S.A.S – I servizi aerei speciali della Regia Aeronautica
daniele- M 0.5
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Data d'iscrizione : 12.10.08
Località : Reggio Emilia
- Messaggio n°1
S.A.S – I servizi aerei speciali della Regia Aeronautica
Ultima modifica di daniele il Dom Dic 06, 2009 11:56 pm - modificato 1 volta.
daniele- M 0.5
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Prefazione
I Servizi Aerei Speciali, perché?
Per un motivo molto personale; mio padre Fernando, co-motorista di volo nella compagnia aerea Ala Littoria in Afica Orientale, nel 1940 era stato richiamato nella Regia Aeronautica dove aveva prestato servizio per tutto il ciclo delle operazioni belliche nei ranghi dei S.A.S., nel Nucleo Comunicazioni dell’Ala Littoria nei primi mesi e successivamente nel 147° Gruppo.
Ricordo ancora l'impressione generata in me, ragazzino, dai nastrini che fregiavano la sua divisa di ufficiale:
una Medaglia di Bronzo al VM., una Croce di Guerra al VM. sul campo, due Promozioni per Merito di Guerra, quattro Croci per Merito di Guerra di cui una per le operazioni belliche in Africa Orientale e il Distintivo d'Onore in Argento della specialità trasporti certamente rappresentavano anni vissuti intensamente.
Sfortunatamente la sua morte prematura non mi aveva concesso di conoscere gli eventi cui aveva partecipato, ma diventato Ufficiale Pilota la mia curiosità per quelle vicende belliche si era molto acuita, per cui mi ero sempre ripromesso di andare a scavare in quel passato ormai remoto.
Libero dagli impegni di servizio attivo, ho cominciato a cercare negli archivi dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e ho trovato tutto quello che volevo sapere.
Quello che ho scoperto è la realtà eroica di un dovere quotidiano reso durissimo dalla consapevolezza degli equipaggi dei S.A.S. di dover affrontare il nemico non da predatori ma da vittime predestinate ed inermi, dovere mai disatteso e fermamente compiuto.
Ma su tutto questo era caduto l’oblio, tant’è che anche nell'ambito della stessa Forza Armata le conoscenze sull’argomento risultano essere pressoché inesistenti;
nessuna bandiera dei Reparti è decorata al VM. eppure, se è vero che la ricompensa glorifica la vittoria ma anche onora il sacrificio, i S.A.S. con più di 600 caduti tanto avevano dato alla Patria.
Al contrario i riconoscimenti al valore dei singoli sono stati molti;
infatti la carrellata delle motivazioni di decorazioni al Valor Militare e Aeronautico che ho riportato, seppur molto ridona rispetto al totale delle concessioni, vuole essere soprattutto testimonianza dell'apprezzamento dei Capi della Regia Aeronautica (R.A.), espresso magari con la prosa un po'aulica ed enfatica del regime fascista, per le vicende individuali vissute dal personale dei S.A.S. durante il conflitto.
Con queste note io voglio riportare alla memoria i fatti e gli uomini che li hanno vissuti;
a costo di andare conto i canoni di una scorrevole lettura ho voluto citare i tanti nomi degli equipaggi caduti e sopravvissuti.
Ho fatto anche un ampio uso delle relazioni degli equipaggi che ho riportato così come sono state scritte per non alterarne la genuinità, la vivacità, la tensione e quel senso di incredula gioia per essere sopravvissuti ad una sfida mortale;
mi sono reso conto solo più tardi di aver in questo modo, quasi involontariamente, fatto partecipare alla stesura della loro storia, dopo 57 anni, proprio i protagonisti di quella storia e questo mi è sembrato giusto e anche moho bello.
Tutto quanto è riportato nel testo (nomi, eventi, date, statistiche e numeri) trova riscontro nella documentazione custodita presso l’Archivio Stoico dello S.M.A. quale diari storici e decadali dei Reparti, relazioni delle missioni, Bollettini ufficiali, lettere, direttive, circolari, relazioni di servizio, studi e pubblicazioni.
