Nell'oscurità delle prime ore del 13 giugno 1944 la Luftwaffe scatena su Londra una nuova e potenzialmente devastante forma di attacco missilistico: la bomba volante V1.
Da quel giorno e fino alla fine del mese furono lanciate sulla capitale non meno di 2.442 bombe volanti.
Grosso modo un terzo di questi ordigni, circa 800 , esplose sulle aree edificate di Londra e dei centri satellite.
Il rimanente, circa due terzi del totale, precipitò o fu abbattuto dai caccia o dall'artiglieria prima di raggiungere l'area del bersaglio.
Non ci volle molto tempo ai difensori per valutare la reale natura della nuova arma di rappresaglia della Luftwaffe.
Le V 1 non erano fabbricate con le normali tolleranze impiegate per gli aerei, per cui esistevano grandi differenze nelle loro prestazioni.
La maggior parte volava a circa 560 km/h, mentre furono rilevate velocità oscillanti da un massimo di 670 a un minimo di 370 km/h.
Vi erano variazioni analoghe per le quote: la maggior parte delle bombe attraversava la Manica tra i 900 e i 1.200 metri, ma quelle più alte raggiungevano i 2.500 metri mentre le più basse volavano a livello degli alberi (il che di solito portava alla loro prematura distruzione).
Il tempo di volo dai siti di lancio fino a Londra era tra i 20 e i 25 minuti.
Nella sua forma finale, il sistema adottato per proteggere Londra dalle V1 comprendeva quattro cinture difensive:
La prima, che andava da metà della Manica fino a circa quindici chilometri dalla costa, era la Outer Fighter Patrol Area [area di pattugliamento caccia esterna] dove i Tempest, i Mustang, gli Spitfire e (di notte) i Mosquito impegnavano le bombe volanti.
Veniva poi la Gun Belt [fascia dell'artiglieria]:
circa 800 pezzi antiaerei pesanti e 1.800 armi più leggere erano piazzati lungo la costa tra Beachy Head e Dover (l'accesso a questa zona era proibito ai caccia, in modo da lasciare gli artiglieri liberi di sparare contro qualsiasi cosa fosse capitata a tiro).
Da quindici chilometri nell'entroterra fino a quindici chilometri prima dell'area londinese vi era la Fighter Patrol Area [area pattugliamento caccia] interna, dove altri caccia ingaggiavano le V1.
La quarta cintura incominciava quindici chilometri prima dei centri satellite di Londra e finiva sui sobborghi della città:
sopra quest'area vi erano circa 1 .000 cavi di sbarramento agganciati a palloni aerostatici destinati ad avviluppare i missili.
Da quel giorno e fino alla fine del mese furono lanciate sulla capitale non meno di 2.442 bombe volanti.
Grosso modo un terzo di questi ordigni, circa 800 , esplose sulle aree edificate di Londra e dei centri satellite.
Il rimanente, circa due terzi del totale, precipitò o fu abbattuto dai caccia o dall'artiglieria prima di raggiungere l'area del bersaglio.
Non ci volle molto tempo ai difensori per valutare la reale natura della nuova arma di rappresaglia della Luftwaffe.
Le V 1 non erano fabbricate con le normali tolleranze impiegate per gli aerei, per cui esistevano grandi differenze nelle loro prestazioni.
La maggior parte volava a circa 560 km/h, mentre furono rilevate velocità oscillanti da un massimo di 670 a un minimo di 370 km/h.
Vi erano variazioni analoghe per le quote: la maggior parte delle bombe attraversava la Manica tra i 900 e i 1.200 metri, ma quelle più alte raggiungevano i 2.500 metri mentre le più basse volavano a livello degli alberi (il che di solito portava alla loro prematura distruzione).
Il tempo di volo dai siti di lancio fino a Londra era tra i 20 e i 25 minuti.
Nella sua forma finale, il sistema adottato per proteggere Londra dalle V1 comprendeva quattro cinture difensive:
La prima, che andava da metà della Manica fino a circa quindici chilometri dalla costa, era la Outer Fighter Patrol Area [area di pattugliamento caccia esterna] dove i Tempest, i Mustang, gli Spitfire e (di notte) i Mosquito impegnavano le bombe volanti.
Veniva poi la Gun Belt [fascia dell'artiglieria]:
circa 800 pezzi antiaerei pesanti e 1.800 armi più leggere erano piazzati lungo la costa tra Beachy Head e Dover (l'accesso a questa zona era proibito ai caccia, in modo da lasciare gli artiglieri liberi di sparare contro qualsiasi cosa fosse capitata a tiro).
Da quindici chilometri nell'entroterra fino a quindici chilometri prima dell'area londinese vi era la Fighter Patrol Area [area pattugliamento caccia] interna, dove altri caccia ingaggiavano le V1.
La quarta cintura incominciava quindici chilometri prima dei centri satellite di Londra e finiva sui sobborghi della città:
sopra quest'area vi erano circa 1 .000 cavi di sbarramento agganciati a palloni aerostatici destinati ad avviluppare i missili.