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    Tenente Emanuel Galitzine

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    Messaggio  Green_Group Dom Dic 14, 2008 12:43 pm

    1° Duello ad alta quota
    Mentre si combattevano le battaglie aeree sopra Dieppe, la Luftwaffe stava completando le ultime preparazioni per aprire una nuova fase dei suoi attacchi sugli obiettivi inglesi.
    Alcuni giorni dopo, lo Hohenkampfkommando (Distaccamento Bombardieri d' Alta Quota), con due bombardieri Junker Ju 86R, arrivò a Beauvais, nella Francia settentrionale, pronto a cominciare le operazioni.
    Lo Ju 86R era spinto da due motori diesel sovralimentati e con iniezione di protossido di azoto per fornire ulteriore potenza a quote estremamente elevate.
    Il bombardiere non era decisamente un fulmine, visto che la sua velocità massima era di poco superiore ai 320 km/ora, ma con le sue ali lunghe e appuntite, per un'apertura di 31,5 metri, poteva raggiungere altitudini attorno ai 13.500 metri.
    Questo, si pensava, gli avrebbe permesso di attaccare impunemente di giorno gli obiettivi in Gran Bretagna.
    Il carico di bombe consisteva in un unico ordigno da 250 kg, ma agli occhi della Luftwaffe la cosa più importante era ottenere il massimo effetto propagandistico con una serie di attacchi diurni contro i quali le difese aeree britanniche sarebbero apparse impotenti.
    Gli Ju 86R colpirono per la prima volta il 24 agosto, quando un aereo bombardò Camberley e l'altro Southampton.
    Il Fighter Command fece decollare 15 Spitfire Mk V, nessuno dei quali riuscì però a intercettare i due bombardieri che volavano ad alta quota.
    Il giorno seguente uno degli incursori fece ritorno.
    L'apparecchio tedesco seguì un percorso tortuoso che lo portò sopra Southampton e poi a nord di Londra, facendo entrare in azione le sirene d'allarme aereo e costringendo la popolazione di una vasta fascia dell'lnghilterra sud-orientale a cercare rifugio nei ricoveri.
    L'unica bomba fu sganciata su Stansted, dopodichè l'aereo sorvolò i quartieri orientali di Londra e lasciò la costa a Shoreham.
    Furono fatti decollare nove Spitfire V, ma ancora una volta i caccia non riuscirono neppure ad avvicinarsi all'intruso.
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    Messaggio  Green_Group Dom Dic 14, 2008 12:44 pm

    Nelle successive due settimane e mezza gli Ju 86R compirono nove incursioni sull'Inghilterra, sempre senza incontrare un'effettiva interferenza da parte della caccia.
    Tuttavia, il periodo di impunità dei bombardieri ad alta quota stava rapidamente volgendo al termine.
    Identificata la natura della minaccia, per contrastarla il Fighter Command ordinò la costituzione di una nuova unità, lo Special Service Flight [Pattuglia per servizi speciali], a Northolt.
    L'avversario ideale dello Ju 86 R sarebbe stato lo Spitfire Mk VII, ma questa variante non era pronta per le operazioni.
    Come rimedio temporaneo la pattuglia fu dotata di due Mk IX specificamente alleggeriti per operazioni ad altissima quota.
    Tutta la blindatura e le attrezzature non necessarie furono asportate.
    Furono ugualmente rimosse le quattro mitragliatrici, lasciando come armamento solo due cannoni Hispano da 20 mm.
    Il 12 settembre uno degli Ju 86R fece rotta sulla Manica per portare un nuovo attacco, ma stavolta i difensori erano pronti.
    Il tenente Emanuel Galitzine fu mandato a intercettare l'apparecchio nemico, e dopo una rapida salita a 12.000 metri avvistò il bombardiere sopra il Solent, leggermente più in alto sulla destra.
    Più o meno nello stesso istante fu scorto dall'equipaggio dell'aereo tedesco, il cui pilota sganciò la bomba e diede tutta manetta nel tentativo di superare il caccia in salita.
    Lo Spitfire alleggerito fu però in grado di salire più velocemente, e il suo pilota si portò in posizione di attacco dietro lo Ju 86R, poco più in alto:
    "Mi posizionai per l' attacco e picchiai fino a circa 60 metri dalla sua coda, quando aprii il fuoco con una raffica di tre secondi.
    Alla fine del passaggio il cannone di sinistra si inceppò e lo Spitfire sbandò sulla destra; poi, mentre attraversavo la scia del bombardiere, il mio tettuccio si appannò.
    Ci volle un minuto perchè si ripulisse completamente, e in quel lasso di tempo mi riportai in quota per l'attacco successivo.
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    Messaggio  Green_Group Dom Dic 14, 2008 12:44 pm

    Quando lo vidi di nuovo, lo Junker stava procedendo verso est, tentando di fuggire sul mare.
    Sapevo che dovevo incollarmi dietro di lui se volevo avere una qualche probabilità di piazzare i colpi, dal momento che sarebbe stato difficile mantenere allineato lo Spitfire mentre il cannone i destra sparava e l'aereo iniziava a imbardare.
    Mi tuffai nuovamente in picchiata per l'attacco, ma quando ero ancora a un centinaio di metri il bombardiere si lanciò in una sorprendente virata stretta sulla destra.
    Aprii il fuoco, ma lo Spitfire imbardò e perse molta quota.
    lnterruppi l’azione, gli girai attorno e mi riportai a 13.200 metri."
    Manovrando astutamente, l'equipaggio del bombardiere evitò i due successivi attacchi, poi Galitzine perse di vista il suo avversario in un banco di foschia. Poichè cominciava ormai ad essere a corto di carburante, tornò indietro e rientrò a Tangmere.
    Lo Ju 86R atterrò a Caen, con dei fori a segnalare i punti dove le pallottole perforanti da 20 mm avevano attraversato l'ala sinistra.
    Il rapporto dell'equipaggio tedesco sull'intercettazione rese chiaro che lo Spitfire era stato in grado di superare in velocità ascensionale lo Ju 86R.
    Quest'ultimo oramai non era più immune dall'attacco dei caccia e, a meno di tre settimane dal loro inizio, le operazioni del Hohenkampfkommando furono bruscamente interrotte.
    L'azione del 12 settembre 1942 tra lo Spitfire di Galitzine e lo Ju 86R sarebbe rimasta il duello aereo combattuto a più alta quota nel corso della Seconda Guerra Mondiale.


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