Nel 1928 Robert S. Johnson, che allora aveva appena otto anni, si trovò a rimirare, affascinato, le acrobazie che tre piloti dell'Esercito, i « Tre Moschettieri» della prima guerra mondiale, stavano eseguendo durante una delle prime « giornate dell'ala» tenute sull'aeroporto di Post Field, nell'Oklahoma.
Da quel momento Bob Johnson prese a sognare, nel suo intimo, di diventare un pilota da caccia e sedici anni dopo, il 6 marzo 1944, era alla testa di un gruppo di scorta dell'USAAF che accompagnava il primo grande bombardamento di Berlino.
Durante tutto quel tempo era cresciuto, si era arruolato nell'esercito come allievo ufficiale, aveva ottenuto il brevetto, era giunto al fronte ed era divenuto uno dei primi assi della caccia.
I « Tre Moschettieri » avevano compiuto un buon lavoro.
Bob Johnson fu il primo americano in Europa a uguagliare il primato di vittorie del capitano Eddie Rickenbacker della prima guerra mondiale;
sul fronte del Pacifico, invece, il maggiore Richard I. Bong batteva Johnson per un punto perché fu il primo pilota americano della seconda guerra mondiale a superarlo.
Alla fine della guerra il cosiddetto « asso degli assi» degli Stati Uniti, Bong, aveva al suo attivo quaranta vittorie, ma perse la vita un anno dopo la resa del Giappone durante un volo su un aviogetto in California.
Johnson, terminati i voli di guerra prima che gli Alleati sbarcassero in Francia, se ne tornò in patria ed è tuttora in servizio di volo presso la ditta Republic, a Farmingdale, New York.