Roma, settembre 2000
Generare B.A. Massimo CIVOLI
I Servizi Aerei Speciali, perché?
Per un motivo molto personale; mio padre Fernando, co-motorista di volo nella compagnia aerea Ala Littoria in Afica Orientale, nel 1940 era stato richiamato nella Regia Aeronautica dove aveva prestato servizio per tutto il ciclo delle operazioni belliche nei ranghi dei S.A.S., nel Nucleo Comunicazioni dell’Ala Littoria nei primi mesi e successivamente nel 147° Gruppo.
Ricordo ancora l'impressione generata in me, ragazzino, dai nastrini che fregiavano la sua divisa di ufficiale:
una Medaglia di Bronzo al VM., una Croce di Guerra al VM. sul campo, due Promozioni per Merito di Guerra, quattro Croci per Merito di Guerra di cui una per le operazioni belliche in Africa Orientale e il Distintivo d'Onore in Argento della specialità trasporti certamente rappresentavano anni vissuti intensamente.
Sfortunatamente la sua morte prematura non mi aveva concesso di conoscere gli eventi cui aveva partecipato, ma diventato Ufficiale Pilota la mia curiosità per quelle vicende belliche si era molto acuita, per cui mi ero sempre ripromesso di andare a scavare in quel passato ormai remoto.
Libero dagli impegni di servizio attivo, ho cominciato a cercare negli archivi dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e ho trovato tutto quello che volevo sapere.
Quello che ho scoperto è la realtà eroica di un dovere quotidiano reso durissimo dalla consapevolezza degli equipaggi dei S.A.S. di dover affrontare il nemico non da predatori ma da vittime predestinate ed inermi, dovere mai disatteso e fermamente compiuto.
Ma su tutto questo era caduto l’oblio, tant’è che anche nell'ambito della stessa Forza Armata le conoscenze sull’argomento risultano essere pressoché inesistenti;
nessuna bandiera dei Reparti è decorata al VM. eppure, se è vero che la ricompensa glorifica la vittoria ma anche onora il sacrificio, i S.A.S. con più di 600 caduti tanto avevano dato alla Patria.
Al contrario i riconoscimenti al valore dei singoli sono stati molti;
infatti la carrellata delle motivazioni di decorazioni al Valor Militare e Aeronautico che ho riportato, seppur molto ridona rispetto al totale delle concessioni, vuole essere soprattutto testimonianza dell'apprezzamento dei Capi della Regia Aeronautica (R.A.), espresso magari con la prosa un po'aulica ed enfatica del regime fascista, per le vicende individuali vissute dal personale dei S.A.S. durante il conflitto.
Con queste note io voglio riportare alla memoria i fatti e gli uomini che li hanno vissuti;
a costo di andare conto i canoni di una scorrevole lettura ho voluto citare i tanti nomi degli equipaggi caduti e sopravvissuti.
Ho fatto anche un ampio uso delle relazioni degli equipaggi che ho riportato così come sono state scritte per non alterarne la genuinità, la vivacità, la tensione e quel senso di incredula gioia per essere sopravvissuti ad una sfida mortale;
mi sono reso conto solo più tardi di aver in questo modo, quasi involontariamente, fatto partecipare alla stesura della loro storia, dopo 57 anni, proprio i protagonisti di quella storia e questo mi è sembrato giusto e anche moho bello.
Tutto quanto è riportato nel testo (nomi, eventi, date, statistiche e numeri) trova riscontro nella documentazione custodita presso l’Archivio Stoico dello S.M.A. quale diari storici e decadali dei Reparti, relazioni delle missioni, Bollettini ufficiali, lettere, direttive, circolari, relazioni di servizio, studi e pubblicazioni.
Roma, settembre 2000
Generare B.A. Massimo CIVOLI