WAR REPORT - FLAK

I Tedeschi , con l'amore che hanno per le abbreviazioni e le sigle, hanno contratto nella parola Flak il lungo discorso “Flugzeug-Abwehrkanone”, che vuol dire semplicemente cannoni antiaerei >.
Della loro Flak essi sono particolarmente orgogliosi, perché si è dimostrata effettivamente molto efficiente.
Una visita alla sua organizzazione in un centro urbano è descritta brevemente nel seguente articolo.
I successi della nostra Arma Aerea e la zona di difesa ramificata dell'altipiano occidentale fanno sembrare difficilmente attuabile un attacco aereo alle città della Germania.
Nonostante ciò la difesa antiaerea è in appostamento nell'interno del paese per accogliere l'assalitore qualora riuscisse a oltrepassare il blocco di difesa dei confini.
Tutt'intorno all'abitato sono appostate delle batterie antiaeree di grosso calibro.
Riflettori e apparecchi di ascolto detti “ stereofoni “ sono pronti"

Giorno e notte gli uomini stanno al loro posto.
Al posto di comando nel cuore della città si accentrano tutti i fili.
Gli uomini che fanno il loro servizio alla centrale sono carichi di lavoro.
Ordinanze vanno e vengono, squillano i telefoni, radiogrammi vengono inoltrati...
Su grandi piante della città si segnano le posizioni occupate e gettando uno sguardo su tali
carte non si può che ammirare la disposizione favorevole delle batterie e il grande numero di cannoni posti a difesa della città e degli obiettivi di importanza vitale.
Ammettiamo che un apparecchio nemico si avvicini.
Partono i “ caccia “ su allarme dai campi di volo per abbatterlo o per costringerlo al ritorno.
Se gli riesce avvicinarsi ad una città non solamente s'imbatterà nei caccia che la difendono, ma
entrerà nelle zone delle batterie antiaeree.

Ma già molto tempo prima la città è stata posta in allarme.
Su tutte le colline nei dintorni sono vigili i posti di osservazione.
Si avvertono subito le batterie, gli aeroscali, la polizia, ecc- perché tutti provvedimenti del caso possano essere presi.
Il posto di comando degli antiaerei è, come già detto, in comunicazione telefonica e radiofonica con gli appostamenti e le batterie ricevono, in caso di un attacco, immediatamente i loro ordini.
Pochi momenti più tardi le bocche dei cannoni s'innalzano minacciosamente nella direzione dell’apparecchio avvistato.
I settori di tiro delle varie bocche da fuoco s'incrociano e si sovrappongono più volte:
è impossibile un passaggio.
Non è facile visitare le batterie.
Potendolo fare, bisogna cercarle nelle loro posizioni, lungamente:
una prova di quanto bene siano mascherate.
Un riflettore è stato installato profondamente sotto terra;
a 100 metri di distanza sta un apparecchio di ascolto difficilmente riconoscibile.
Gli uomini stanno lavorando per rendere abitabili i loro ricoveri.
Al cambio della guardia vanno nei loro alloggi privati nel paese vicino.
Gli uomini sono del miglior umore;
I ragazzi del paese portano giornali, molte delle installazioni hanno la radio.
Con lo sport e con i giuochi gli uomini passano il tempo libero.
Ma sono pienamente consci della grave responsabilità che grava su di loro:
essere protettori della patria precisamente come i loro camerati nelle prime linee.
Continuando da posizione in posizione il viaggio dura a lungo per quest'anello protettivo di innumerevoli batterie.

E dappertutto lo stesso quadro: mascheramento perfetto, gli stessi visi allegri.
Si giunge nelle vicinanze di una grande fabbrica.
Le batterie più pesanti si sono messe qui in posizione.
Profondamente nel suolo è nascosta la riserva di munizioni, gli istrumenti di comando e di controllo sono protetti bene contro le schegge di bombe.
Una esercitazione di allarme:
“ Allarme aereo “ avverte il comando.
Fulmineamente i cannonieri saltano ai loro pezzi.
Cade il mascheramento, e già le minacciose bocche dei cannoni si rivolgono verso il cielo.
“ Pronti al tiro “ grida il capo-pezzo.
Solo pochi secondi di preparativi.
Per la difesa contro attacchi a bassa quota vi sono postazioni di piccoli calibri.
Anche per questo, come dappertutto, si ha la persuasione di una opposizione sterminatrice da tutte le postazioni intorno alla città, e ai confini della Nazione.

L'Ala D'Italia Ottobre 1939