.

Verso prua, all'altezza del primo posto di pilotaggio, campeggiava la prima versione dello stemma della Patrouille, derivato da quello delia Ecole de l'air di Salonen-Provence.
Dopo il 1970 per i Magister venne scelta una livrea completamente blu con un motivo lineare bianco sui lati della fusoliera, ripreso anche sui serbatoi alari;
gli impennaggi a farfalla erano (sia sopra che sotto) tricolori, mentre le ali avevano i colori nazionali solo sulla superficie superiore.

Sulla fusoliera spiccava l'insegna della Patrouille in quel momento in uso.
Con l'adozione dell'Alphajet è stata scelta una nuova livrea, piacevole e brillante, con tutta la fusoliera blu a eccezione della parte superiore tra l'abitacolo e il timone, e della parte inferiore dalla prua agli scarichi motore.
Sulla parte inferiore delle fiancate, sempre da prua agli scarichi, una zona di rosso e separata con una banda bianca dalla zona blu;
le ali sono blu nella parte inferiore con la grossa scritta Armee de l'Air, e tricolori nella parte superiore, come gli impennaggi orizzontali e verticale:
un piacevole effetto cromatico sul quale spiccano, a prua, l'insegna della Patrouille e, sulla parte blu della coda (dalla fine del 2000), le stelle dell'Europa.

Il nominativo radio della Patrouille de France è Athos.
Athos 1 è il leader comandante della formazione.
Athos 2 è il gregario interno destro.
Athos 3 è il gregario interno sinistro.
Athos 4 è il vice comandante della formazione;
posizionato al centro della formazione ne controlla e coordina i movimenti.
E’ definito “le charognard" (la carogna).
Athos 5 è il gregario esterno destro.
Athos 6 è il gregario esterno sinistro.
Athos 7 è il primo solista.
Athos 8 è il secondo solista.
Athos 9 è "le remplacant", la riserva.