Verso la fine del 1942 per iniziativa del Ministero dell'Aeronautica il magg. Ferri della D.S.S.E. studiò un progettio di trasformazione del Re.2005, riguardante l'installazione dietro il posto di pilotaggio di un motore ausiliario Fiat A-20 (a 12 cilindri, della potenza di 370 H.P. a 5.500 giri al minuto) che avrebbe dovuto azionare due compressori centrifughi Campini, uno dei quali destinato a. ristabilire in quota la pressione del motore DB 605 e quella del motore ausiliario FIAT, mentre l'altro avrebbe dovuto fornire una spinta supplementare a reazione, mediante lo scarico di un getto gassoso.
La potenza massima del Re.2005 R era prevista inizialmente in 2.030 H.P., che avrebbe consentito all'aereo una velocità di 760 km/h, ma in seguito a più accurati calcoli, la velocità massima venne prevista in 730 km/h a 7.800 m per un periodo non superiore a 12', al fine di limitare il consumo del carburante e non ridurre troppo l'autonomia.
Nella sua relazione, il magg. Ferri precisava di aver scelto per il suo progetto il Re.2005 dato che aveva un'alta velocità alla quota di 7.000 m e perché, a pieno carico, aveva il centro di gravità al 21% contro il 31% del G.55.
Il Re. 2005 aveva inoltre una larga superficie alare, un basso carico alare e un grande raggio d'azione e si prestava perciò ad essere sovraccaricato.
Nel progetto presentato nel novembre del 1942, il magg. Ferri prevedeva per il Re.2005 R i seguenti pesi:
Peso base del Re.2005 normale: 3.574 kg.
I pesi da aggiungere all'aereo erano i seguenti:
Motore ausiliario e compressori: 280 kg;
bruciatore e tubazioni: 80 kg;
radiatore: 30 kg;
aumento di peso della fusoliera: 30 kg;
carburante: 50 kg; varie; 40 kg.
Totale 510 kg.
Per compensare in parte tale aumento di peso, vennero previsti la rimozione dei due cannoncini alari da 20 mm (130 kg) e la corazza del seggiolino del pilota (40 kg).
Il peso totale pertanto era previsto in circa 3.900 kg.