Il Pilota della caccia britannica che abbia raccolto il maggior numero di vittorie nella battaglia d'Inghilterra è James Harry « Ginger» Lacey, dello Yorkshire, un tipo con i capelli rossi e la voce bassa.
Fu uno di quegli immortali « pochi » che, nell' estate del 1940, combatterono per ottenere la vittoria sulla Luftwaffe e che si conquistarono il cuore dell'intero mondo libero.
Lacey, quale sergente pilota della riserva, era stato chiamato in servizio attivo fin dall'inizio della guerra, spedito in Francia nel giorno stesso in cui era cominciata l'offensiva tedesca in occidente, il 10 maggio, e aveva abbattuto cinque velivoli nemici, tre dei quali sul fronte importantissimo di Sedan, nel breve periodo di tempo durante il quale le forze britanniche erano rimaste nel continente.
Rientrato in patria aveva prestato servizio nella zona a sud di Londra, cioè nella prima linea, dal principio fino alla fine della battaglia d' Inghilterra.
Dopo un tale inizio, nel 1940, l'attività aerea era alquanto diminuita, ma Lacey rimase ugualmente in attività di volo sulla Manica fino al luglio del 1941, aggiungendo altre vittime al suo totale.
Da quel momento in poi, fino al termine della guerra, aveva prestato servizio presso le scuole di addestramento, in vari comandi e poi in Estremo Oriente, avendo cosi poche possibilità di abbattere altri nemici.
Nonostante questo, alla fine della guerra le sue 28 vittorie lo classificavano uno dei più grandi vincitori tra piloti della RAF.
Lacey, figlio di un commerciante di bestiame dello Yorkshire, aveva imparato a volare prima di avere vent'anni.
La sua immaginazione era rimasta colpita, per la prima volta, quando i piloti della RAF avevano definitivamente vinto la Coppa Schneider assicurandola all'Inghilterra, ma i suoi genitori lo avevano gentilmente dissuaso dal dedicarsi al volo.
Suo padre era morto nel 1933, nel momento della massima depressione economica del paese, quando lui stava ancora facendo il tirocinio di farmacia e aveva altri due anni da lavorare.
Nel 1936, dopo aver terminato i tre anni di tirocinio, fu finalmente libero di arruolarsi nella Riserva aeronautica, fu classificato diciannovesimo e la guerra era distante soltanto tre anni.
L'imparare a volare comportava sempre il rischio di essere esonerato dal pilotaggio per inettitudine: perciò non aveva detto a nessuno che stava prendendo lezioni;
piuttosto riservato, secondo la tradizione inglese, sapeva che, se non gli fosse andata bene, avrebbe avuto meno spiegazioni da dare.
Però, fin dal suo primo inizio, con altri ventinove giovani allievi a Scone nella Scozia, ebbe ben poche possibilità di essere rimandato perchè l'istruttore, Nick Lawson, lo aveva subito classificato oltre la media:
fu, infatti, il primo del suo corso a decollare.