MontecavoloL'Ingegner Alessio, quando approdai alle “Caproni-Reggiane”, viveva a Montecavolo, in una villa cardinalizia del '700;
una residenza principesca che dominava la località.
La proprietà era completata da una azienda agricola-modello, dove non mancavano nemmeno i cavalli da sella.
Le personalità, a Reggio Emilia, si misuravano anche in “biolche”, ed Alessio, prestigioso Direttore generale delle "O.M.I. Reggiane, - forti di tredicimila operai -possedeva un trono adeguato alla ambita carica.
Oggi, in tempo di permissivismo, è inimmaginabile l'autorità che emanavano i dirigenti industriali del ventennio.
Autorità e prestigio che si manifestavano con l'isolamento, con la riservatezza e venivano esercitate attraverso un abituale,altezzoso distacco verso i dipendenti, anche i più prossimi e qualificati.
Tra Direttore e (vice), ad esempio, esisteva un incolmabile abisso alimentato da una campagna di critiche, per lo più malevole, che servivano a tenere... alla frusta il collaboratore.
Sovente, i rapporti di lavoro erano basati più sul terrore che sull'affiatamento;
e così, dal vertice, giù giù fino alla manovalanza.
Secondo i canoni esatti della gerarchia.
Il Direttore generale era un monarca assoluto ma anche l'ultimo “graduato" dominava... il manovale.
L'autorità veniva poi integrata dalla anzianità, della camicia nera e dalle annesse benemerenze per cui gli undicimila si muovevano con diffidenza.
Solo in poche isole si operava in clima di cordialità.
Montecavolo era vietata a tutti coloro che avevano rapporti di dipendenza con l’Ingegnere.
Faceva eccezione la garbata segretaria, parte integrante della famiglia, signora e due figliole, gentilissime.
Forse per la mia posizione, per la mia veste militare, probabilmente perché nuovo del luogo - non avevo legami con alcuno – fui accolto a Montecavolo con eccezionale calore.
E da quel colle, potei osservare, senza difficoltà,l'ambiente;
studiarlo ed intuirne i risvolti più riposti mantenendomi al di fuori della mischia.
L'abituale frequentazione di casa Alessio mi aveva procurato “prestigio aziendale".
Inoltre, mi aiutò ad evitare la soggezione dall’ Ingegner Longhi il quale, quasi per potere... ipnotico, riusciva ad orientare tutte le coscienze imponendo la propria volontà.
Le Reggiane producevano aeroplani, mulini, motori, materiale ferroviario e ciascun settore aveva una direzione ed un apposito ufficio-progetti.
La sezione velivoli era diretta dall'Ingegner Bonomi mentre, come abbiamo visto, Maraschini capeggiava l'ufficio “progetti-aviazione”.
Il Direttore generale frequentava -il reparto-sperimentale”, di cui Longhi era capo fabbrica, naturale centro di attrazione è di incontro di tutti i tecnici aeronautici della casa.
Tuttavia i rapporti Alessio-Longhi erano di... reciproca diffidenza e i superficiali convenevoli non bastavano a nascondere agli altri collaboratori tale precario stato di cose.