La guerra nel settore mediterraneo assume proporzioni sempre più vaste.
Quivi l'Inghilterra ha concentrato da tempo il meglio delle sue truppe e dei suoi mezzi, cercando con qualche vittoria effimera di tenere ancora alto il suo prestigio.
Ma se ciò in parte può riuscirle, la conquista di qualche chilometro quadrato di deserto non compensa certo le grandi disfatte che nel Pacifico è costretta a subire ad opera degli alleati giapponesi.
Questo aver richiamato nel Mediterraneo le forze inglesi più cospicue è per l'Italia un titolo di orgoglio anche se qualche volta dietro la pressione veramente notevole del nemico è costretta a ritirarsi su nuove posizioni.
La R. Aeronautica in questa fase cosi attiva della guerra mediterranea, va scrivendo,pagine di vero eroismo riuscendo ad infliggere al nemico perdite notevoli quantunque spesso in condizioni di netta inferiorità.
Vaste formazioni aeree da bombardamento a tuffo e da caccia prendono parte attiva alle battaglie terrestri attaccando colonne nemiche, depositi e basi logistiche stroncando il più delle volte l’impeto dell’avversario.
Nell'ultima decade di dicembre, in violenti contrasti aerei, molti apparecchi nemici sono stati abbattuti dei quali solo 18 nell'ultima settimana.
L'attività di perlustrazione sul mare prosegue diuturnamente riuscendo ad inibire al nemico ogni traffico, assicurando d'altra parte ai nostri convogli il libero transito, mentre l'aviazione dell'Asse continua l'opera di neutralizzazione delle basi maltesi.
In Russia i nostri reparti aerei, in condizioni di grave disagio per le condizioni ambientati, hanno segnato negli ultimi giorni eccellenti vittorie, riuscendo ad abbattere ben 15 velivoli avversari.
Lo svolgimento delle operazioni più notevoli nei vari settori nella seconda quindicina del mese di dicembre è riportato qui di seguito in ordine cronologico.