WAR REPORT – Operazioni Aeree - Maggio 1943

Dopo 35 mesi di epica lotta in cui con le gloriose tradizioni del fante ha potuto rifulgere il valore dei nostri aviatori che con il diurno avvicendarsi nei cieli africani hanno fatto scudo fino al limite alle truppe di superficie contro l'offesa aerea nemica, la R. Aeronautica ha abbandonato le sue basi in terra d'Africa.
Gli aviatori della V Squadra Aerea hanno scritto pagine sublimi di gloria e se la sorte è stata loro avversa la riconoscenza della Patria sarà per essi tuttavia imperitura.
Ma la lotta per l'Africa non è per questo finita:
essa prosegue con tutto il nostro accanimento;
sulla quarta sponda l'Aviazione, che ha "la ventura di poter colpire il nemico al di là del mare, farà gravitare tutto il peso della sua efficacia.
L'attività aerea che nella prima quindicina di maggio è stata quanto mai intensa in ogni settore è riportata qui di seguito nelle operazioni di maggior rilievo..
Nella notte sul 2 maggio formazioni di siluranti e di bombardieri germanici in perlustrazione offensiva al largo delle coste della Cirenaica, hanno attaccato un convoglio nella zona di Misurata.
Tre mercantili di medio tonnellaggio sono stati colpiti con bombe;
un mercantile di circa 8.000 tonnellate è stato colpito con bombe e probabilmente affondato;
una nave passeggeri sulle 10.000 tonnellate colpita con tre siluri deve ritenersi sicuramente affondata.
Numerose altre bombe sono cadute sulle navi.

Nella notte sul 5 maggio le attrezzature portuali di Bona sono state efficacemente centrate da nostre formazioni di bombardieri.
Il 5 maggio una nostra formazione sul Canale di Sicilia si è scontrata con numerosi caccia bimotori Lightning P.38.
Nell'aspro combattimento sette P. 38 venivano abbattuti in mare ed altrettanti mitragliati efficacemente, due dei quali visti allontanarsi con il fuoco a bordo, devono considerarsi come probabilmente abbattuti.

Il 6 maggio nostri cacciatori, partiti su allarme da aeroporti della Sicilia durante incursioni nemiche, in cooperazione con cacciatori germanici hanno abbattuto sette bombardieri avversari.
Lo stesso giorno nostri caccia, partiti su allarme, hanno intercettato una grossa formazione di plurimotori scortati da Spitfire e da Curtiss P. 40.
Nei combattimenti avvenuti nei pressi dell'isola di Pantelleria un P.40 è stato abbattuto:
due bombardieri ed uno Spitfire sono stati mitragliati.

L'8 maggio ricognitori hanno ricercato e mantenuto contatto con unità navali nemiche nella zona di mare tra la Sicilia, la Sardegna e la Tunisia.
Nel corso della notte forti aliquote di bombardieri in quota e a tuffo ed aerosiluranti della Luftwaffe, in collegamento con i ricognitori di cui sopra, hanno attaccato con efficaci risultati le navi nemiche.
Dopo l'azione un cacciatorpediniere rimaneva sbandato, un altro presentava un forte sviluppo di fumo e su un terzo erano osservate numerose esplosioni in coperta.

Il giorno 9 cacciatori italiani partiti su allarme dagli aeroporti della Sicilia, della Calabria e delle isole contigue contro centinaia di bombardieri e cacciatori nemici operanti a massa in ondate successive, hanno, nonostante la grande disparità di forze, affrontato il nemico per arginarne l'offensiva.
Pattuglie della difesa alzatesi da Palermo contro circa 250 quadrimotori “ Foltezze Volanti “, Liberator e bimotori da bombardamento Boston, scortati da cacciatori pesanti bimotori Lightning, hanno raggiunto il contatto balistico con gli avversari, abbattendo due quadrimotori e mitragliandone efficacemente numerosi altri, due dei quali sono stati visti allontanarsi preda ad incendi.
Altri cacciatori su Messina, hanno impegnato ingenti forze avversarie abbattendo cinque apparecchi.
Un quadrimotore è precipitato a 16 miglia a sud di Locri;
degli altri quattro velivoli, due sono esplosi in aria e i rimanenti caduti in mare.
Altri numerosi apparecchi sono stati visti staccarsi dalle formazioni con principi di incendi a bordo.
Lo stesso giorno durante numerose crociere di interdizione e partenze su allarme dalla penisola di Capo Bon, cacciatori tedeschi hanno abbattuto in combattimento contro centinaia di velivoli avversari, sei Spitfire e tre Curtiss.
Altri apparecchi intenti ad evacuare personale dalla Tunisia hanno impegnato battaglia con dei Beaufighter, due dei quali sono stati abbattuti in mare.
Nella stessa giornata cacciatori tedeschi partiti su allarme hanno impegnato combattimento presso Palermo con 150 tra B.17 e B. 24 e con 40 Lightning, abbattendo quattro B.17, un B. 24 e due Lightning.

Il 10 maggio nostri cacciatori partiti da un aeroporto della Sicilia, hanno intercettato una formazione di circa 6o apparecchi nemici, abbattendo sicuramente quattro quadrimotori.
Nella notte successiva grosse formazioni di bombardieri hanno attaccato obiettivi navali e impianti portuali a Bona.
Quattro navi da 7.000 tonnellate sono state centrate.
Altre bombe sono cadute su navi in moto.
Sono stati osservati tre grandi incendi ed altri tre di media intensità nella parte nord-est del porto.
Sono state pure registrate due esplosioni con forte sviluppo di fumo e cinque incendi a sud-ovest della città.
La stessa notte, aliquote di bombardieri italiani hanno reiteratamente colpito con precisi tiri i porti di Algeri e di Gabes, provocando incendi alcuni dei quali di vaste proporzioni e a lungo perduranti.

L'11 maggio cacciatori tedeschi in ripetuti scontri con aerei nemici sulla Sicilia e sul Mediterraneo centrale hanno abbattuto uno Spitfire, quattro Lightning, una fortezza volante
ed un Mitchell.

Il 12 maggio nostri intercettori partiti su allarme hanno attaccato nel cielo di Augusta una formazione di 50 quadrimotori nemici scortati da numerosi cacciatori.
Nello scontro un quadrimotore ed uno Spitfire sono stati abbattuti;
altri sei velivoli, fra i quali tre quadrimotori, efficacemente colpiti ed alcuni di essi probabilmente abbattuti.
Su Cagliari altri cacciatori hanno raggiunto ed abbattuto cinque velivoli incursori.

Nella notte sul 13 reparti da bombardamento dell'Armata Aerea italiana hanno colpito le attrezzature del porto di Sfax, riuscendo a provocare la distruzione di numeroso materiale accentrato nella zona portuale, nonché di parte degli impianti che il nemico faticosamente tentava di riattare.
Il giorno 13 una formazione da bombardamento tedesca ha bombardato il porto di Algeri, colpendo cinque piroscafi, due dei quali per complessive 13.000 tonnellate, sono stati gravemente danneggiati e forse affondati.
Nella notte sul 14 bombardieri italiani hanno efficacemente attaccato il porto di Bona.

Il giorno 14 nostri cacciatori partiti su allarme hanno intercettato sul Tirreno al largo delle coste orientali della Sardegna una formazione di 40 velivoli nemici che avevano attaccato località dell'isola.
Nel combattimento, due cacciatori pesanti Lockeed P. 38 sono stati abbattuti e numerosi altri efficacemente mitragliati.

GIORGIO DI CAPA
L’Ala d’Italia , Maggio 1943