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    Airacobra e Spitfire

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    Messaggio  michele Mar Giu 30, 2009 10:18 pm

    Il 4° stormo sui suoi tre gruppi (per effetto del nuovo ordinamento alleato), il 9°, il 10° ed il 12°,nuovo aggiunto, ha terminato il periodo di addestramento sui nuovi velivoli Bell P-39 Airacobra, di costruzione americana e ritorna in linea a Leverano (Lecce).
    Non siamo più uno stormo da caccia, bensì dei caccia-bombardieri, dei distruttori, come dicono gli americani.
    Certo, il P 39, con il suo poderoso armamento (due armi da 12,7 in fusoliera, due da 12,7 in gondole alari, un cannoncino da 37,che spara attraverso il mozzo dell'elica), è adatto a condurre attacchi al suolo- se nonché eravamo abituati al 202 ed al 205 : il che non ci fa avere in estrema simpatia il nuovo aeroplano assegnatoci.
    Il 24 maggio scorso, Churchill, in un suo discorso alla camera dei comuni, parlando di noi, ha detto, tra l'altro:
    “La leale aviazione italiana ha combattuto così bene che mi sto adoperando con speciale riguardo per equipaggiarla con apparecchi efficienti di fabbricazione alleata”.
    Ma gli Airacobra, già in uso in reparti alleati ed abbandonati da mesi sull'aeroporto di capodichino, di efficiente hanno ben poco, né tanto meno il motore.
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    Messaggio  michele Mar Giu 30, 2009 10:18 pm

    Noi del 4° abbiamo ricevuto circa centocinquanta velivoli P-39, una parte dei quali, senza l'armamento alare (quelli della serie N) e con circa duecento ore di volo, l'abbiamo usata per l'addestramento;
    gli altri, invece, hanno l'armamento completo e con un totale di ore di volo oscillante fra le trenta e le centocinquanta.
    Con tali apparecchi ci stiamo trasferendo a Leverano, da dove entreremo di nuovo in azione.
    Due mesi fa, quando giungemmo qui nei pressi di Ottaviano, in questo aeroporto chiamato Campo Vesuvio e che gli Alleati avevano avuto la brillante idea di assegnarci quale base d'addestramento, ci sembrava di essere ritornati in Marmarica.
    Caldo, terra brulla e secca, vento e polvere, polvere rossa di origine lavica, impalpabile, che entrava dappertutto, proprio come a Martuba od al K.2, quando soffiava il ghibli.
    Anche qui, il vento solleva improvvise nubi rosse che tolgono la visibilità totale della pista, e per chi si trova in volo sono bestemmie in serie.
    A parte l'ambiente, gli aerei, alti sulla gamba del carrello anteriore, lunga e sottile (per noi, il carrello triciclo anteriore è una novità), con la loro forma inusitata, erano uno schifo!
    Per non parlare dell'abitacolo.
    Con quella porta di accesso laterale, identica a quella delle automobili, e l'affare del motore posteriore...
    Insomma, è una macchina dalle caratteristiche tecniche ed esteriori decisamente rivoluzionarie.
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    Messaggio  michele Mar Giu 30, 2009 10:20 pm

    Sarà, senz' altro, un bell' assaltatore;
    i russi che li hanno ricevuti in gran quantità, sembra li usino con successo, ma per noi abituati all'apparecchio da caccia puro, almeno per ora P 39 rimane un aereo, che non “sentiamo”.
    Poi, dovrà farsi perdonare i nostri tre morti ed i vari feriti, causati quasi sempre da “piantata” di motore, che abbiamo avuto nel periodo di addestramento:
    certo che con tutte quelle ore di volo non si poteva pretendere molto da motori simili.
    Inoltre, essendo noi in pochi, l'addestramento è stato compiuto a ritmo accelerato.
    In sessanta giorni circa, soltanto settantasette piloti dello stormo hanno ottenuto il “passaggio” sul P 39.
    Sul timone del P 39, abbiamo dipinto il nostro Cavallino Nero, sul muso la firma di Baracca, in bianco, e, forse, per questo, l'Airacobra a guardarlo ora sembra più bello, più aeroplano.
    L invidia per i piloti del 20° Gruppo del 51° Storno, che stanno facendo il “passaggio” sugli spitfîre inglesi, è però molta.
    Quello sì che è un “signor aereo”.
    Li ho visti: facevano le prime puntate di assaggio, ti vengono giù sparati con la loro forma pulita e con il Rolls-Royce da 1750 Hp che urla, e poi ti tirano su in candela magari con qualche tonneau verticale.
    Roba da farci morire di rabbia.
    Gli spitfire, una trentina, appartenevano ad un reparto jugoslavo di stanza a Canne (Termoli) e sono anche essi abbastanza logori, ma hanno la sagoma del caccia ed una grande potenza. Davvero fortunati i ragazzi del 20..
    Ad ogni modo, il conto è aperto e appena inizieremo la attività bellica, quelli del Gatto Nero vedranno che cosa sapremo fare con i nostri Airacobra.
    Strano!
    Invece che alla guerra, sto pensando ai prossimi duelli tra P 39 e Spiffire, duelli incruenti, si capisce.
    Incorreggibilità di piloti !

    Giulio Lazzati
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