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    Edgar James “Cobber” Kain

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    Messaggio  michele Mer Giu 17, 2009 10:15 pm

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    In tutte le aviazioni militari del mondo, almeno fino all'avvento degli aviogetti, i piloti da caccia si sono sempre distinti per baldanza, individualismo e magari anche una certa dose di indisciplina.
    Così, spesso, aviatori da caccia usciti indenni dai più pericolosi combattimenti aerei sono poi morti per banali incidenti di volo, provocati dalla loro stessa spericolatezza o sconsideratezza. Nel novero di questi rientra anche il neozelandese Edgar James Kain.
    Nato a Wellington nel 1918, Kain aveva prestissimo sentito nascere in sé la passione per il volo e appena l'età glielo aveva concesso aveva preso lezioni di pilotaggio.
    Nel 1937, avendo compiuto diciotto anni e raggiunto quindi l'età minima per arruolarsi, Edgar aveva lasciato la Nuova Zelanda per l'Inghilterra, dove era riuscito a entrare nei ranghi della RAF.
    I due anni di servizio prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale gli permisero di ricevere un addestramento ben più accurato di quello che avrebbero poi ricevuto altri aviatori formati nell'urgenza del conflitto.
    Terminato il periodo di addestramento, il sottotenente Kain fu assegnato al 73° Squadron, con base a Digby (nel Lincolnshire), equipaggiato con Hawker Hurricane.
    Nel reparto prestavano servizio piloti e specialisti provenienti da vari dominion del Commonwealth e tra essi il giovane ufficiale neozelandese si inserì perfettamente.
    I colleghi, i superiori, i subordinati gli volevano bene e lo apprezzavano, mentre non ne approvavano la spericolatezza, le uniformi non ben stirate, la chioma spettinata.
    Comunque 'Cobber' (come era stato soprannominato il giovanotto da un termine colloquiale australiano che sta per amico, compagnone) diventò subito molto popolare.
    Il 24 agosto 1939, quando ormai appariva certo che Gran Bretagna e Francia avrebbero dovuto tener fede all'impegno di garantire assistenza alla Polonia, il 73° Squadron fu mobilitato per formare con il 1° Squadron, anch'esso dotato di Hurricane, il 67° Wing, cioè la sezione caccia dell'Advanced Air Striking Force (AASF) destinata a operare in Francia.
    Ai primi di settembre varcarono la Manica prima i reparti da bombardamento, poi quelli da caccia e quelli assegnati a compiti di ricognizione e appoggio tattico ai reparti terrestri.
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    Messaggio  michele Mer Giu 17, 2009 10:16 pm

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    Prime azioni
    Cominciava così, anche per la RAF come per l'Aeronautica francese e le forze di terra dei due paesi, quella che gli inglesi avrebbero chiamato la phoney war, cioè la guerra fasulla, vale a dire quella fase di stallo e inattività che sarebbe durata fino alla primavera successiva, quando le divisioni corazzate tedesche avrebbero scatenato la 'guerra lampo' sul fronte occidentale.
    Fino alla tarda primavera del 1940, quindi, anche la RAF non ebbe molto da fare.
    In seguito sarebbero venuti la disperata azione per proteggere il corpo di spedizione travolto dai Panzer di Guderian, la tremenda Battaglia d'Inghilterra e tante altre azioni fino alla vittoria del 1945.
    Ma nell'autunno-inverno 1939-1940 non molte furono certo le occasioni concesse ai piloti da caccia per mettersi in luce.
    Comunque, anche se le fanterie erano inattive, la RAF era al lavoro, magari soltanto impegnata in missioni di ricognizione tattica e strategica.
    L'8 novembre Kain, che era in volo per intercettare eventuali aerei nemici, incontrò un solitario Do 17, lo attaccò e lo distrusse.
    Lo Squadron ebbe le prime perdite il 24 dicembre, quando sei Bf 110 attaccarono tre suoi Hurricane abbattendone due.
    In seguito, mentre il maltempo rendeva spesso impossibile volare, i successi furono ottenuti quasi esclusivamente dai cacciatori francesi.
    Un giorno però, per l'esattezza il 3 marzo, Kain, che era in pattuglia con un gregario e volava a seimila metri ben addentro la Germania, avvistò sette He 111 che, gli parve, erano senza scorta.
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    Messaggio  michele Mer Giu 17, 2009 10:16 pm

