Nel marzo del 1980, un Beechcraft Super King Air precipitò, incendiandosi, vicino a Parker, nel Colorado, dopo aver incontrato formazioni di ghiaccio di forte intensità.
Anche se l'incidente coinvolse un bimotore di classe executive, i risultati dell'indagine svolta
dall'NTSB costituiscono una lezione per tutti i piloti, indipendentemente dal fatto che volino con i Cessna 172 o con i Boeing 767.
Il Super King Air atterrò all'aeroporto di Arapahoe County, vicino a Denver, alle 10.17, proveniente dalla base della ditta esercente, situata a Lufkin, nel Texas.
Sull'aeroporto stava nevicando da circa un'ora e la neve continuò a cadere fino alle prime ore del pomeriggio.
Ai comandi dell'aereo si trovava un equipaggio di provata esperienza:
il comandante, 52 anni, con brevetto di pilota di linea, aveva 10.225 ore, di cui 9.225 su aerei plurimotori, e 550 sul King Air stesso, immatricolato N456L;
il primo ufficiale, 46 anni, con brevetto di pilota commerciale e brevetti di meccanico aeronautico e di motorista, aveva 5.600 ore, di cui 4.000 su plurimotori, e 300 sul N456L.
Dopo l'atterraggio, il primo ufficiale istruì il personale di linea perché riempisse i due serbatoi esterni del King Air e mettesse 25 galloni di combustibile in ognuno dei due serbatoi interni. Durante le operazioni di rifornimento, il comandante chiese all'addetto quanto carburante fosse stato ordinato dal primo ufficiale e, avuta la risposta, ordinò di non aggiungere una goccia di carburante in più a quello che era già stato messo nei serbatoi.
Intorno alle 10,20 il comandante contattò la stazione di servizio al volo di Denver per avere la situazione meteo sulla rotta di ritorno a Lufkin.
Dopodiché presentò un piano di volo IFR e informò l'addetto che avrebbe richiamato prima del decollo per avere la situazione aggiornata.
Alle 13,30, dopo pranzo, il comandante e il primo ufficiale seguirono il lavoro dell'addetto alla linea mentre toglieva la neve dalle ali e dagli impennaggi del King Air.
L'addetto disse che la neve era facilmente rimuovibile, anche se lasciava una pellicola d'acqua sulle superfici, ma che sulla fusoliera ne sarebbero comunque rimasti da tre a cinque centimetri.
L'equipaggio rifiutò l'offerta di far cospargere l'aereo con liquido anticongelante.
Anche se l'incidente coinvolse un bimotore di classe executive, i risultati dell'indagine svolta
dall'NTSB costituiscono una lezione per tutti i piloti, indipendentemente dal fatto che volino con i Cessna 172 o con i Boeing 767.
Il Super King Air atterrò all'aeroporto di Arapahoe County, vicino a Denver, alle 10.17, proveniente dalla base della ditta esercente, situata a Lufkin, nel Texas.
Sull'aeroporto stava nevicando da circa un'ora e la neve continuò a cadere fino alle prime ore del pomeriggio.
Ai comandi dell'aereo si trovava un equipaggio di provata esperienza:
il comandante, 52 anni, con brevetto di pilota di linea, aveva 10.225 ore, di cui 9.225 su aerei plurimotori, e 550 sul King Air stesso, immatricolato N456L;
il primo ufficiale, 46 anni, con brevetto di pilota commerciale e brevetti di meccanico aeronautico e di motorista, aveva 5.600 ore, di cui 4.000 su plurimotori, e 300 sul N456L.
Dopo l'atterraggio, il primo ufficiale istruì il personale di linea perché riempisse i due serbatoi esterni del King Air e mettesse 25 galloni di combustibile in ognuno dei due serbatoi interni. Durante le operazioni di rifornimento, il comandante chiese all'addetto quanto carburante fosse stato ordinato dal primo ufficiale e, avuta la risposta, ordinò di non aggiungere una goccia di carburante in più a quello che era già stato messo nei serbatoi.
Intorno alle 10,20 il comandante contattò la stazione di servizio al volo di Denver per avere la situazione meteo sulla rotta di ritorno a Lufkin.
Dopodiché presentò un piano di volo IFR e informò l'addetto che avrebbe richiamato prima del decollo per avere la situazione aggiornata.
Alle 13,30, dopo pranzo, il comandante e il primo ufficiale seguirono il lavoro dell'addetto alla linea mentre toglieva la neve dalle ali e dagli impennaggi del King Air.
L'addetto disse che la neve era facilmente rimuovibile, anche se lasciava una pellicola d'acqua sulle superfici, ma che sulla fusoliera ne sarebbero comunque rimasti da tre a cinque centimetri.
L'equipaggio rifiutò l'offerta di far cospargere l'aereo con liquido anticongelante.