Premessa
Giunto ormai sul limitare della vita, rievocando gli anni trascorsi e vedendo sfilare innanzi ai miei occhi, in rapida sequenza, gli avvenimenti lieti e tristi che in questo ormai lungo volgere di secolo si sono svolti, e dei quali sono stato partecipe, debbo anzitutto dal profondo del mio cuore innalzare a Dio l'espressione della più viva gratitudine per avermi concesso di giungere fino ad oggi in piena integrità di corpo e di spirito, ma soprattutto con la fronte alta, attraverso il duro travaglio materiale e spirituale di quest'epoca quanto mai tumultuosa.
E poiché durante settant'anni, dal suo primo sviluppo fino alle odierne realizzazioni, l'Aeronautica del mio Paese ha costituito l'ambiente in cui esclusivamente ho vissuto, dedicando ad essa l'appassionata mia fede ed ogni mia energia, penso che sia doveroso per me riunire in un libro la narrazione documentata dei fatti che mi hanno avuto come non ultimo attore o diretto testimone.
L'editore ha voluto, con troppo benevolenza nei miei riguardi, definire questa narrazione come Storia dell'Aeronautica Italiana:
in effetti questa definizione mi sembra eccessiva, salvo nel periodo del mio diretto comando, dal 1929 al 1939, in cui l'Aviazione è divenuta di fatto una grande forza armata operante a difesa della patria.
Un periodo sufficiente è trascorso, perché la patina del tempo abbia potuto attenuare l'impulsività di una esposizione soggettiva;
molte vicende sono ancor oggi ignorate o imperfettamente conosciute:
attendere più a lungo significherebbe rinunziare a portare il mio vivo contributo a quel complesso di elementi che gli studiosi di domani dovranno necessariamente analizzare e disporre, se vorranno ricostruire imparzialmente la realtà storica degli avvenimenti.