Alle ore 9.31 del 10 gennaio 1954 il Comet G-ALYP (c/n 6003) decolla dalla pista di Ciampino diretto a Londra, via Parigi.
Alle 9.50 la radio di bordo comunica la posizione, « sulla verticale di Orbetello a 27.000 piedi », e l'equipaggio inizia una conversazione con un altro velivolo della B.O.A.C.
Il messaggio si interrompe bruscamente:
il jet scompare dallo spazio aereo italiano con 34 passeggeri e 6 membri della British Overseas Airlines Company.
Qualche giorno più tardi alcuni pescatori diranno di aver visto «qualcosa» precipitare in fiamme 2 miglia a largo dell'isola d'Elba.
E’ il secondo incidente che colpice il De Havilland 106 Comet, il primo velivolo a getto in servizio di linea, ed ha preoccupanti analogie con quanto è successo nel cielo di Calcutta il 2 maggio 1953, quando il G-ALYV (c/n 6008) era caduto dopo il decollo mentre imperversava un violento temporale.
L'11 gennaio la compagnia inglese sospende i voli a getto e nomina una speciale commissione per far luce sul « male oscuro» che colpisce il Comet.