    Cobber attaccò mentre il gregario, rimasto indietro, non aveva possibilità alcuna di collaborare. Comparve un Bf 109, la cui raffica colpì l'Hurricane del neozelandese, e subito dopo questi subì l'attacco di un altro Messerschmitt, che però Kain colpì dal di sotto mentre ne era superato.
    Il tedesco precipitò, ma contro l'Hurricane arrivò un terzo Messerschmitt, una raffica del quale mise fuori uso il motore del caccia britannico.
    Kain capì che doveva lanciarsi e già stava per abbandonare l'aereo quando si rese conto che aveva volato senza allacciarsi l'imbragatura del paracadute.
    Servendosi della bombola d'ossigeno per respirare nell'abitacolo invaso dal fumo oleoso, il pilota rimise l'apparecchio in assetto di volo e in leggera discesa, ponendo la prua in direzione della Francia, dove riuscì ad atterrare sul campo di Metz.
    Per il coraggio dimostrato in quell'occasione ebbe una croce al merito.
    In un'altra occasione, il neozelandese si trovava alla guida di una sezione di tre apparecchi, il 26 marzo, quando attaccò una formazione di Bf 109 abbattendone due prima di essere a sua volta colpito e di doversi lanciare, andando a cadere nella terra di nessuno, da dove però riuscì a rientrare nelle linee amiche.
    E a quel punto, con cinque vittorie, egli diventò il primo asso della RAF.
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    Messaggio  michele Mer Giu 17, 2009 10:17 pm

    Giorni di tragedia
    L'undici aprile, finita una licenza di dieci giorni durante la quale si fidanzò, Cobber era di nuovo al reparto.
    In quel periodo, che stava segnando la fine della guerra statica, abbatté un Do 17.
    Poi Hitler scatenò il Blitzkrieg, cogliendo di sorpresa gli Alleati e quindi anche la RAF, che però reagì inviando nuovi Squadron in Francia, i quali furono tuttavia costretti a ritirarsi, cambiando spessissimo di base.
    Comunque Kain si aggiudicò due vittorie quando, volando da solo, attaccò una formazione di quaranta tra He 111 e Do 17.
    Il 15 maggio, il diario del 73° Squadron registrò:
    “Data la situazione non è possibile controllare i rapporti dei singoli piloti;
    è però un fatto che il comandante, Cobber Kain e Fanny Orton ottengono vittorie ogni giorno".

    In quelle giornate di tragedia per gli anglo-francesi ai reparti di Hurricane fu affidato il compito primario di fornire l'ombrello aereo alle operazioni per l'evacuazione del corpo di spedizione britannico, prima operando da basi in terra di Francia, poi da campi in Inghilterra.
    Dopo il 20 maggio erano rimasti in Francia soltanto gli Squadron del 67° Wing, mentre al 73° (cui apparteneva Kain) veniva affidata la protezione dei bombardieri francesi, opera che impegnò assai duramente il reparto, arrecandogli pesanti perdite.
    Il 23 maggio, infatti, dei piloti che avevano fatto parte dello Squadron fin dall'inizio erano rimasti soltanto il tenente Ian Scoular e Kain.
    Questi abbatté il 6 giugno la sua diciassettesima preda, confermandosi il miglior cacciatore della RAF dall'inizio della guerra.
    Va detto, peraltro, che probabilmente il coraggioso neozelandese si era aggiudicato un numero maggiore di abbattimenti, ma il caos provocato dall'avanzata delle divisioni corazzate tedesche e dal crollo degli eserciti francese e britannico impedì di verificare le affermazioni dei piloti, con la conseguenza che di un certo numero di vittorie non si tenne conto.
    Proprio quello stesso 6 giugno, e proprio al ritorno da quell'azione vittoriosa, a Cobber venne comunicato ufficialmente che il giorno dopo sarebbe rientrato in Gran Bretagna, in volo ai comandi del proprio aereo.
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    Messaggio  michele Mer Giu 17, 2009 10:18 pm

    Il 7 il pilota decollò infatti dall'ultima base dello Squadron, situata presso Blois, per il trasferimento.
    Prima di lasciare i pochi colleghi e gli specialisti ancora rimasti alla base, Cobber volle salutarli e decise di farlo con un'esibizione acrobatica nel cielo del campo.
    Dopo il decollo dell'Hurricane, da terra lo videro portarsi rapidamente sui 500 metri di quota e
    iniziare una serie di puntate e cabrate sbattendo le ali.
    Questo purtroppo portò l'aereo troppo vicino al suolo e alla terza manovra del genere un'ala del caccia urtò il terreno.
    L'Hurricane rotolò su se stesso più volte, fracassandosi, e Kain perse la vita.

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