Nessun resoconto sugli assi degli Spitfire delle ultime versioni può dirsi completo senza menzionare la breve ma brillante carriera del franco-canadese Richard "Dick" Audet.
Questi si guadagnò il brevetto da pilota nell'ottobre del 1942 e fu inviato in Inghilterra, ma una volta laggiù trascorse la maggior parte dei successivi due anni volando con unità di seconda linea, inclusa una squadriglia di cooperazione con l'esercito impegnata nel traino di bersagli per l'addestramento degli artiglieri dell'antiaerea.
Questi monotoni incarichi gli permisero tuttavia di accumulare un gran numero di ore di volo e una vasta esperienza nel pilotaggio degli aerei.
Nel settembre del 1944, con il grado di capitano, fu assegnato al 411°Squadron equipaggiato con Spitfire Mk IX, e il mese successivo fu nominato capo-pattuglia.
Il 28 dicembre del 1944 aveva effettuato 52 sortite operative, ma pur avendo compiuto numerosi attacchi su obiettivi al suolo, non si era mai trovato nel posto giusto al momento giusto per impegnare in aria velivoli nemici.
La situazione cambiò di colpo il 29 dicembre.
La battaglia delle Ardenne era in pieno svolgimento e la forza da caccia tedesca era impegnata in un grande sforzo per coprire i decolli dei cacciabombardieri a reazione Me 262 dal campo di Rheine, presso Osnabriick, per permettere loro di attaccare le posizioni delle truppe Alleate nell'area.
Poco dopo mezzogiorno, gli Mk IXE del 411° Squadron furono mandati in volo da Heesch in Olanda e spediti di pattuglia sopra Rheine a 3.150 metri. Improvvisamente Audet, che guidava la Sezione Gialla, scorse sotto di se una dozzina di caccia nemici.