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De Havilland Mosquito
Luigi_58- M 0.0
- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 28.06.09
Località : Reggio Emilia
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Concepito da Sir Geoffrey De Havilland, costruttore di aerei famosi, nella prima guerra mondiale, il Mosquito appariva così rivoluzionario sotto tanti aspetti, da provocare la ,diffidenza di ogni stato maggiore. Con la sua struttura in legno, il Mosquito poteva sembrare anacronistico all'inizio degli anni quaranta.
Ma il legno, materiale facile da lavorare e non strategico, permise di realizzare un velivolo dalle superfici aerodinamicamente perfette e,dalle prestazioni, sorprendenti.
L'elevata velocità gli consentiva di effettuare le sue missioni di ricognizione senza che la caccia nemica riuscisse a intercettarlo.
Il Mosquito ha conservato questo vantaggio per quasi tutta la sua carriera operativa ed è stato il solo bombardiere senza armamento difensivo di tutto il conflitto.
Unico nel suo genere, questo aereo si trasformò in velivolo d’assalto potentemente armato, in ricognitore, in silurante, in caccia notturno;
e svolse tutti questi compiti con incontestato successo.
I tedeschi temevano il Mosquito, che arrivava veloce, colpiva duro e preciso, e molte volte riprendeva indenne la via del ritorno.
La sua precisione fu confermata più volte da attacchi su obiettivi difficili da centrare.
Si videro così i Mosquito distruggere in pochi minuti le mura di cinta della prigione di Amiens allo scopo di liberare partigiani arrestati dalla Gestapo.
I Mosquito effettuarono,incursioni dello stesso genere all'Aia, a Oslo e a Copenaghen, dove i quartier generali della Gestapo e i loro archivi furono incendiati.
Dal golfo di Guascogna fino ai più remoti recessi dei fiordi norvegesi, i Mosquito della RAF fecero pagare un pesante tributo alla marina tedesca, combattendo una guerra da corsari.
Anche dopo la seconda guerra mondiale, trovarono nuovi impieghi in combattimento, per esempio in Indocina.
Mossie o wooden Wander (la meraviglia di legno), come fu chiamato, il Mosquito resterà un fenomeno pressoché unico nella storia della guerra aerea
Supplemento al n. 29 di "Mach 1” enciclopedia dell'aviazione del 17 aprile 1981.
Ma il legno, materiale facile da lavorare e non strategico, permise di realizzare un velivolo dalle superfici aerodinamicamente perfette e,dalle prestazioni, sorprendenti.
L'elevata velocità gli consentiva di effettuare le sue missioni di ricognizione senza che la caccia nemica riuscisse a intercettarlo.
Il Mosquito ha conservato questo vantaggio per quasi tutta la sua carriera operativa ed è stato il solo bombardiere senza armamento difensivo di tutto il conflitto.
Unico nel suo genere, questo aereo si trasformò in velivolo d’assalto potentemente armato, in ricognitore, in silurante, in caccia notturno;
e svolse tutti questi compiti con incontestato successo.
I tedeschi temevano il Mosquito, che arrivava veloce, colpiva duro e preciso, e molte volte riprendeva indenne la via del ritorno.
La sua precisione fu confermata più volte da attacchi su obiettivi difficili da centrare.
Si videro così i Mosquito distruggere in pochi minuti le mura di cinta della prigione di Amiens allo scopo di liberare partigiani arrestati dalla Gestapo.
I Mosquito effettuarono,incursioni dello stesso genere all'Aia, a Oslo e a Copenaghen, dove i quartier generali della Gestapo e i loro archivi furono incendiati.
Dal golfo di Guascogna fino ai più remoti recessi dei fiordi norvegesi, i Mosquito della RAF fecero pagare un pesante tributo alla marina tedesca, combattendo una guerra da corsari.
Anche dopo la seconda guerra mondiale, trovarono nuovi impieghi in combattimento, per esempio in Indocina.
Mossie o wooden Wander (la meraviglia di legno), come fu chiamato, il Mosquito resterà un fenomeno pressoché unico nella storia della guerra aerea
Supplemento al n. 29 di "Mach 1” enciclopedia dell'aviazione del 17 aprile 1981.
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