La squadra del NACA mi riteneva un selvaggio.
Dick Frost mi diede una solenne lavata di capo per quel tonneau lento.
Persino Jack Ridley scosse la testa dicendo:
«Tutti quelli che ti stavano a guardare sapevano benissimo che non era Slick a fare tutto quel casino.
Va bene, figliolo, ti sei sfogato, ma ora devi rigare dritto ».
Il colonnello Boyd mi mandò una girata delle sue:
«Risponda per iscritto per quali motivi ha superato Mach 0,82 violando i miei ordini diretti ».
Chiesi a Ridley di scrivere lui la risposta. «Sciocchezze », disse. «Tu l'hai combinata e tu la spieghi. »
La mia risposta fu: «L'aeroplano era in condizioni talmente buone e volava cosi bene che mi sono sentito sicuro di poter superare leggermente la velocità prestabilita senza problemi.
La violazione dei suoi ordini diretti è stata causata dallo state d'eccitazione del sottoscritto e non si ripeterà ».
Pochi giorni dopo il vecchio mi mando a chiamare.
« Per Dio, mi aspetto che tu esegua a puntino il programma e faccia quello che ci si aspetta da te.
Non diventare zelante e vanitoso.
Vuoi rovinare il primo programma di ricerche dell'aeronautica? »
« Signorno. »
« Bene, e allora ubbidisci alle nostre dannate regole. »
Da allora in poi lo feci.
Ma con quel primo volo a motore volli far vedere a coloro che consideravano destinato a fallire il tentativo di volare più veloce del suono.
Il mio messaggio era: «Mettetevelo la dove non brilla il sole ».
L'aver superato Mach 0,85 provocò l'arresto momentaneo del programma perchè ci aveva portato oltre i limiti di quanto si conoscesse allora dell'aerodinamica ad alte velocità.
Le gallerie del vento potevano misurare solo fino a 0,85 Mach e, come Walt Williams del NACA si affrettò a spiegarmi:
«D'ora in poi, Chuck, volerai nel regno dell'ignoto ».
Tratto da Vivere per Volare
Dick Frost mi diede una solenne lavata di capo per quel tonneau lento.
Persino Jack Ridley scosse la testa dicendo:
«Tutti quelli che ti stavano a guardare sapevano benissimo che non era Slick a fare tutto quel casino.
Va bene, figliolo, ti sei sfogato, ma ora devi rigare dritto ».
Il colonnello Boyd mi mandò una girata delle sue:
«Risponda per iscritto per quali motivi ha superato Mach 0,82 violando i miei ordini diretti ».
Chiesi a Ridley di scrivere lui la risposta. «Sciocchezze », disse. «Tu l'hai combinata e tu la spieghi. »
La mia risposta fu: «L'aeroplano era in condizioni talmente buone e volava cosi bene che mi sono sentito sicuro di poter superare leggermente la velocità prestabilita senza problemi.
La violazione dei suoi ordini diretti è stata causata dallo state d'eccitazione del sottoscritto e non si ripeterà ».
Pochi giorni dopo il vecchio mi mando a chiamare.
« Per Dio, mi aspetto che tu esegua a puntino il programma e faccia quello che ci si aspetta da te.
Non diventare zelante e vanitoso.
Vuoi rovinare il primo programma di ricerche dell'aeronautica? »
« Signorno. »
« Bene, e allora ubbidisci alle nostre dannate regole. »
Da allora in poi lo feci.
Ma con quel primo volo a motore volli far vedere a coloro che consideravano destinato a fallire il tentativo di volare più veloce del suono.
Il mio messaggio era: «Mettetevelo la dove non brilla il sole ».
L'aver superato Mach 0,85 provocò l'arresto momentaneo del programma perchè ci aveva portato oltre i limiti di quanto si conoscesse allora dell'aerodinamica ad alte velocità.
Le gallerie del vento potevano misurare solo fino a 0,85 Mach e, come Walt Williams del NACA si affrettò a spiegarmi:
«D'ora in poi, Chuck, volerai nel regno dell'ignoto ».
Tratto da Vivere per Volare