Una delle più grandi aspirazioni della Germania, attraverso i secoli, è sempre stata quella di poter competere sul mare con l'Inghilterra.
Questa ambizione che nascondeva l'inconfessato desiderio di sostituirsi alla Gran Bretagna nel dominio dei mari e quindi di poter essere la prima potenza mondiale, non poté essere soddisfatta né dalla Marina imperiale del Kaiser Guglielmo II, né successivamente dalla Kriegsmarine" del terzo Reich.
Il trattato di Versailles aveva fortemente limitato sia il numero delle navi da guerra germaniche, sia il loro tonnellaggio; per i tedeschi fu, quindi, necessario studiare nuovi tipi di costruzioni che, pur restando nei termini imposti dal trattato, dessero alla "Kriegsmarine" il massimo della potenza.
Nacquero, così, nei cantieri germanici quei piccoli gioielli della tecnica navale che furono le corazzate "tascabili".
Navi che avevano, però, anche i loro limiti, focalizzati proprio nella necessità che era stata alla base della loro concezione.
Infatti, per guadagnare tonnellaggio a favore delle artiglierie (cannoni da 280 millimetri), erano state sacrificate nella potenza con l'installazione di numerosi motori "Diesel", in luogo delle turbine (velocità massima 26 nodi).
Ma, malgrado l'entrata in servizio di queste validissime unità, la Germania, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, non era in grado di affrontare apertamente in battaglia la flotta inglese.
Dovette, perciò, ricorrere ancora una volta alla guerra di corsa: le antiche glorie degli incrociatori fantasma "Emden" e "Wolf" e di tanti altri dovevano rivivere con i nuovi corsari che avrebbero causato seri danni ai traffici marittimi alleati sotto tutte le latitudini.
Prescindendo dalle fortunate imprese dei mercantili trasformati per la guerra di corsa quali il "Pinguin", il "Kormoran", l'''Atlantis", il "Komet" e decine di altri e tralasciando la tragica crociera della corazzata tascabile "Graf Spee", autoaffondatasi nella battaglia del Rio della Plata, l'episodio saliente di questo tipo di guerra sul mare è rappresentato dall'uscita in Atlantico della corazzata "Bismark", orgoglio della marina germanica, per una caccia in grande stile al traffico mercantile nemico.